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7 marzo 2009

Parma, una bandiera per amica.

Anomalie e contraddizioni. Il calcio moderno non sembra poterne fare a meno, soprattutto in materia di tifo. E a Parma ne sappiamo qualcosa dato che negli ultimi anni è successo un po’ di tutto, compresa la tragica morte di Matteo Bagnaresi. Divieti di trasferta, tessere del tifoso, tornelli, steward, biglietti nominali, striscioni censurati, diffide e telecamere a circuito chiuso. La lista dei provvedimenti anti-violenza è lunga e articolata, ma i risultati non sono eccellenti, perchè malgrado la dimunizone degli scontri tra tifoserie e forze dell’ordine, il malessere continua ad essere vivo e soprattutto gli stadi italiani assomigliano a delle gabbie di massima sicurezza. Brutture di un calcio che preferisce la linea della repressione a quella del dialogo, diementicando colpevolmente che al centro di tutto ci sono i tifosi. Perchè il calcio è dei tifosi e delle loro tradizioni. Giusto punire chi trasgredisce alle regole, ma sarebbe giusto premiare anche chi coltiva la cultura del tifo sano e genuino; quello da tramandare ai bambini e alle loro famiglie. E allora proviamo a spedire al Casms. il comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive, l’ennesima cartolina da Parma, sperando che oltre ai divieti e alle punizione (giuste o sbagliate che siano), una volta tanto ci sia spazio anche per i premi e i riconoscimenti. Sì, perchè l’iniziativa promossa da Settore Crociato che andrà in scena domani nella curva Nord dello stadio Tardini non deve passare inosservata: “Una bandiera per amica” quinta edizione. Di cosa si tratta? Ingresso gratuito per i bambini accompagnati da un genitore, la maglia crociata in regalo (offerta dallo sponsor Erreà) e un animatore provvederà a truccare i visi dei bambini di giallo e blu. «Lo scopo della proposta – spiega Settore Crociato – è di contribuire ad alimentare, nelle nuove generazioni, il senso di appartenenza alla squadra di pallone che rappresenta la nostra città e a riportare le famiglie nel settore più popolare dello stadio, la curva, facendo crescere e arricchendo una sana e spontanea cultura del tifo». A tutto questo bisogna aggiungere che gli under 14 grazie al Parma Fc, possono entrare gratuitamente allo stadio, se accompagnati da un adulto pagante (o abbonato). Inoltre mercoledì è stato stipulato un accordo tra Comune e Parma Fc che permette a tutti i dipendenti comunali di accedere allo stadio a solo 1 euro. Scusate se è poco. La passione dei tifosi non ha limiti. Una passione tutta gialloblù che parte dalla curva Nord e si espande in tutto lo stadio. Una spinta non indifferente per tornare in serie A. Quelli del Casms dovrebbero pensarci a lungo e capire che il dialogo e la valorizzazione di queste idee sono l’unica strada percorribile per trasformare gli stadi da gabbie in luoghi di divertimento per ogni età.

FONTE : Lungoparma su UltrasBlog

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