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25 gennaio 2007

Comunicato Boys Parma 1977

Dopo il crack Parmalat, dopo un fallimento e tre anni d'amministrazione straordinaria, dopo la pseudo-asta, il PARMA Calcio è stato finalmente ceduto.
Tre anni d'inferno, così possiamo riassumere la gestione di Enrico Bondi.
Nonostante il tracollo economico il PARMA è rimasto nella massima serie, sfruttando una legge dello Stato in contrasto con la legislazione sportiva. Debiti congelati, creditori inculati; è questa la "magica" ricetta capace di risollevare qualsiasi azienda in crisi. Ma Bondi, il commissario dal superstipendio, è riuscito ugualmente ad affossare il PARMA Fc. Ha preso una squadra che lottava per la Champions e l'ha portata stabilmente in zona retrocessione. Aveva un solo compito: vendere il PARMA. Ha impiegato tre anni. Tre anni che sono serviti a sperperare tutto il patrimonio societario.
Ieri, 24 gennaio 2007, il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato il benestare all'operazione di vendita. Il PARMA passa all'imprenditore bresciano Tommaso Ghirardi, a capo di una cordata in cui figura anche la Banca Monte Parma. Finalmente abbiamo una società!
Un passo fondamentale, per troppo tempo rimandato, s'è finalmente compiuto. Un passo nella direzione giusta, per la salvezza del PARMA Calcio.
Accogliamo amichevolmente chi ha deciso di guidare la società calcistica della nostra Comunità. Siamo coscienti che ciò è frutto di un impegno economico, ma speriamo non solo di quello. Non chiediamo questo o quell'acquisto; chiediamo passione. Chiediamo amore per PARMA e per il PARMA, per le nostre tradizioni e per i nostri simboli, per tutta la tifoseria Gialloblu Crociata. Perché il PARMA Calcio non è solo una società che si può comprare o vendere, ma è anche un bene inalienabile della città e della tifoseria.
A Tommaso Ghirardi, nuovo presidente, auguriamo BUON LAVORO!

19 gennaio 2007

Parma-Torino: il comunicato dei Boys 1977

Comunicato dei Boys 1997, lo storico gruppo ultras del parma, in vista del prossimo impegno di campionato contro il Torino.
"Il Parma calcio ha raccolto soltanto 12 punti in tutto il girone di andata, ed ora è penultimo in classifica. Una situazione estremamente preoccupante, figlia di una gestione societaria dissennata. Non si è voluto vendere la società (in tre anni, un record da Guinness dei primati), ma si è venduto e svenduto tutto il suo patrimonio.
La squadra ha fallito praticamente tutti gli appuntamenti più importanti (quelli alla sua portata), dimostrando di non avere carattere, grinta e senso del dovere.
Lottare per la salvezza significa tifare per i gialloblu, significa combattere chi ha impoverito la società senza venderla, significa adoprarsi affinché chi indossa la casacca del Parma Fc la onori impegnandosi al massimo.
Il tifoso DEVE contestare chi non s’impegna e chi non svolge diligentemente il proprio lavoro, ma solo dopo aver sacrificato tutto sé stesso, sostenendo il Parma anche quando le cose vanno male.
Luca Bucci, dopo la vergognosa prestazione di Empoli, ha dichiarato che la squadra è stata abbandonata dai propri tifosi. Ma noi non abbandoneremo mai il nostro Parma. Noi seguiremo il Parma sempre e ovunque, indipendentemente dalla categoria e da chi veste la Maglia, perché amiamo la nostra città e i nostri colori. Ma è proprio questo amore, oggi, che ci spinge a lottare con tutti i mezzi per la salvezza. E in questa battaglia non possiamo essere lasciati da soli, perché i destini del Parma riguardano tutta la comunità.
Stiamo scendendo in Serie B. Non solo noi dei Boys, non solo undici che indossano la crociata; tutta Parma. Perché se il Parma cadrà nei cadetti sarà peggio per gli ultras e per i tifosi, ma sarà peggio anche per le nostre istituzioni e per i nostri rappresentanti; per chi fa trasmissioni e scrive sul Parma calcio; per un’intera città che ha goduto dei successi internazionali della propria squadra.
E’ fondamentale una reale unità d’intenti, così come accadde in occasione della marcia restare in A e dello spareggio a Bologna. TUTTA LA CITTA’ deve lottare per la propria SALVEZZA!!!
Vogliamo trasformare il Tardini in una “torcida” incandescente, capace di incutere timore agli avversari e di trascinare i nostri giocatori alla vittoria.
Domenica arriva il Torino e ci servono punti; dobbiamo spingere la squadra alla vittoria e per farlo: tutti dobbiamo contribuire alla causa. Ai dirigenti chiediamo di favorire la partecipazione dei tifosi abbassando i prezzi dei tagliandi. Ai giornalisti di stimolare la tifoseria e la città con servizi ad hoc (sulla conquista della Seria A, sulle nostre vittorie, sui nostri momenti più difficili, ecc.). Ai rappresentanti della comunità di promuovere la partecipazione popolare e di essere presenti alle partite. Ai tifosi di venire al Tardini di buonora, di portare la sciarpa e magari una bandiera, di cantare a squarciagola seguendo il microfono, senza pause e senza tentennamenti fino al novantesimo. Noi, grazie ad una parte dei contributi raccolti con la nostra riffa, siamo già al lavoro per colorare la Curva Nord.
Se cadremo sarà solo dopo aver fatto il nostro dovere fino in fondo.
Noi vogliamo restare in Serie A".

18 gennaio 2007

Il Comunicato dei PMM Alessandria

Abbiamo deciso di scrivere per unirci al pensiero di tutti i gruppi organizzati che fanno parte della GRADINATA NORD e per rendere pubblico il nostro disappunto verso il Sig Gianni Bianchi presidente della nostra amatissima U.S. Alessandria Calcio 1912. Con queste poche righe chiediamo anche noi in modo pubblico e civile al Sig Presidente di vendere la società. L'Alessandria non è certo un giocattolo o uno strumento per attirare attenzioni e interessi e nessuno deve permettersi di utilizzarla per questi scopi! Questa squadra di calcio rappresentava e deve tornare a farlo, il cuore pulsante di una città che dorme ormai da anni! L'inizio dell'avventura del Sig Bianchi circa due anni fa, pur con qualche perplessità anche perché; era costata la perdita di un treno importante quale il duo Omodeo- La Rosa sul quale poter salire, aveva riportato entusiasmo al tifo alessandrino e molti di noi pensavamo fosse arrivato il timoniere giusto per una nave che era già affondata troppe volte. Finalmente un Alessandrino come presidente della squadra della città!!! Ma dopo poco tempo l'entusiasmo è svanito a causa di mille promesse fatte ma mai mantenute, risultati scarsissimi a livello tecnico e un'arroganza mai vista nei confronti di una tifoseria che dovrebbe essere motivo di vanto per un Presidente che invece non perde occasione per discriminarla e gettargli fango incolpandola spesso dei cattivi risultati sul campo. Siamo stufi di una dirigenza che pensa solo ai propri interessi, vogliamo persone serie con passione e progetti credibili, sarebbe il sogno di tutti noi avere un Presidente amico dei tifosi, un Presidente che capisca quanto sia importante per noi questa squadra e che non permetta più di fare figure meschine sui campetti di periferia in un campionato di serie D con il quale L'Alessandria Calcio non deve avere niente a che fare. Presidente se ne vada e lasci spazio a chi si intende di calcio e ha veramente voglia di riportare l'Alessandria Calcio al suo antico splendore!!!
Pochi Ma...Maledetti!!!
www.pochimamaledetti.it

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