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19 gennaio 2007

Parma-Torino: il comunicato dei Boys 1977

Comunicato dei Boys 1997, lo storico gruppo ultras del parma, in vista del prossimo impegno di campionato contro il Torino.
"Il Parma calcio ha raccolto soltanto 12 punti in tutto il girone di andata, ed ora è penultimo in classifica. Una situazione estremamente preoccupante, figlia di una gestione societaria dissennata. Non si è voluto vendere la società (in tre anni, un record da Guinness dei primati), ma si è venduto e svenduto tutto il suo patrimonio.
La squadra ha fallito praticamente tutti gli appuntamenti più importanti (quelli alla sua portata), dimostrando di non avere carattere, grinta e senso del dovere.
Lottare per la salvezza significa tifare per i gialloblu, significa combattere chi ha impoverito la società senza venderla, significa adoprarsi affinché chi indossa la casacca del Parma Fc la onori impegnandosi al massimo.
Il tifoso DEVE contestare chi non s’impegna e chi non svolge diligentemente il proprio lavoro, ma solo dopo aver sacrificato tutto sé stesso, sostenendo il Parma anche quando le cose vanno male.
Luca Bucci, dopo la vergognosa prestazione di Empoli, ha dichiarato che la squadra è stata abbandonata dai propri tifosi. Ma noi non abbandoneremo mai il nostro Parma. Noi seguiremo il Parma sempre e ovunque, indipendentemente dalla categoria e da chi veste la Maglia, perché amiamo la nostra città e i nostri colori. Ma è proprio questo amore, oggi, che ci spinge a lottare con tutti i mezzi per la salvezza. E in questa battaglia non possiamo essere lasciati da soli, perché i destini del Parma riguardano tutta la comunità.
Stiamo scendendo in Serie B. Non solo noi dei Boys, non solo undici che indossano la crociata; tutta Parma. Perché se il Parma cadrà nei cadetti sarà peggio per gli ultras e per i tifosi, ma sarà peggio anche per le nostre istituzioni e per i nostri rappresentanti; per chi fa trasmissioni e scrive sul Parma calcio; per un’intera città che ha goduto dei successi internazionali della propria squadra.
E’ fondamentale una reale unità d’intenti, così come accadde in occasione della marcia restare in A e dello spareggio a Bologna. TUTTA LA CITTA’ deve lottare per la propria SALVEZZA!!!
Vogliamo trasformare il Tardini in una “torcida” incandescente, capace di incutere timore agli avversari e di trascinare i nostri giocatori alla vittoria.
Domenica arriva il Torino e ci servono punti; dobbiamo spingere la squadra alla vittoria e per farlo: tutti dobbiamo contribuire alla causa. Ai dirigenti chiediamo di favorire la partecipazione dei tifosi abbassando i prezzi dei tagliandi. Ai giornalisti di stimolare la tifoseria e la città con servizi ad hoc (sulla conquista della Seria A, sulle nostre vittorie, sui nostri momenti più difficili, ecc.). Ai rappresentanti della comunità di promuovere la partecipazione popolare e di essere presenti alle partite. Ai tifosi di venire al Tardini di buonora, di portare la sciarpa e magari una bandiera, di cantare a squarciagola seguendo il microfono, senza pause e senza tentennamenti fino al novantesimo. Noi, grazie ad una parte dei contributi raccolti con la nostra riffa, siamo già al lavoro per colorare la Curva Nord.
Se cadremo sarà solo dopo aver fatto il nostro dovere fino in fondo.
Noi vogliamo restare in Serie A".

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