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13 giugno 2023

Al Maradona uno striscione per Giulia Tramontano

Nel cuore della festa scudetto del Napoli, allo stadio Maradona, tra i numerosi striscioni esposti dai tifosi, uno si distingue per ricordare una triste vicenda che ha scosso il paese. Si tratta di un omaggio a Giulia Tramontano, una giovane donna di 29 anni, vittima di un brutale omicidio a Senago, mentre si trovava nel settimo mese di gravidanza, perpetrato dal suo compagno Alessandro Impagnatiello.

Lo striscione esibito recita "Rip Giulia" in lettere maiuscole e ben visibili, come un segno tangibile di rispetto e commemorazione per la vita spezzata di questa giovane donna. L'omicidio di Giulia ha destato profonda indignazione e dolore nell'opinione pubblica, suscitando un dibattito sulla violenza di genere e sulla necessità di una maggiore tutela per le vittime di tali atti nefasti.

L'iniziativa degli Ultras napoletani di rendere omaggio a Giulia durante la celebrazione del titolo scudetto dimostra come lo sport possa fungere da veicolo di sensibilizzazione sociale. Oltre alla festa per la vittoria della propria squadra del cuore, i tifosi hanno voluto ricordare la tragedia che ha colpito Giulia, sottolineando l'importanza di combattere la violenza di genere e di promuovere una cultura del rispetto e dell'uguaglianza.


Ultras Napoli per Berlusconi

 


Comunicato Gradinata Vito Lovecchio Bari

 


25 maggio 2023

Comunicato Curva Sud Siberiano Salernitana



Uno splendido campionato da salutare nel migliore dei modi.

Una sorta di ringraziamento a chi ha messo cuore impegno e abnegazione onorando la casacca e la città.
Una coreografia che, ancora una volta, lascerà a bocca aperta il mondo intero...
Poi, all'improvviso, le immagini terribili, sconvolgenti che arrivano dall'Emilia Romagna che straziano il cuore ti lasciano senza parole.
Immagini di morte, devastazione.
Persone che hanno perso tutto in un attimo perfino i ricordi.
Siamo all'inizio dei lavori e,mentre si definiscono i dettagli e gli ultimi accorgimenti ,arrivano foto ed immagini di città, paesi e piccoli borghi completamente allagati.
Insieme agli argini dei fiumi vengono travolti anche i sentimenti riportando alla mente immagini di qualche anno fa di zone molto vicine a noi.
È un attimo, un cenno d'intesa...
Sui social ed in TV si susseguono immagini di gesti di altruismo dove chi ha qualcosa da offrire, anche una semplice bottiglia d'acqua a chi non ha più nulla dove ognuno mette a disposizione quello che gli resta.
I nostri pensieri allora vanno a loro e a come possiamo renderci utili e aiutare chi ha perso tutto.
Nel nostro piccolo vogliamo essere vicini alla popolazione dell'Emilia Romagna.
Abbiamo deciso di rinunciare alla coreografia da realizzare contro l' Udinese per aiutare chi in questo momento sta soffrendo.
Faremo una donazione di parte dei fondi raccolti,con l'aiuto di tutti.
È un gesto tangibile di vicinanza oltre che di rispetto umano.
La coreografia è solo rimandata, dando appuntamento alla prima partita della prossima stagione e sarà ancora più bella e memorabile, ma in questo momento il cavalluccio che batte nel nostro petto ci chiama ad adempiere a quello che per noi è una priorità.
Fare sentire la nostra vicinanza a chi soffre.
FORZA EMILIA ROMAGNA NON MOLLARE!!!
Noi ultras però,non distoglieremo le nostre attenzioni dalla Salernitana,dando appuntamento a tutti alle 12,30 davanti al Novotel per accompagnare la squadra in corteo fino allo stadio Arechi.
Ognuno porti con sé sciarpe e vessilli granata,coloriamo le strade e lo stadio, per salutare al meglio questo campionato travolgente e questa squadra entusiasmante.
CURVA SUD SIBERIANO

Comunicato Curva Nord Inter

 




Comunicato Brigata Perugia

 



18 maggio 2023

Comunicato Curva Ovest Ferrara



Ci siamo presi qualche ora per riflettere, all’indomani della conferenza stampa di Joseph Tacopina. Un evento inutile nei contenuti, dal quale è scaturito un ricatto che, con molta benevolenza, vogliamo definire surreale.

Non saremo brevi. La questione merita di essere spiegata e approfondita in modo molto circostanziato, per il bene della nostra S.P.A.L.

PREMESSA

All’insediamento della famiglia Colombarini e del Presidente Mattioli abbiamo chiesto due cose: rispetto dei ruoli e trasparenza. Le abbiamo avute, i concetti erano semplici e chiari per tutti gli interlocutori.

Lo stesso abbiamo fatto con Joseph Tacopina, quando è arrivato a Ferrara.

IL RUOLO DELLA CURVA

il nostro ruolo, come curva, è quello di fare i tifosi.

I tifosi vigilano affinché il patrimonio sportivo, storico, culturale e sociale della S.P.A.L., venga preservato e valorizzato e, guarda un po’, TIFANO.

In questa stagione abbiamo onorato questo ruolo al massimo delle nostre potenzialità, con una presenza massiccia in casa e in trasferta, nonostante i risultati sportivi deludenti. Abbiamo inscenato diverse coreografie monumentali, ideandole e assemblandole fino a tarda notte, nonostante una deprimente posizione di classifica. Ci siamo resi disponibili a promuovere e a partecipare alle iniziative benefiche delle associazioni sul territorio. Abbiamo fatto donazioni a ragazzi diversamente abili della nostra provincia. Abbiamo organizzato iniziative aggregative e culturali, dedicando impegno e competenze al tessuto sociale cittadino. E ancora, il 9-10-11 giugno, nonostante la retrocessione in serie C, organizzeremo la festa della Curva Ovest nel sottomura, ai piedi del baluardo di S. Pietro. Abbiamo dimostrato coi fatti di non arrenderci mai, e non lo faremo ora. Anzi, rilanceremo, anche in serie C.

Tutto questo l’abbiamo fatto solo per amore della S.P.A.L., non per promuovere la nostra immagine come asserisce l’attuale proprietario.

Tornando al nostro ruolo, quello di tifosi, solo nell’ultima partita casalinga della stagione, dopo il gol subito dal Parma che ci condannava matematicamente alla serie C, abbiamo contestato squadra e allenatore, ma soprattutto colui che riteniamo il principale responsabile di questa stagione sportiva. Colui che da due anni millanta doti da vincente facendo promesse irricevibili, persino per un ambiente “pessimista” come il nostro, nelle sue interpretazioni.

Fa parte del nostro ruolo e lo abbiamo fatto, in maniera più o meno colorita, seguiti e condivisi da oltre tremila persone tra curva e altri settori dello stadio.
Allo stesso modo in cui avviene da quasi un secolo in tutti gli stadi d’Italia: chi sceglie di fare questo remunerativo mestiere dovrebbe saperlo bene.

Di queste azioni, che, lo ripetiamo, competono al nostro ruolo di tifosi organizzati, ne rispondiamo solo ed esclusivamente alla Curva, ai tifosi della S.P.A.L., alla nostra città e alla legge italiana, peraltro fin troppo severa su questo tipo di dinamiche.

Non di certo a Joseph Tacopina, il quale, dimenticando gli onori e gli oneri del suo ruolo, dopo aver tentato di aggredire alcuni tifosi in tribuna, ha mostrato il dito medio a una tifoseria intera. Una tifoseria che nell’arco di due campionati deludenti e fallimentari ha sostenuto con dedizione e amore incondizionati la squadra che lui presiede. E che venerdì, come sempre, sarà a Pisa per la maglia e per i colori, come fosse una finale, anche da retrocessa.

IL RICATTO

Dopo questo episodio, il proprietario della S.P.A.L. ha indetto una conferenza stampa in cui ha vincolato la sopravvivenza di un patrimonio sportivo, culturale e sociale di questa città a delle scuse da ricevere non si sa bene da chi, visto che la contestazione gli è stata mossa da diverse migliaia di persone nel pieno delle loro facoltà mentali.

Ha vincolato a una benemerita cazzata non solo l’esistenza della prima squadra, ma la vita di parecchie decine di dipendenti, che con il loro lavoro alla S.P.A.L. sostengono le proprie famiglie.

Ha vincolato a dinamiche infantili il futuro di centinaia di ragazzi e bambini delle giovanili, disorientando tutte le famiglie ferraresi che vogliono crescere i loro figli nei valori dello sport e dello spirito di squadra, e lo vogliono fare nella nostra città.

Ha vincolato all’orgoglio personale la sopravvivenza e il futuro delle squadre femminili, di decine e decine di ragazze che con coraggio si sono emancipate, battendosi come leoni e vincendo tantissimo in uno sport che culturalmente è sempre stato concepito per soli uomini.

Ha vincolato alle scuse per un coro legittimo e prevedibile il rispetto verso le centinaia di piccole e medie aziende ferraresi che, per quello che hanno potuto in questi anni, come sponsor, hanno sostenuto economicamente la S.P.A.L.

Ha vincolato al suo ego il rispetto verso l’immenso patrimonio sportivo, culturale e sociale di cui è capofila, da cui riceve immensi onori e verso il quale ha altrettanto immensi e inderogabili oneri.

Ha vincolato la sopravvivenza e il rispetto verso tutte queste componenti sociali della città di Ferrara al ricevimento delle nostre scuse durante un incontro. E cercando, ancora una volta, di fuggire ai propri doveri, al proprio ruolo e alle proprie responsabilità, tentando di scaricarle su di noi.

PER TUTTI QUESTI MOTIVI, NON FAREMO LE NOSTRE SCUSE A JOSEPH TACOPINA E ALLO STESSO TEMPO NON PRETENDIAMO DI RICEVERLE: NON SIAMO BAMBINI E NON SAPREMMO CHE FARCENE, NON SIAMO INTERESSATI ALLE CAZZATE MA SOLO ALLA S.P.A.L. E AL SUO FUTURO.

L’INCONTRO

Messa a fuoco la dinamica di quanto avvenuto in questi giorni, affrontiamo anche il tema dell’incontro richiestoci dal proprietario della S.P.A.L.

Alla luce del senso di responsabilità che sentiamo verso la prima squadra della S.P.A.L., verso i ragazzi e i bambini del settore giovanile e delle loro famiglie, verso le ragazze delle squadre femminili e delle loro famiglie, verso i dipendenti della Società S.P.A.L. e delle loro famiglie e verso le aziende ferraresi che fanno da sponsor (tutti oneri che dovrebbero essere in seno al Presidente), accettiamo di partecipare all’incontro proposto.

Ma alle nostre condizioni: ci rifiutiamo di farlo come Curva Ovest, come entità singola, sia perché non abbiamo il diritto di affrontare il tema della sopravvivenza della S.P.A.L. come unici interlocutori, sia perché non vogliamo dar luogo ad una riunione infantile, nella quale si finirebbe col fare soltanto a gara a chi ha il cazzo più lungo. Non è minimamente di nostro interesse.

Di nostro interesse sono solo ed esclusivamente il bene e il futuro della S.P.A.L., e di questo Joseph Tacopina dovrà rispondere. Ma non a noi, QUANTO ALLA CITTÀ DI FERRARA, come il suo ruolo impone.

Per questo, se vorrà incontrarci, estenderemo l’invito al “Centro di Coordinamento S.P.A.L. Club” (già informato e aderente) in rappresentanza di quei tifosi che da anni macinano kilometri su kilometri al pari della Curva, e al Sindaco di Ferrara Alan Fabbri (per il quale questo comunicato funge già da invito ufficiale), in rappresentanza dei tifosi non organizzati e di tutte le parti sociali ferraresi coinvolte da questo ricatto insensato.

E non si parlerà di chi deve chiedere scusa a chi, MA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE DELLA S.P.A.L. E DEL SUO FUTURO.

Attendiamo una risposta della proprietà in tempi celeri per organizzarci in tal senso.

Curva Ovest Ferrara.

1 maggio 2023

I tifosi del Napoli esultano al gol: prodotta una scossa di terremoto di 2 gradi Richter

I tifosi del Napoli presenti allo stadio, insieme a quelli fuori, hanno esultato talmente forte da produrre una lieve scossa di terremoto pari a 2 gradi della scala Richter.

Il Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università di Napoli Federico II ha posizionato ed attivato attorno al Diego Armando Maradona dei sensori in grado di rilevare i movimenti sismici.

“La componente prevalente è quella legata ai balzi dei tifosi sugli spalti: è come se mediamente, al momento del gol, un tifoso avesse fatto due salti in un secondo” hanno poi aggiunto i ricercatori.

Fonte: Calciatori Brutti

30 aprile 2023

Comunicato Curva Nord Udinese 1896

 


Comunicato curva Est Rimini


Quando decidemmo di intraprendere la via della protesta, sapevamo benissimo a cosa saremmo andati incontro. D'altronde mettersi contro i patrizi, è spesso sconsigliato e svantaggioso. Ma il nostro orgoglio, da plebei quali siamo, è ben più grande delle ingiustizie a cui siam sottoposti. Negli anni passati per difendere la nostra curva e la nostra città, abbiamo più volte assaporato il sapore della repressione, in tutte le salse. Quello che è successo giovedì sera, invece appare come una novità assoluta.

Alla fine di una consueta riunione settimanale della curva in un bar della città, una ventina di poliziotti irrompe all'interno mentre fuori le auto di servizio bloccano tutte le vie di accesso. Una cosa mai successa almeno negli ultimi 30 anni.
Durante i controlli dei documenti di tutti i presenti, come sempre battutine e provocazioni, un classico all'italiana. La cosa più grave, che questo format di controllo si è ripetuto negli ultimi giorni, in diversi locali della città, specificatamente frequentati da ragazzi della curva. Neanche una settimana fa abbiamo alzato i toni della protesta rispetto alla gestione del comune che si svena per i maxieventi ma boicotta il calcio (e più in generale lo sport) cittadino e chi lo segue.
Non vorremmo pensare che tutto ciò sia la conseguenza per chi si espone contro quella che è ormai diventata una dinastia clientelare. Non vorremmo pensare che qualcuno usi la forza pubblica a proprio piacimento e a difesa dei propri privilegi. Non vorremmo, ma a pensar male...

21 aprile 2023

Comunicato Graditanta Sud Chiavari


Attraverso le testate giornalistiche locali siamo venuti a conoscenza della richiesta del “Sestri Levante” di disputare le loro partite interne al Comunale di Chiavari.

Questa richiesta scellerata ci lascia sconcertati e irritati dato che i tifosi corsari sono il nostro nemico storico e la rivalità è viscerale nonostante i tanti anni di assenza, quindi RIFIUTIAMO CATEGORICAMENTE la loro presenza nel nostro Stadio e nella nostra Città AD OGNI COSTO, anche a rischio di andare incontro a diffide e sanzioni.
IMPEDIREMO questo OLTRAGGIO e CHIUNQUE si renderà favorevole a questo SCEMPIO sarà da noi, tifoseria, considerato un NEMICO e come tale sarà trattato!
L’Amministrazione e le Società Calcistiche coinvolte con tale comunicato sono avvisate.
[ Gradinata Sud Chiavari ]

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