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28 ottobre 2020

Salernitana: comunicato del Direttivo Salerno

 

Cosa significa essere ultras?

Essere ULTRAS significa essere a difesa della città, in ogni Suo aspetto e sfaccettatura.

Essere ULTRAS significa SOLIDARIETA’, significa SACRIFICIO significa aiutare gli altri.

Chi siamo Noi?

Noi siamo quelli che non puoi etichettare, quelli che qualche giornalista incapace cerca di vedere ovunque ed in ogni situazione.

Noi siamo quelli che durante il lockdown non hanno esitato ad aiutare chi aveva bisogno, i più deboli, gli ospedali cittadini, mettendo anche a repentaglio la propria incolumità consegnando beni di prima necessità a chi ne aveva bisogno.

Noi siamo padri di famiglia, siamo lavoratori, siamo parte di un popolo che sta soffrendo a causa di una pandemia mondiale acuita da situazioni di vera e propria sofferenza anche economica.

Siamo quelli che nei momenti di difficoltà cerca di trovare spunto nei valori in cui crede per offrire un contributo tangibile alla propria comunità.

L’estrema confusione che regna in questi momenti, la gravissima difficoltà economica in cui versano tutti e le attività economiche della nostra città ci impongono di lanciare un appello.

In tempi così difficili per il commercio, è fondamentale il supporto e l’aiuto di tutti.

Più volte abbiamo sentito dire CE LA FAREMO, ANDRA’ TUTTO BENE, PASSERA’, bene ne SIAMO CERTI.

Ma ora è il momento dei fatti concreti ed è necessario contribuire ad aiutare le attività della nostra città.

I nostri acquisti, facciamoli dal commerciante e non su internet, evitiamo per un po’ di tempo acquisti su internet presso tutti i siti di qualsiasi natura. Rispettando le norme anticovid, consumiamo al bar per quanto possibile, sosteniamo le attività che offrono cibi da asporto o entrando nei locali della ristorazione che offrono estrema sicurezza in termini di distanziamento.

Una piccola attenzione che può fare la differenza, perché se le attività commerciali della nostra città chiudono è una sconfitta per tutti NOI.

A dispetto di quanto si legge sui quotidiani locali e nazionali in queste poche righe è concentrato l'essenza dell'essere Ultras. Che sia di monito a chi pensa di poter strumentalizzare il nostro modo di essere e di apparire cercando di creare associazioni con fatti e situazioni a noi distanti.

NON MOLLIAMO

DIRETTIVO SALERNO

26 ottobre 2020

“Avete distrutto la pescaresità...Fuori da questa città”

 

“Avete distrutto la pescaresità...Fuori da questa città”. Recita così uno striscione della tifoseria biancoazzurra apparso questa sera nella città abruzzese. Un chiaro segno di contestazione alla società dopo un inizio fortemente negativo di campionato che vede il Pescara attualmente ultimo con appena un punto conquistato in cinque gare.

 Fonte: PescaraSport24

21 ottobre 2020

Comunicato: Chiaravalle 1922

 

Comunicato Curva Coni ultras Formia

 

Ancora una volta siamo costretti ad alzare la voce.

Ancora una volta in questa Città è difficile investire o fare sport.

Ancora una volta c’è da subire l’arroganza di personaggi nei posti di potere.

Ancora una volta ci ritroviamo un’amministrazione comunale incapace di farsi valere.

Ancora una volta si sta perdendo l’occasione di lavorare in sinergia con un imprenditore che viene ad investire sulla città.

La nostra è una rabbia che viene da lontano e riguarda la situazione “stadio”, se così lo si può chiamare.

“Il miglior impianto della Regione Lazio” tanto caro al precedente sindaco, che con il consenso della sua parte politica ed il sonno complice di una finta opposizione, ha svenduto il nostro vecchio “Nicola Perrone” al Coni, costretto a sua volta, tra cambi di progetti ed interlocutori vari, a costruire quello schifo di impianto di Maranola.

Ad oggi, ancora non si riesce a definire il futuro di quell’impianto, che se pur inaugurato solo nel 2016, già – letteralmente – “fa acqua da tutte le parti”.

Gestione che se affidata ad un privato potrebbe comportare un netto miglioramento alla struttura e, di riflesso, un beneficio alla Città intera.

Eppure tra dirigenti e funzionari comunali che, da sempre, ostacolano (o forse speculano?), non si vede via d’uscita.

Vogliamo far presente all’Amministrazione Comunale che l’onestà e la trasparenza tanto decantate, non portano a niente senza la capacità e volontà e fermezza di fare le cose.

BISOGNA SBATTERE I PUGNI sul tavolo e pretendere IMPEGNO, CORRETTEZZA E LAVORO SERIO da chi di dovere.

Appunto il lavoro, certo che poi se pensiamo a come è stato preparato il bando per lo stadio, due anni, cosa si dovrebbe investire in due anni?

Non è più possibile che a prendere decisioni in materia siano amministratori e dirigenti con per nulla velati conflitti di interessi. Il loro veto su tutto è spudoratamente mirato a tarpare le ali a qualsiasi nuovo progetto per la città, al fine di tutelare da sempre gli interessi familiari.

A ciò aggiungiamo la presenza di altre realtà pallonare fatte di presidenti ed allenatori che pensano solo ed esclusivamente al proprio “orticello”, alla continua ricerca di contributi, sponsor e bambini su cui lucrare, che invece di collaborare a creare un’unica grande realtà cittadina, continuano ad alimentare dispute e scontri, animati dalla rinomata invidia cittadina.

Infine, facciamo notare che ad oggi la gestione del succitato campo, denominato “Washington Parisio” è ancora in mano a dei faccendieri e conclamati speculatori del “pallone” i quali, anziché curarlo a dovere, fanno il bello e cattivo tempo in città, utilizzando l’impianto solo ed esclusivamente per gli interessi di quella realtà amorfa denominata Atletico Lazio, che nulla più ha a che vedere con la nostra città.

Il tutto frutto di una situazione inconcepibile, creata dall’intera politica cittadina attuale, completamente incapace di avere una visione della città e del suo futuro, e che tradendo il voto dei cittadini non sta realizzando nulla di concreto per una città ormai alla deriva.

Con grande dolore la Tifoseria Formiana ha visto scomparire ancora una volta il titolo della S.S. Formia, incastrati ed ingabbiati dal sistema business calcistico di oggi, ed ha scelto di appoggiare il nuovo progetto del patron Anelli sostenendolo con forza.

Noi siamo abituati a schierarci, a prendere posizione e a metterci la faccia come sempre.

Esortiamo quindi i nostri politici ad imitarci almeno in questo: schierarsi e battersi per la città e non solo per le beghe personali o speculazioni clientelare!

Vogliamo lo stadio!

Curva Coni ultras Formia

15 ottobre 2020

Comunicato curva Nord Ancona

 

Curva Nord Ancona comunica che, viste e considerate le nuove normative di accesso allo stadio uscite nell'ultimo decreto, ha deciso di non entrare a queste condizioni.
Non entriamo nel merito se le normative siano giuste o sbagliate anche perché non è un argomento che ci compete, ma restano comunque regole che oltre a limitare, snaturano il nostro modo di essere ULTRAS...i nostri valori, lo stare insieme, il vivere fianco a fianco la domenica su quei gradoni, gioire per un goal, la possibilità di essere quel 12° uomo in campo che ci ha sempre contraddistinto per ora non sarà più possibile farlo.
Lasciamo comunque libera la scelta a chiunque (come giusto che sia) di entrare, ma in segno di rispetto vi chiediamo di non indossare nessun tipo di materiale con scritte o simboli di Curva Nord.
Questa è una scelta molto dolorosa per chi come noi vive quotidianamente sulla propria pelle le sorti della nostra amata Anconitana, ma nonostante ciò invitiamo la squadra a dare sempre tutto sul campo onorando la maglia, perché con il cuore e con la mente saremo sempre al loro fianco.

NOI VOGLIAMO VINCERE

Curva Nord Ancona

13 ottobre 2020

Striscione Curva A al San Paolo

 

"Mentre è a rischio il futuro di un'intera generazione... E' inopportuno parlare di calcio. Leggi e repressione, brutta nemica la frustrazione".
E' questo il testo dello striscione esposto in questi minuti all'esterno dello stadio San Paolo, a firma della Curva A, per protestare sul grande caos legato alla Serie A in relazione al Covid-19.

12 ottobre 2020

Ternana: Vivere ultras ai tempi del Covid

Una giornata all'insegna dell'aggregazione e del vivere ultras. Osservando precauzioni, distanziamento e protocolli anti Covid. Un periodo difficile quello che stanno vivendo tanti tifosi a causa della pandemia, soprattutto chi è abituato a vivere la curva sette giorni su sette. Presso i campi del centro sportivo Angel Soccer, lì dove si sono tenute le ultime edizioni del torneo 'Le Notti della Fera', gli ultras della Curva Nord hanno organizzato la presentazione del libro 'Contro il calcio moderno'. Presente il giornalista Pierluigi Spagnolo, già autore del libro 'I ribelli degli stadi: una storia del movimento ultras italiano' che ha animato il dibattito su un calcio che i ragazzi della Curva Nord definiscono in un comunicato "malato, sempre più in mano a lobby affaristiche e che sempre meno ci appartiene. Un calcio che viaggia sempre più velocemente verso una brutta direzione, sostituendo i tifosi con dei clienti ed eliminando gli ultras dalla scena calcistica, il tutto sfruttando l'attuale situazione sanitaria (sicuramente da non sottovalutare) ma che ha servito su un piatto d'argento, a chi voleva eliminarci, la possibilità di farlo nel più breve tempo possibile. E' questo quello di cui abbiamo più paura: non poter più tornare allo stadio con il nostro modo ed il nostro portamento. Non si tratta più di tessera o non tessera. Queste leggi speciali sempre più in vigore, usate come esperimento sociale sugli ultras, si stanno piano piano espandendo a tutta la comunità. Ci teniamo a ribadirlo, avevamo previsto anche questo. Prima agli ultrà, poi a tutta la città. Questo calcio non ci appartiene".

 

Comunicato della Curva Nord Pisa

In un precedente comunicato avevamo già manifestato il nostro pensiero riguardo ad una eventuale riapertura degli stadi. Sapevamo che sarebbe stata graduale, e ci siamo espressi a favore, così come per la ripresa generale delle partite, pur rimarcando da subito che fisicamente saremmo rientrati solo con lo stadio aperto al 100% e con la possibilità di vivere il tifo come prima.
Grazie all’industria calcio, infatti, non mangiano solo allenatori e calciatori, ma tutto un indotto formato da famiglie e persone, che vi gravitano intorno e che vivono di quello. Nel momento in cui fossero ripartite fabbriche e industrie, sarebbe stato logico far ripartire anche il calcio. Il tutto, ovviamente, continuando a salvaguardare la salute, in primis delle persone più deboli.
Avevamo anche anticipato che non avremmo mai ostacolato o criticato chi avesse deciso di entrare e andare a vedere le partite, cosa che confermiamo adesso. Questi 1000 biglietti, però, ci fanno riflettere non capiamo la logica per cui è stato messo in vendita lo stesso quantitativo di biglietti a Pisa (dove lo stadio contiene 15000 persone) e in altre città con impianti che potrebbero contenere molti più spettatori (senza citare per forza l’Olimpico di Roma o il Meazza di Milano).
Il periodo a cui risale il nostro primo comunicato era nel segno della riduzione dei casi, e del contenimento dell’epidemia. Nel periodo di fine campionato scorso la curva del contagio era sicuramente inferiore a quella di oggi. Adesso si propone di riaprire mentre c’è un’impennata di casi, andando controcorrente rispetto alla sensibilità pubblica e a decisioni prese in altri campi.
Aprire uno stadio per 1000 persone è quasi sicuramente anti-economico per società già in difficoltà non crediamo che l’incasso (depurato di omaggi a sponsor e autorità) possa coprire le spese da sostenere per riaprire e rifunzionalizzare un impianto chiuso da mesi, contando anche personale di servizio e steward.
Lo stadio vuoto fa schifo. E le partite senza tifo e pubblico sono meno appetibili. Anche per chi le guarda in televisione. Non hanno senso. Il 'sistema calcio' se ne è accorto adesso. E dopo aver ostacolato in ogni modo la presenza dei tifosi (tra caroprezzi, repressione, orari e giorni assurdi), e favorito gli abbonamenti tv, prova a tornare sui suoi passi, forzando la mano, e provando a dare un po' di colore alle tribune con questi palliativi che sanno tanto di farsa, compresi i 70 biglietti offerti ad alcune tifoserie per andare in trasferta.

11 ottobre 2020

Comunicato : Ultras Pro Patria 1919

 

E' da anni che la politica bustocca si riempie la bocca di proclami e amore verso la squadra della nostra citta', ma la vicenda del campo "Carlo Reguzzoni" parla per voi: VERGOGNOSI !

Noi al vostro scempio non ci stiamo, non ci possiamo sottrarre dal prendere le distanze da schieramenti politici che a parole si professano a favore della territorialita', ma che in sostanza si svendono per i propri interessi. La Pro Patria merita rispetto, quel rispetto che in tutta questa vicenda non c'e' stato!

Non siete sicuramente gli unici responsabili, ma sul busto 81 non vogliamo neanche sprecare fiato, ma voi che siete garanti della nostra città, che è Busto Arsizio (ve lo vogliamo ricordare a scanso di equivoci) avevate l'obbligo morale di vigilare sulla situazione e cercare di mettere ordine.

La possibilità l'avete avuta, potevate finalmente passare dalle parole ai fatti, se lo meritava in primis la Pro Patria con la signora Testa, che negli ultimi anni ha speso faccia ed energie per far tornare il club un modello da imitare, ma così non è stato.

Ora potete iniziare il vostro teatrino dello scarica barile, in quello siete bravi, noi rimaniamo coerenti alla nostra fede e continueremo a sostenere il simbolo di Busto in giro per lo stivale. Per quanto riguarda voi burocrati e politicanti rimanete pure nei vostri salotti istituzionali perché da oggi allo Speroni non siete i benvenuti !

ULTRAS PRO PATRIA 1919

9 ottobre 2020

30 Anni ... Nuova Guardia Salerno 1990

Quello dei trent’anni è un grande traguardo per noi ma siete stati voi a renderlo speciale. Un grazie di cuore ai soci fondatori, tutti, per aver iniziato la storia che ieri hanno rivissuto con emozione. A tutti gli NG di ieri e di oggi che hanno condiviso con noi questo momento nonostante una pandemia che ci ha costretto a festeggiare con un profilo più basso nel rispetto della situazione sanitaria che stiamo vivendo. A chi ha fatto centinaia o migliaia di chilometri per essere con noi: i fratelli di Bari, Reggio, Monopoli, Andria e dello Schalke 04. A tutte le tifoserie amiche e rivali che in ogni modo ci hanno rivolto un pensiero. Al Direttivo Salerno e a tutta la tifoseria granata che ci ha ha fatto sentire un grande affetto. A Dario che assieme a Mino ha reso racconti questa storia in un libro arricchito dalla maestria di Gigi e dalle immagini di Francesco e di Gerry. Grazie! A tutti quelli che ci sono stati accanto in questo giorno e in questi anni. Grazie di cuore. 

La storia continua. 

La NG. NUOVA GUARDIA 199

6 ottobre 2020

Comunicato Ultras Eagles 1985 Follonica

 


UTC-BOYS, trent'anni di gemellaggio

 

7 OTTOBRE 1990 - 7 OTTOBRE 2020

C’è un simbolo che più di altri rappresenta il gemellaggio tra noi Ultras Tito e i Boys Parma. È una maglia, metà del Parma e metà della Sampdoria incorniciata in un quadro che i Boys ci regalarono in occasione della prima partita tra i due gruppi, a Parma il 6 ottobre 1991. La scritta “Agli amici doriani per un altro anno di gloriosi successi. Boys” a pennarello:  la semplicità fatta regalo. Il gemellaggio che allora era appena nato da un anno, il 7 ottobre 1990, oggi compie 30 anni. Spesso si banalizza la storia delle amicizie tra tifoserie, tra gruppi Ultras. È vero che tante nascono e velocemente muoiono, ma guardatevi intorno: con quante persone o ambienti della vostra vita attuale siete in rapporto da 30 anni? Pochi, crediamo. Perchè un’amicizia tra gruppi è un’amicizia tra persone. E come tutte le amicizie va coltivata, alimentata, fatta crescere, mantenuta. Vanno rispettati i tempi e i rituali che la tengono viva. Ed è esattamente quello che abbiamo fatto noi e i Boys. Mai, in questi trent’anni, c’è stata una flessione nel rapporto. Mai uno screzio, che pure in un’amicizia lunga e che ha visto tante persone passare potrebbe anche starci. Mai. Nonostante il tempo passato, nonostante le sbronze, nonostante qualche inevitabile incomprensione. Abbiamo sempre trovato la strada per proseguire con un sorriso. Perchè per noi i Boys sono e restano quelli che ci hanno dedicato 3 coreografie, quelli che quando qualcuno dei nostri era nei guai si sono fatti trovare pronti. Quelli insieme a cui ci  siamo scontrati in tante battaglie nostre e loro.  Quelli con cui siamo scesi in strada insieme in corteo, quelli che nel 2011, con la trasferta assurdamente vietata, dopo averci procurato i biglietti sono rimasti fuori con noi, perchè non ci facevano entrare.  Nel 2010 i Boys scrissero, nella loro casa, la Curva Nord del Tardini, per i vent’anni del gemellaggio:  “BOYS - ULTRAS tre generazioni, due striscioni”. Ecco, oggi le generazioni sono 4, gli anni sono 30 e i due striscioni sono ancora lì, per chi c’era, per chi c’è e per chi ci sarà. 

fonte: Sampdorianews.net

4 ottobre 2020

Striscione Napoli - Juventus

Juventus-Napoli non giocata per il Covid: un lungo striscione esposto all'esterno dello stadio San Paolo a Napoli attacca pesantemente i bianconeri. «Il peggior virus si chiama Juventus... 20:45 Amuchina su Torino» il testo del messaggio apparso all'esterno della Curva B.

fonte: ilmessaggero.it

2 ottobre 2020

Comunicato I Gruppi della Nord Arezzo

COMUNICATO TRASFERTA AREZZO

I gruppi ultras della Curva Nord non prenderanno parte alla trasferta di Arezzo, per i motivi già spiegati nel precedente comunicato. Poco conta, ad oggi, che si tratti di un derby o di una semplice partita di cartello, se non possiamo viverla da ultras. La concessione dei 70 biglietti è per altro l’ennesima scelta insensata in un momento come questo. Acquistare uno dei pochissimi tagliandi disponibili, a nostro avviso, è un gesto egoistico nei confronti di un’intera tifoseria costretta a casa, per poi assistere inermi alla partita, sottostando ai rigidi protocolli imposti, senza calore ne colori. Chiunque sarà presente nel settore ospiti non rappresenta i tifosi biancorossi né la nostra città, non dimostra più attaccamento di chi non è presente, ma prende parte all’ennesima farsa in un periodo come questo così travagliato, un’infamia ingiustificabile. Gli ultras e i tifosi del Perugia, quelli che veramente hanno il Grifo nel cuore, aspettano tempi migliori per tornare liberi sugli spalti, non da semplici spettatori paganti ma per sostenere questa maglia come sempre è stato!

I GRUPPI DELLA NORD

1 ottobre 2020

Comunicato : Curva Sud Lauro Minghelli - Arezzo

 


Comunicato : Fossa dei Leoni FDL 1970

 

Comunicato: I GRUPPI DELLA NORD PERUGIA

 

COMUNICATO TRASFERTA AREZZO

I gruppi ultras della Curva Nord non prenderanno parte alla trasferta di Arezzo, per i motivi già spiegati nel precedente comunicato. Poco conta, ad oggi, che si tratti di un derby o di una semplice partita di cartello, se non possiamo viverla da ultras. La concessione dei 70 biglietti è per altro l’ennesima scelta insensata in un momento come questo. Acquistare uno dei pochissimi tagliandi disponibili, a nostro avviso, è un gesto egoistico nei confronti di un’intera tifoseria costretta a casa, per poi assistere inermi alla partita, sottostando ai rigidi protocolli imposti, senza calore ne colori. Chiunque sarà presente nel settore ospiti non rappresenta i tifosi biancorossi né la nostra città, non dimostra più attaccamento di chi non è presente, ma prende parte all’ennesima farsa in un periodo come questo così travagliato, un’infamia ingiustificabile. Gli ultras e i tifosi del Perugia, quelli che veramente hanno il Grifo nel cuore, aspettano tempi migliori per tornare liberi sugli spalti, non da semplici spettatori paganti ma per sostenere questa maglia come sempre è stato!

 

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