Quarantatré minuti di silenzio, uno per ogni
vittima del crollo del Ponte Morandi dello scorso 14 agosto: è questa
l’iniziativa che i gruppi Ultrà del Genoa e l’Associazione Club Genoani
hanno deciso di prendere in occasione del match tra Genoa e Empoli, il
primo dei rossoblù dopo la tragedia.
«Sarà un silenzio assordante di 43 minuti, uno per ogni bambino, lavoratore, studente, papà o mamma che oggi non sono più con noi - si legge nel comunicato congiunto - La nostra cara Genova ha subito un trauma che il tempo non potrà cancellare. Noi non lo dimenticheremo mai, così come non dimenticheremo chi non c’è più e, nel ricordo di questa assurda tragedia, vogliamo stringerci tutti insieme. Per questo domenica scegliamo la strada del silenzio, nel rispetto di chi ha visto spezzate le proprie vite su quel ponte e della nostra città.
In occasione di Genoa-Empoli - prosegue il comunicato - per i primi 43 minuti le nostre bandiere non sventoleranno, i nostri striscioni capovolti coloreranno lo stadio diversamente e le nostre voci rimarranno silenziose. Vogliamo rivolgere un particolare ringraziamento a tutte le tifoserie d’Italia e non solo, che hanno espresso vicinanza alla nostra città. I loro gesti, i loro striscioni, sono stati molto più veri delle parole di circostanza di tanti tesserati che, poi, nelle loro dichiarazioni hanno dimostrato solo di pensare alle partite e al fare andare avanti la macchina del business, dimenticandosi che nella vita bisogna essere uomini e non burattini. Noi non siamo così, siamo profondamente diversi e di questo ne andiamo orgogliosi, così come orgogliosi siamo e sempre saremo della nostra amata Genova, che ancora una volta saprà risorgere. Saranno 43 minuti di Silenzio, 43 minuti di amore».
«Sarà un silenzio assordante di 43 minuti, uno per ogni bambino, lavoratore, studente, papà o mamma che oggi non sono più con noi - si legge nel comunicato congiunto - La nostra cara Genova ha subito un trauma che il tempo non potrà cancellare. Noi non lo dimenticheremo mai, così come non dimenticheremo chi non c’è più e, nel ricordo di questa assurda tragedia, vogliamo stringerci tutti insieme. Per questo domenica scegliamo la strada del silenzio, nel rispetto di chi ha visto spezzate le proprie vite su quel ponte e della nostra città.
In occasione di Genoa-Empoli - prosegue il comunicato - per i primi 43 minuti le nostre bandiere non sventoleranno, i nostri striscioni capovolti coloreranno lo stadio diversamente e le nostre voci rimarranno silenziose. Vogliamo rivolgere un particolare ringraziamento a tutte le tifoserie d’Italia e non solo, che hanno espresso vicinanza alla nostra città. I loro gesti, i loro striscioni, sono stati molto più veri delle parole di circostanza di tanti tesserati che, poi, nelle loro dichiarazioni hanno dimostrato solo di pensare alle partite e al fare andare avanti la macchina del business, dimenticandosi che nella vita bisogna essere uomini e non burattini. Noi non siamo così, siamo profondamente diversi e di questo ne andiamo orgogliosi, così come orgogliosi siamo e sempre saremo della nostra amata Genova, che ancora una volta saprà risorgere. Saranno 43 minuti di Silenzio, 43 minuti di amore».
Fonte: ilsecoloxix.it