⚠️ Abbiamo deciso di abilitare i commenti su tutti i post del Blog, senza alcuna forma di censura. ⚠️

Cerca nel blog

Main Sponsor :

20 aprile 2007

Irriducibili: Comunicato coreografia Roma-Lazio

Purtroppo, con le nuove norme, è molto difficile fare una coreografia come quelle che avete visto nel corso degli anni.
Non per questo pero la Curva Nord non vincera' l'ennesimo derby del tifo:
la coreografia del derby sara' composta da tutti, e diciamo tutti, i laziali presenti in Nord e nei Distinti.

L' APPELLO è DI PORTARE BANDIERE, SCIARPE, STENDARDI E INDOSSARE LA MAGLIETTA DELLA S.S.LAZIO1900

La Curva Nord è pronta all'ennesima battaglia, prepariamoci tutti insieme e coloriamo questa Curva.

AVANTI CURVA NORD
AVANTI LAZIALI
ANDIAMO A VINCERE IN EUROPA

14 aprile 2007

Comunicato ufficiale Uber Alles 1989 Frosinone

In data 12/04/2007 il gruppo “ÜBER ALLES 1989 FROSINONE” rende noto che riprenderà a seguire la propria squadra in trasferta a partire da sabato 14/04/2007 in occasione della gara MANTOVA-FROSINONE non esponendo, da qui a fine campionato, alcuno striscione o drappo identificativo, ad eccezione dello striscione “Checco”. Questa sofferta ma estrema decisione scaturisce dalle nuove normative in materia di sicurezza negli stadi che, in modo evidente, penalizzano i diritti basilari di ogni singolo cittadino, diritti che, è bene sottolineare, risultano garantiti dalla nostra carta costituzionale. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con le parole, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione NDR. Non accettiamo di dover essere autorizzati per appendere il Nostro striscione, per manifestare in modo del tutto legittimo il nostro nome ed il nostro modo di essere, non accettiamo che la discrezionalità di qualcuno ( Bari docet ) possa impedire la Nostra volontà. Da ora in poi noi ci saremo sempre, a testa alta, senza scendere a compromessi anche se ciò vuol dire rinunciare a quella pezza che dal 1989 ci accompagna in tutti i campi e campetti d’Italia ininterrottamente. Uber Alles è essere ULTRAS, è aggregazione, è amicizia tra i componenti, è lealtà, è spirito di appartenenza, è avere valori, quei valori che il calcio di oggi, e in particolar modo questo ultimo decreto, ignora.
Con fierezza e con un pensiero sempre presente per chi non c’è più ma vive nei nostri cuori

ÜBER ALLES 1989 FROSINONE

10 aprile 2007

Brescia 1911 Curva Nord comunicato

Con questo comunicato vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà ai tifosi del Manchester United per l’accoglienza ricevuta all’interno del settore ospiti dell’Olimpico durante la partita di Champions League: Roma-Manchester United.
Un’accoglienza frutto della politica repressiva attuata negli ultimi anni dai “nostri” governanti.
Un’accoglienza purtroppo riservata in passato a molte altre tifoserie (fra cui la nostra), che hanno pagato duramente e sulla propria pelle lo sfogo infelice di una “frangia” istituzionale forse limitata, ma sicuramente pericolosa.
Uno sfogo perpetrato in tanti anni ai danni di centinaia di tifosi, non solamente Ultras, senza distinzioni d’età e di sesso, a volte magari solo per il fatto che questi tifosi non fossero romani o, meglio ancora, romanisti (più di una volta è capitato che ci venissero mostrate, dopo un violento pestaggio, maglie giallorosse indossate sotto la divisa d’ordinanza e ci venissero intonati contro slogan faziosi, umilianti e provocatori!).
Da anni il nostro gruppo, come del resto molte altre tifoserie, denuncia questi atteggiamenti “razzisti” di pochi pericolosi elementi che riescono oltretutto a destabilizzare l’ordine pubblico, alimentando nel contempo la tensione fra tifosi e forze dell’ordine. Nessuno però ci ha mai ascoltato.
Tensione che è sfociata inesorabilmente in episodi incontrollabili e gravissimi, che hanno portato in alcuni casi a vere e proprie tragedie.
Noi abbiamo provato a far riflettere chi di dovere portando prove e testimonianze, cercando anche il dialogo con chi fino a ieri ci ha represso e condannato pesantemente con molta leggerezza; ma nessuno ci ha mai ascoltato.
Anzi, nei giorni scorsi, alcuni atteggiamenti “poco ortodossi” sono stati addirittura giustificati (e quasi premiati) proprio da coloro che hanno voluto punire oltremisura l’intero mondo organizzato, indiscriminatamente ed in modo tutt’altro che sereno ed obiettivo, varando fra l’altro nuove leggi speciali che di costituzionale hanno ben poco e che, oltretutto, a poco sono servite (gli incidenti di Roma sono solo gli ultimi, di una catena, che hanno coinvolto l’intero mondo calcistico, giocatori e dirigenti in primis).
Nuovi provvedimenti tanto necessari (più che altro per dare un’immediata risposta ad un’opinione pubblica sempre più confusa e tradita) quanto superficiali, anticostituzionali ed “imbarazzanti”, se non addirittura deleteri.
Nuove leggi che a poco serviranno visto che, non dimentichiamolo, veniamo da vent’anni di militarizzazione, repressione e leggi speciali che hanno saputo solamente esasperare ed avvilire gli animi di tutti, perfino dei tifosi più tranquilli.
Noi, tutto questo l’avevamo già detto in tempi non sospetti; ma nessuno ci ha mai voluto ascoltare.
Evidentemente, alcune tragedie per qualcuno non sono servite a nulla, se non come pretesto per strumentalizzare ed alimentare ulteriormente quell’onda emotiva di stampo perbenista, talmente compassionevole da sfociare nella violazione inesorabile e totale del nostro mondo (fra l’altro, i vantaggi sociali derivati da questo azzardo sono ancora tutti da dimostrare). E tutto questo nel tentativo massimo di preservare gli interessi economici dei “nostri” presidenti (gli Ultras, infatti, più che violenti sono diventati scomodi e d’intralcio allo smisurato business calcistico. E le Curve, più che un covo di criminali, sono restate gli ultimi veri baluardi al loro strapotere, nonché centri fondamentali di aggregazione e fonti rarissime di valori umani ormai dispersi).

Per quanto ci riguarda, noi non sappiamo cosa sia accaduto all’esterno dell’Olimpico prima della partita Roma-Manchester, ma nulla può giustificare il fatto che si sia giocato un’altra volta con la vita di persone che, principalmente, hanno “commesso l’errore” di seguire la propria squadra del cuore, magari con sacrifici ed una passione fuori del comune.
Nulla può giustificare i manganelli usati, come sempre, al contrario!
Nulla può giustificare i cinque contro uno attuati verso persone indifese, colpite quando erano ormai a terra inermi!
Nulla può giustificare la bestialità emersa in alcuni frangenti!
Nulla può giustificare le teste rotte e sanguinanti che tutti hanno potuto vedere!
Nulla può giustificare la cronica e caratteristica mancanza di dialogo che da sempre contraddistingue le nostre istituzioni!

Noi non simpatizziamo per gli inglesi, anzi; e non crediamo nemmeno che loro, come del resto molti altri, fossero vittime predestinate; ma visto che come gruppo Ultras abbiamo sempre sottolineato con ogni nostra iniziativa il valore della vita umana in tutti i suoi aspetti, non possiamo far altro che ribellarci all’ennesimo tentativo di criminalizzazione nei confronti di coloro che hanno invece subito, nel fisico ma soprattutto nella dignità, profonde ferite probabilmente indelebili.
Senza voler fare gli avvocati del diavolo e senza fare del patetico vittimismo; senza fare soprattutto moralismi a chicchessia e pur ignorando le circostanze che hanno portato le forze dell’ordine ad un intervento tanto duro quanto eccessivo capitato, oltretutto ed in modo eccezionale, sotto gli occhi sbalorditi e testimoni di milioni di persone: domani “scenderemo in campo” per l’ennesima volta nel tentativo estremo di difendere la dignità, la libertà ed i diritti civili che sembrano essere negati, oggi più che mai, a tutti coloro che in Italia indossano una sciarpa.

Domani quindi, prima della partita Brescia-Triestina, il nostro gruppo attuerà una sincera e doverosa protesta che si pone come obiettivo principale quello di far riflettere istituzioni, tifosi, cittadini, dirigenti, ecc., sul futuro del calcio italiano e sulla reale situazione che, purtroppo, molti tifosi stanno vivendo loro malgrado.
Un’iniziativa goliardica, ma comunque significativa, che è solamente la prosecuzione coerente della nostra legittima e civile “battaglia” contro le discriminazioni e la repressione che hanno portato ad eliminare fisicamente e moralmente anche le forme più educative e mature di tifo.
Invitiamo pertanto tutti i ragazzi della Curva Nord ad essere presenti: ad ognuno verrà distribuito un oggetto simbolico che rappresenta il momento che il mondo Ultras sta vivendo; ciò che invece ognuno dovrà portare da casa sono, come sempre, la consueta Mentalità Ultras e la nostra arma più potente: il cervello!
Il ritrovo è previsto per le 17.30 presso il parcheggio di fronte alla tribuna.

Prigionieri di una fede, ma liberi da ogni catena!

5 aprile 2007

MANIFESTAZIONE IN ANCONA 28 APRILE 2007

MANIFESTAZIONE 28/04/2007 - ANCONA - "Tifoserie antirazziste & apolitiche le benvenute..."
11/04/2007 - di Cani Sciolti;
In seguito a quanto specificato e approfondito nel comunicato già pubblicato realtivo alla MANIFESTAZIONE CHE SI TERRA' il 28 Aprile 2007 in Ancona, il gruppo Cani Sciolti, chiarisce che la propria partecipazione e collaborazione per la realizzazione della manifestazione stessa è solamente a riguardo e a difesa del mondo ULTRAS. Senza voler impedire ad altre realtà presenti di farlo, come gruppo non ci interessiamo ad altre tematiche al di fuori del mondo ultras stesso.

Scenderemo in piazza dunque per manifestare e pretendere quei leggitimi diritti di cui in quanto liberi cittadini dobbiamo godere, soprattutto in seguito al nuovo decreto-Amato andato in vigore dal 30 Marzo 2007. Decreto liberticida per il quale non sarà più possibile portare striscioni, bandiere, megafoni e tamburi senza che si chieda il permesso alle autorità competenti; siccome "chiedere permessi" non fa parte del nostro modo di essere, noi non faremo mai un passo indietro e non chiederemo mai permessi a nessuno per tenere alti i nostri valori, prinicipi ultras, per avere diritto alla libertà.
Con questo comunicato cogliamo l'occasione per invitare alla MANIFESTAZIONE DEL 20 APRILE AD ANCONA anche tutte quelle TIFOSERIE APOLITCHE che condividono i nostri stessi ideali, perchè LA LIBERTA' DI ESPRESSIONE E' UN DIRITTTO DI TUTTI ED IL NOSTRO MODO DI ESSERE NON CONOSCE PERMESSI.

Cani Sciolti Ancona -Vincenzo Presente-

QUESTO COMUNICATO, DI ACCORDO CON GLI ULTRAS ANCONA, PER RIBADIRE CHE ALLA MANIFESTAZIONE OLTRE A TIFOSERIE ANTI-RAZZISTE, SONO BENVENUTE ANCHE QUELLE TIFOSERIE PRETTAMENTE ULTRAS, APOLITICHE.

DI SEGUITO IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA MANIFESTAZIONE CHE VI INVITIAMO A LEGGERE ATTENTAMENTE:


IMPORTANTE alla manifestazione sono invitate: -Tifoserie Antirazziste
-Tifoserie Apolitiche
-Qualsiasi altra realtà che ha nel proprio dna qualsiasi forma di lotta per la libertà


NON DOBBIAMO CHIEDERE IL PERMESSO A NESSUNO PER ESSERE LIBERI

COSTITUZIONE ITALIANA - Art.21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

Gli Stadi sono da sempre stati una “palestra” dove sperimentare tecniche di repressione e leggi speciali, prima per gli ultras e che poi vengono estese al resto della cittadinanza.
Recentemente il governo ha tramutato in legge il decreto Amato contro la violenza negli stadi, decreto votato alla quasi totale unanimità delle forze politiche di maggioranza ed opposizione, ad esclusione della Lega Nord, che non lo ha votato solamente perchè loro lo vorrebbero già
estendere all’intera nostra società, nella vita di tutti i giorni e non solo applicarlo allo stadio.
Ecco perchè parliamo di stadi come “palestra” di nuove repressioni, questo è solo l'ultimo esempio.
Questo decreto è stato votato e tramutato in legge, anche se è stato dichiarato ANTI-COSTITUZIONALE in più punti.

NOI ULTRAS DI ANCONA CI SCHIERIAMO CONTRO.
CONTRO CHI VUOLE TOGLIERCI QUELLA LIBERTA’ DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL NOSTRO PENSIERO, LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE NON SOLO NEGLI STADI, MA NELLA SOCIETA’ DI OGGI SEMPRE PIU’ REPRESSA A 360° GRADI.

Ciò non toglie che da noi stessi parte un’autocritica verso il mondo ultras stesso, non ci piace parlare di ultras “buoni” e ultras “cattivi”, ma certamente sappiamo che la nostra, al contrario di molte altre purtroppo, è una realtà ultras sana, vera, passionale dove non trovano spazio razzismo, xenofobia, fascismo, affarismo, finti ribelli e ultras di professione, che si sono venduti al calcio moderno, a fronte del loro personale businness. Noi crediamo nell’aggregazione, nell’impegno sociale, nell’anti-razzismo e
sappiamo che i nostri striscioni, i nostri cori, le nostre bandiere, i nostri colori non hanno mai ucciso nessuno.
PERCIO’ NON VOGLIAMO CHIEDERE IL PERMESSO A NESSUNO PER AVERE IL DIRITTO COSTITUZIONALE DI ESPRIMERCI E PROFESSARE I NOSTRI IDEALI.

Per i sopracitati motivi la manifestazione indetta per il 28 APRILE 2007 non sarà una parata di ultras nostalgici in difesa di un mondo ultras che nella sua complessità e totalità non è interamente difendibile, ma sarà una manifestazione indetta da ultras in difesa della libertà di espressione, sotto tutte le sue forme.
E’ per questo motivo che l’appello alla partecipazione è diretto a tutte quelle tifoserie che si riconosco in tutti quei valori di cui abbiamo parlato, a tutte quelle tifoserie che hanno i nostri stessi ideali.
Questo senza chiuderci in noi stessi, ma aprendo l’invito a quelle associazioni, a quei movimenti,
a quelle singole persone che per vari motivi si sono trovati, come noi, privati della libertà di muoversi, abitare, lavorare studiare, esprimersi.

INVITIAMO TUTTI/E COLORO CHE SI RICONOSCONO IN QUESTO COMUNICATO A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE DEL 28 APRILE 2007.
Il concentramente è fissato dalle ore 15:30 presso la Fiera della Pesca, nella zona portuale di Ancona (cosi’ di avere la possibilità di lasciare le proprie auto presso il maxi-parcheggio del quartiere Archi, nelle immediate vicinanze della Fiera della Pesca). Ci si arriva comodamente dall'uscita dell'A14 - Ancona Nord seguendo le indicazioni per il porto.
Una volta terminato il concentramento un corteo si snoderà lungo Via XXIX Settembre,
lungo Corso Stamira fino a Piazza Cavour. Da qui si percorrerà Corso Garibaldi fino a Piazza Roma,
dove si terrà il dibattito finale in cui ogni realtà, ogni singola persona è invitata a dire la propria opinione...

...PERCHE’ LA REPRESSIONE FA MALE A TUTTI.

> Per sottoscrivere questo appello,per informazioni,per confermare la vostra partecipazione, fornendo indicativamente anche il numero dei partecipanti potete inviare una
mail a: ultrasancona@email.it

> La manifestazione è organizzata dal gruppo ULTRAS ANCONA con la collaborazione dei CANI SCIOLTI ANCONA.
SEGNALIAMO INOLTRE:
-Sono ben accette bandiere, stendardi, sciarpe da parte delle tifoserie che hanno intenzione di partecipare, vogliamo evitare invece lo striscione del gruppo, a favore di uno striscione a tema, apposito per la manifestazione, cosi' da lanciare anche solo visivamente piu' messaggi possibili.
VIETATI SIMBOLI POLITICI E PARTITICI DI QUALSIASI TIPO.

2 aprile 2007

SENZA GLI ULTRAS IL CALCIO NON HA SENSO!!

Dopo l'ennesimo decreto mosso da emotività, demagogia, illogicità e teso a sterminare tutti i sentimenti e le emozioni che solo striscioni, fumogeni, bandiere, tamburi, mani e voci sanno regalarci, il calcio percorre sempre più deciso la strada del business. Difatti gli ultras con le loro battaglie, con il loro pensiero e con le loro rivendicazioni per un calcio più pulito e più a misura di tifoso, sono diventati scomodi alla vergognosa modernizzazione di questo “sport” che ci vuol vedere come freddi consumatori del prodotto-calcio. Da ciò scaturiscono le nuove disposizioni giustificate dal problema violenza ma che in realtà hanno altri succulenti obiettivi e che violano ogni libertà ed ogni diritto che la Costituzione garantisce ad ogni cittadino…ma gli ultras sono liberi cittadini??

Con grande abilità il sistema calcio e le istituzioni hanno pensato bene di sfruttare la vicenda di Catania per trarne il massimo profitto. Il dibattito dell'ipocrisia è stato ed è insistente; si parla di “modello inglese”, chiudendo gli occhi alle differenze esistenti tra i due paesi, tralasciando il fatto che in Inghilterra la violenza è spostata dallo stadio, ma non risolta, o meglio risolta all'apparenza (perché vengono coperte le frequenti risse nei pub o nelle metro tra gruppi di hooligans? Forse verrebbe a galla il fallimento di certe leggi??), non dimenticando che in Italia solo gli ultras sono in grado di tifare mentre gli altri spettatori sanno solo fischiare al primo risultato negativo o disertare lo stadio quando la classifica è precaria. Una cultura completamente diversa non può essere importata! In Italia il pubblico è succube di Biscardi, Moggi, di personaggi che hanno ingannato la fede dei tifosi e di trasmissioni manipolate che esasperano puntualmente l'evento calcistico; insomma, con quale coraggio questi “signori” parlano di cultura della sconfitta o di etica dello sport? Dovrebbero venire a dirci che con il “modello inglese” il calcio risulterebbe ancor più conveniente, al posto di giustificarlo ipocritamente!!

Tutti sono intenditori di tifo, spesso senza conoscere la “materia” o trascurando volontariamente i valori e le positività racchiusi in essa. Ma si deve continuare a sparlare perché bisogna lucrare sfruttando uno sport, che sport non lo è più, sotto tantissimi punti di vista: doping, passaporti falsi, partite truccate, risse in campo tra giocatori, campionati decisi dai tribunali, presidenti che pensano solo a fare affari, calciatori senza più minimo attaccamento alla maglia che indossano, pay-tv che hanno distrutto le nostre sacre domeniche, ecc... A nessuno interessa in effetti il problema violenza, a nessuno interessa la prevenzione ma a tutti, invece, interessa quella repressione indiscriminata che si sposa a regola d'arte con questo calcio, a tutti interessa eliminare gli ultras perché probabilmente gli striscioni dei gruppi dovranno essere sostituiti da quelli pubblicitari, perché le bandiere ed ogni aspetto coreografico dovranno essere rimpiazzate da “olè” appositamente guidate da speaker o da esperti di marketing, perché gli stadi dovranno accogliere ristoranti ed ogni altra attività commerciale per far guadagnare, perché l' assegnazione di EURO 2012 è alle porte e farlo nel nostro Paese (che si è candidato) porterebbe milioni e milioni di euro nelle tasche del sistema speculativo (ricordate i fondi elargiti per Italia '90 la cui destinazione non è stata mai del tutto chiara???), perché il prodotto calcio conosce solo logiche affaristiche. Una tristezza infinita, il calcio e la sua credibilità sono già moribondi e togliendo calore, colore, tradizioni, diritti e libertà Costituzionali la definitiva morte di questo “sport” diventerà inevitabile.

Per questo per la gara di lunedì sera (maledetto potere televisivo) noi non entreremo in Curva, perché non ha senso tifare i propri colori senza la nostra passione, il nostro calore ed i nostri strumenti di tifo che da circa quarant'anni hanno contribuito fattivamente a rendere il calcio significativo ed affascinante.

SENZA GLI ULTRAS IL CALCIO NON HA SENSO!!!

Post più recente

Al Maradona uno striscione per Giulia Tramontano

Nel cuore della festa scudetto del Napoli, allo stadio Maradona, tra i numerosi striscioni esposti dai tifosi, uno si distingue per ricordar...