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30 agosto 2015
Comunicato Curva Sud Venezia Mestre
La Curva Sud VeneziaMestre con queste poche parole intende
definitivamente chiarire la propria posizione riguardo la neonata
società sulla carta denominata "Venezia F.C." e di conseguenza chiudere
le inutili polemiche e i volgari teatrini susseguitesi in questi giorni
ad opera di vari "Signor Nessuno" e di certi zombie improvvisamente
riesumatesi dal nulla.
Il Club "Venezia F.C.", come già spiegato da varie figure istituzionali e
dai delegati in Italia della nuova proprietà, rappresenta la
continuazione storica e sportiva dell' "FBC Unione Venezia",
continuazione perciò e sopratutto della storia e della tradizione
Unionista post-fusione del 1987, sia per quanto riguarda i colori sia
nell'identità.
La CSVM si é già espressa nei dovuti termini e con la dovuta schiettezza
nei confronti dei dirigenti del nuovo Club, mettendo in chiaro le linee
da seguire ed i nostri obiettivi. Questi concetti verranno nei prossimi
giorni espressi senza mezze parole anche alla proprietà statunitense,
facendo altresì modo che questo messaggio venga recepito forte e chiaro
da TUTTI.
Questo appena rinato é il nostro Club e per noi sarà sempre il
VeneziaMestre FC 1987 a cui renderemo onore combattendo in tutti i modi
affinché quasi 30 anni di storia non vengano mai cancellatti,
rispettando i sacrifici e le lotte di chi ci ha preceduto e di chi ha
costruito questa identità raggrupando Veneziani e Mestrini una volta
rivali sotto il credo Unionista. Invitiamo tutta la tifoseria
ArancioNeroVerde a ricominciare con fierezza e spirito battagliero nel
nome del VeneziaMestre.
Invitiamo altresì chi non é concordo con noi ad affrontarci da uomo e
non a colpi di pallida ironia da tastiera.
Curva Sud VeneziaMestre - Quelli di sempre.
26 agosto 2015
Virtus Entella: comunicato ufficiale del gruppo Chiavari 1914
Il gruppo ultras Chiavari 1914 commenta l’ormai
certa ammissione della Virtus Entella al posto del Catania nel prossimo
campionato di Serie B attraverso il seguente comunicato:
“Siamo consapevoli che la salvezza a maggio sul campo avrebbe avuto tutt’altro sapore, che sia la piazza (intesa come noi tifosi) sia gran parte dei giocatori e dirigenti avrebbero dovuto sicuramente far meglio…ciò nonostante noi accettiamo senza troppi ‘mah’ questa riammissione come risarcimento per essersi dovuti sobbarcare le 2 gare dei playout e la scottante retrocessione che, nonostante tutto a nostro parere, ha comunque raffreddato una piazza mai stata troppo tiepida; ritorneremo a solcare campi leggendari in Serie B consci di non aver rubato il posto a nessuno, visto la netta ammissione di colpa del sig.Pulvirenti; cercheremo come abbiamo sempre fatto con gli altri tifosi presenti in Sud di appendere un vessillo con i nostri colori in ogni stadio d’Italia, sperando che questa sia un annata meno sofferente rispetto a quella passata”.
“Siamo fiduciosi e auspichiamo che forse a Chiavari da quest’anno partirà, se pur in maniera molto lenta e graduale , il primo ricambio generazionale in assoluto della nostra tifoseria, questa piccola piazza ha bisogno di nuove idee e nuovi ragazzi che si avvicinino alla nostra gradinata per provare a migliorare le troppe cose che non vanno…noi faremo di tutto per riportare piu tifosi possibile in piedi a cantare al centro della Sud al di la delle idee ‘tessera’ ‘no tessera’ al di la degli schieramenti al di la delle sconfitte, cantiamo uniti per L’ENTELLA!”.
“Siamo consapevoli che la salvezza a maggio sul campo avrebbe avuto tutt’altro sapore, che sia la piazza (intesa come noi tifosi) sia gran parte dei giocatori e dirigenti avrebbero dovuto sicuramente far meglio…ciò nonostante noi accettiamo senza troppi ‘mah’ questa riammissione come risarcimento per essersi dovuti sobbarcare le 2 gare dei playout e la scottante retrocessione che, nonostante tutto a nostro parere, ha comunque raffreddato una piazza mai stata troppo tiepida; ritorneremo a solcare campi leggendari in Serie B consci di non aver rubato il posto a nessuno, visto la netta ammissione di colpa del sig.Pulvirenti; cercheremo come abbiamo sempre fatto con gli altri tifosi presenti in Sud di appendere un vessillo con i nostri colori in ogni stadio d’Italia, sperando che questa sia un annata meno sofferente rispetto a quella passata”.
“Siamo fiduciosi e auspichiamo che forse a Chiavari da quest’anno partirà, se pur in maniera molto lenta e graduale , il primo ricambio generazionale in assoluto della nostra tifoseria, questa piccola piazza ha bisogno di nuove idee e nuovi ragazzi che si avvicinino alla nostra gradinata per provare a migliorare le troppe cose che non vanno…noi faremo di tutto per riportare piu tifosi possibile in piedi a cantare al centro della Sud al di la delle idee ‘tessera’ ‘no tessera’ al di la degli schieramenti al di la delle sconfitte, cantiamo uniti per L’ENTELLA!”.
Fonte: tuttocalciocatania.com
14 agosto 2015
Pisa: duro comunicato degli ultras
La situazione del Pisa Calcio sembrava
essere vicino ad una svolta dopo l’annuncio della cessione delle quote
della famiglia Battini ad una cordata di imprenditori. A quanto pare
però non v’era nulla di concreto ed infatti l’assessore Salvatore Sanzo
con un video su Facebook ha annunciato di aver contattato il patron dei
toscani il quale ha smentito qualsiasi tipo di cessione. Solo trattative
ancora in essere ma non si intravede all’orizzonte un concreto
passaggio di quote.
Ecco allora che gli ultras, di fronte a poca chiarezza, hanno divulgato un comunicato stampa annunciando che si muoverrano in prima persona iniziando con un assemblea pubblica almeno per capire qual’è la situazione debitoria della società:
“ORA BASTA: Lunedi assemblea pubblica! In questi giorni si sono susseguite mille voci: da un Pisa già venduto a conti che non tornano a nuove e vecchie cordate.Tutte voci, ma niente di fatto…. e il punto cruciale dei conti MAI chiarito!. Perfino al Comitato vecchio cuore neroazzurro (..di fatto coproprietario dell ‘Ac Pisa all’un per cento) non è stata concessa la visione di questi famosi conti, per noi vero punto cruciale dello stallo di queste trattative!.
Noi come Curva, come sapete, facciamo parte del Comitato il quale ha un “gradimento” da firmare e una prelazione a cui rinunciare davanti ad un eventuale cessione. E se davanti a certi acquirenti seri non avremo problemi a firmare la rinuncia alla prelazione… davanti ad acquirenti meno seri i problemi chiaramente ci sarebbero allungando cosi inevitabilmente i tempi per la cessione.
Tutti questi punti abbiamo la volontà di discuterne pubblicamente con l’intera tifoseria, con l’assessore allo sport Sanzo e con presidente del comitato Bottone che spiegherà come funziona realmente la prelazione.
Invitiamo già da ora a partecipare numerosi…..!”
Ecco allora che gli ultras, di fronte a poca chiarezza, hanno divulgato un comunicato stampa annunciando che si muoverrano in prima persona iniziando con un assemblea pubblica almeno per capire qual’è la situazione debitoria della società:
“ORA BASTA: Lunedi assemblea pubblica! In questi giorni si sono susseguite mille voci: da un Pisa già venduto a conti che non tornano a nuove e vecchie cordate.Tutte voci, ma niente di fatto…. e il punto cruciale dei conti MAI chiarito!. Perfino al Comitato vecchio cuore neroazzurro (..di fatto coproprietario dell ‘Ac Pisa all’un per cento) non è stata concessa la visione di questi famosi conti, per noi vero punto cruciale dello stallo di queste trattative!.
Noi come Curva, come sapete, facciamo parte del Comitato il quale ha un “gradimento” da firmare e una prelazione a cui rinunciare davanti ad un eventuale cessione. E se davanti a certi acquirenti seri non avremo problemi a firmare la rinuncia alla prelazione… davanti ad acquirenti meno seri i problemi chiaramente ci sarebbero allungando cosi inevitabilmente i tempi per la cessione.
Tutti questi punti abbiamo la volontà di discuterne pubblicamente con l’intera tifoseria, con l’assessore allo sport Sanzo e con presidente del comitato Bottone che spiegherà come funziona realmente la prelazione.
Invitiamo già da ora a partecipare numerosi…..!”
Fonte: tuttocalciatori.net
6 agosto 2015
Comunicato degli Ultras Brescia in merito ai festeggiamenti per il ripescaggio in Serie B
Di seguito il comunicato degli Ultras Brescia:
Poche parole ma chiare: se, come sembra, oggi ufficializzeranno il ripescaggio del Brescia Calcio in serie B, noi non festeggeremo.
Diciamo questo non tanto per dimostrare senz’ombra di dubbio una sorta di Mentalità, di condotta, di romanticismo e di coerenza che -nonostante tutto- sono duri a morire, almeno dalle nostre parti, e nemmeno per rovinare la festa a chicchessia.
Semplicemente, vogliamo che le nostre posizioni siano evidenti; non vogliamo infatti essere fraintesi o -peggio ancora- strumentalizzati da qualche giornalista servile a cui potrebbero tornare utili un certo tipo di “immagini” o di messaggi.
Detto ciò, è giusto però ammettere che non siamo degli ipocriti.
Per questo non faremo una battaglia contro la decisione della FIGC di ripescare il Brescia Calcio, e questo nonostante i vertici del football italiano (non dimentichiamolo!) stiano facendo unicamente i propri interessi, ovvero quelli delle grandi società.
E sebbene questa volta gli interessi dei “padroni” del calcio coincidano con quelli di Sagramola & C., ricordiamoci che anche in questo caso il Brescia è stato considerato una mera pedina del sistema (proprio come in passato, quando siamo stati più volte penalizzati).
Avremmo preferito perciò riconquistarci sul campo il posto che ci spetta per storia, per tradizioni e per fedeltà.
Fra l’altro, non abbiamo mai visto la Lega Pro come una punizione infernale, bensì come un’occasione epocale, e questo per tanti motivi che oggi vi risparmiamo proprio per non essere fraintesi/strumentalizzati.
Avanti Brescia! Avanti Ultras!
Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord
Poche parole ma chiare: se, come sembra, oggi ufficializzeranno il ripescaggio del Brescia Calcio in serie B, noi non festeggeremo.
Diciamo questo non tanto per dimostrare senz’ombra di dubbio una sorta di Mentalità, di condotta, di romanticismo e di coerenza che -nonostante tutto- sono duri a morire, almeno dalle nostre parti, e nemmeno per rovinare la festa a chicchessia.
Semplicemente, vogliamo che le nostre posizioni siano evidenti; non vogliamo infatti essere fraintesi o -peggio ancora- strumentalizzati da qualche giornalista servile a cui potrebbero tornare utili un certo tipo di “immagini” o di messaggi.
Detto ciò, è giusto però ammettere che non siamo degli ipocriti.
Per questo non faremo una battaglia contro la decisione della FIGC di ripescare il Brescia Calcio, e questo nonostante i vertici del football italiano (non dimentichiamolo!) stiano facendo unicamente i propri interessi, ovvero quelli delle grandi società.
E sebbene questa volta gli interessi dei “padroni” del calcio coincidano con quelli di Sagramola & C., ricordiamoci che anche in questo caso il Brescia è stato considerato una mera pedina del sistema (proprio come in passato, quando siamo stati più volte penalizzati).
Avremmo preferito perciò riconquistarci sul campo il posto che ci spetta per storia, per tradizioni e per fedeltà.
Fra l’altro, non abbiamo mai visto la Lega Pro come una punizione infernale, bensì come un’occasione epocale, e questo per tanti motivi che oggi vi risparmiamo proprio per non essere fraintesi/strumentalizzati.
Avanti Brescia! Avanti Ultras!
Ultras Brescia 1911 Ex-Curva Nord
3 agosto 2015
Torino-Juventus, e' gia' derby di comunicati
Botta e risposta tra le due società torinesi, dopo
la sentenza della Corte Sportiva d'Appello che ha ridotto, ma non
annullata, la squalifica della curva bianconera.
Il fatto.
Il 26 aprile 2015 durante il derby Torino-Juventus, valido per la 13° giornata di ritorno del campionato di Serie A 2014-15 vinto dai padroni di casa per 2-1, dal settore riservato ai tifosi della Juventus, venne lanciata una bomba carta. L'ordigno esplose tra i tifosi del Torino causando il ferimento di nove supporters granata.
Gli arresti.
In seguito alle indagini della Digos e ai filmati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso dello stadio Olimpico di Torino, vennero arrestate cinque persone, tra le quali anche l'esecutore materiale del lancio dell'ordigno.
La sentenza sportiva.
Grazie ai filmati delle telecamere interne allo stadio, fu possibile appurare con certezza che l'ordigno venne lanciato dal settore dei tifosi bianconeri. Pertanto il settore Curva Sud dello Juventus Stadium, venne squalificato per due giornate.
La sentenza della Corte Sportiva d'Appello.
Il club bianconero, non ritenendo possibile riconoscere con certezza il settore dello stadio frequentato dal tifoso arrestato, ha inoltrato ricorso alla Corte d'Appello Sportiva. Ricorso parzialmente accolto, perchè la squalifica è stata ridotta da due a una sola giornata. In seguito a questa sentenza, la Juventus dovrà giocare la prima partita in casa (contro l'Udinese n.d.r.) con il settore Curva Sud senza tifosi.
Il comunicato della Juventus.
"L’odierna decisione della Corte d’Appello della FIGC desta molta perplessità dal momento che l’autore materiale del reato è stato individuato ed arrestato. Tale individuazione ha permesso di dimostrare che il soggetto si trovava all’interno dello Stadio Olimpico di Torino, in evento organizzato da altra società, privo di biglietto e il suo nome non compare sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti, che era già sottoposto a Daspo e che non risulta tra gli abbonati della Juventus. Non è chiaro, pertanto, come la società possa essere ritenuta responsabile, ancorché oggettivamente, dei suoi comportamenti. La Juventus e i suoi tifosi non devono pagare il prezzo delle lacune ed inefficienze altrui“.
La risposta del Torino.
"L’odierna nota della Juventus desta molte perplessità e sconcerta perché l’autore materiale del reato è stato individuato e arrestato. Le sue generalità sono note alle Forze dell’Ordine, così come la sua fede juventina: del resto si trovava nel settore ospiti, esattamente dove - grazie alla puntigliosa ricostruzione degli inquirenti - è stata lanciata la bomba carta poi esplosa in curva Primavera, tra i tifosi del Torino. Il soggetto, essendo già sottoposto a D.A.Spo, non poteva evidentemente figurare tra gli abbonati della Juventus, né comparire sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti: però era lì e le immagini lo hanno dimostrato. Varrà la pena ricordare quale fu il commento a caldo dal Ministero degli Interni, a rimarcare l’assoluta gravità di quel gesto: «Buttare una bomba carta in una curva di uno stadio è un atto eversivo, oltre che premeditato». E undici tifosi del Torino, colpiti da quell’ordigno, ne hanno patito le conseguenze. Crediamo che la Juventus debba accettare il giudizio degli organi competenti: è un atto di civiltà. Le sentenze vanno rispettate e non commentate.
IL TORINO FOOTBALL CLUB.
Ancora una volta una decisione salomonica delle istituzioni sportive, che non ha voluto scontentare nessuno ma che ha alimentato delle polemiche tra due club. Polemiche che di certo non fanno bene al calcio italiano. Il derby dei comunicati tra Juventus e Torino, si va ad aggiungere agli incidenti prima dell'amichevole Bologna-Spezia e all'amichevole Udinese-Galatasaray sospesa per intemperanze dei tifosi turchi. Segnali preoccupanti che non andrebbero trascurati in vista della stagione che sta per prendere il via.
Il fatto.
Il 26 aprile 2015 durante il derby Torino-Juventus, valido per la 13° giornata di ritorno del campionato di Serie A 2014-15 vinto dai padroni di casa per 2-1, dal settore riservato ai tifosi della Juventus, venne lanciata una bomba carta. L'ordigno esplose tra i tifosi del Torino causando il ferimento di nove supporters granata.
Gli arresti.
In seguito alle indagini della Digos e ai filmati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso dello stadio Olimpico di Torino, vennero arrestate cinque persone, tra le quali anche l'esecutore materiale del lancio dell'ordigno.
La sentenza sportiva.
Grazie ai filmati delle telecamere interne allo stadio, fu possibile appurare con certezza che l'ordigno venne lanciato dal settore dei tifosi bianconeri. Pertanto il settore Curva Sud dello Juventus Stadium, venne squalificato per due giornate.
La sentenza della Corte Sportiva d'Appello.
Il club bianconero, non ritenendo possibile riconoscere con certezza il settore dello stadio frequentato dal tifoso arrestato, ha inoltrato ricorso alla Corte d'Appello Sportiva. Ricorso parzialmente accolto, perchè la squalifica è stata ridotta da due a una sola giornata. In seguito a questa sentenza, la Juventus dovrà giocare la prima partita in casa (contro l'Udinese n.d.r.) con il settore Curva Sud senza tifosi.
Il comunicato della Juventus.
"L’odierna decisione della Corte d’Appello della FIGC desta molta perplessità dal momento che l’autore materiale del reato è stato individuato ed arrestato. Tale individuazione ha permesso di dimostrare che il soggetto si trovava all’interno dello Stadio Olimpico di Torino, in evento organizzato da altra società, privo di biglietto e il suo nome non compare sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti, che era già sottoposto a Daspo e che non risulta tra gli abbonati della Juventus. Non è chiaro, pertanto, come la società possa essere ritenuta responsabile, ancorché oggettivamente, dei suoi comportamenti. La Juventus e i suoi tifosi non devono pagare il prezzo delle lacune ed inefficienze altrui“.
La risposta del Torino.
"L’odierna nota della Juventus desta molte perplessità e sconcerta perché l’autore materiale del reato è stato individuato e arrestato. Le sue generalità sono note alle Forze dell’Ordine, così come la sua fede juventina: del resto si trovava nel settore ospiti, esattamente dove - grazie alla puntigliosa ricostruzione degli inquirenti - è stata lanciata la bomba carta poi esplosa in curva Primavera, tra i tifosi del Torino. Il soggetto, essendo già sottoposto a D.A.Spo, non poteva evidentemente figurare tra gli abbonati della Juventus, né comparire sulla lista degli juventini presenti nel settore ospiti: però era lì e le immagini lo hanno dimostrato. Varrà la pena ricordare quale fu il commento a caldo dal Ministero degli Interni, a rimarcare l’assoluta gravità di quel gesto: «Buttare una bomba carta in una curva di uno stadio è un atto eversivo, oltre che premeditato». E undici tifosi del Torino, colpiti da quell’ordigno, ne hanno patito le conseguenze. Crediamo che la Juventus debba accettare il giudizio degli organi competenti: è un atto di civiltà. Le sentenze vanno rispettate e non commentate.
IL TORINO FOOTBALL CLUB.
Ancora una volta una decisione salomonica delle istituzioni sportive, che non ha voluto scontentare nessuno ma che ha alimentato delle polemiche tra due club. Polemiche che di certo non fanno bene al calcio italiano. Il derby dei comunicati tra Juventus e Torino, si va ad aggiungere agli incidenti prima dell'amichevole Bologna-Spezia e all'amichevole Udinese-Galatasaray sospesa per intemperanze dei tifosi turchi. Segnali preoccupanti che non andrebbero trascurati in vista della stagione che sta per prendere il via.
Fonte: 100x100napoli.it
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