COMUNICATO.
BASTA NON SE NE PUÓ PIÚ !!
Il Genoa club FIGGI DÖ ZENA in occasione di GENOA- Albinoleffe di
venerdì sera regalerà presso gli ingressi DISTINTI CENTRALI e DISTINTI
NORD ai tifosi genoani, i garofani bianchi il cui significato sta per
FEDELTÀ AD UN UNICO AMORE, il GENOA !!
Stufi di decisioni assurde, di un calcio sempre più manipolato dalle
PAY- TV dove lunico scopo è quello di lucrare sulla passione del tifoso
spremendolo come un limone e di allontanarlo sempre di più dallo
stadio.
La nostra iniziativa vuol ribadire che il tifoso ROSSOBLU comunque nel
bene e nel male sarà sempre vicino al GRIFONE e non lo lascerà MAI SOLO,
alla faccia di chi ci vuole far sparire.
E VUOLE ESSERE ANCHE UN INVITO A RITROVARE QUEI VALORI CHE COL TEMPO
ABBIAMO PERSO E CHE SOLO CON LAGGREGAZIONE E LO SPENDERSI IN PRIMA
PERSONA RITROVEREMO.
Genoa club FIGGI DÖ ZENA.
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27 marzo 2007
26 marzo 2007
Comunicato Curva Andrea Costa per Bologna-Frosinone
Mi ricordo di uno stadio bellissimo, pieno fino allultimo posto, colorato e festante
Ma adesso gli stadi sono vuoti . E lo chiamano modello inglese
Mi ricordo i bandieroni che sventolavano in curva e di quando si faceva a gara ad averli più grandi e a sventolarli di più
Ma adesso hanno vietato le aste . E la chiamano sicurezza
Mi ricordo le decine di fiaccole che accendevano linizio delle partite in notturna
Ma adesso se le porti ti arrestano .
Mi ricordo gli ultras che raccolgono decine di migliaia di euro per le vittime dello tsunamy,gli ultras che denunciano un calcio finto, corrotto, al soldo delle televisioni e dei potenti , gli ultras che chiedono che le partite si giochino di domenica alle 3 e che i prezzi popolari siano davvero popolari .
Ma adesso gli ultras non hanno + diritto di parola e fa niente se avevano ragione .
Mi ricordo lemozione di attaccare i nostri striscioni: importanti non solo perché carichi di storia ma per quello che rappresentano: un modo di esserci, di stare allo stadio, una mentalità che non conosce sconti e che non ci permette di diventare unaltra cosa:
Mi ricordo quanto è stato difficile (dopo i provvedimenti normativi successivi ai fatti di catania, provvedimenti non solo incredibilmente pesanti ma ben oltre il limite della costituzionalità) decidere di fermarsi e di autosospendersi: e la curva e lo stadio sono diventati, immediatamente, unaltra cosa: senza colori, senza emozione, con gli ultras che non possono fare gli ultras .
Mi ricordo quanto è stato difficile continuare la nostra autosospensione per ben 7 partite, intanto che in molte altre curve si faceva incredibilmente finta di niente e si continuava quasi come prima ma prima non cerano queste leggi , non cerano regole diverse a secondo degli stadi e delle partite, non cerano ingiustificabili diversità di trattamento fra gruppo e gruppo (in molti stadi la tifoseria ospite non poteva andare, in altri lo striscione ULTRAS non poteva entrare), non cerano le incredibili disposizioni di qualcosa che si chiama Osservatorio e che, dal 30 marzo, ha stabilito lentrata in vigore di unaccozzaglia indistinta e confusa di disposizioni, al momento incomprensibili, ma che sembrano vietare, fra laltro, tutti gli striscioni non ignifughi, tutti quelli non concordati con gli addetti allOrdine pubblico, tutti quelli di gruppi in cui ci siano stati dei diffidati, forse anche tutti quelli più lunghi di 150 cm e via di questo passo .
MA STASERA SARA DIVERSO: stasera, se sarà garantita almeno una equità di trattamento tra tutti i gruppi ultras, SOSPENDEREMO (scusateci il gioco di parole) lAUTOSOSPENSIONE e ci saremo a modo nostro: con i nostri striscioni e i nostri colori . Stasera faremo il tifo più bello che possiamo come una volta e meglio di una volta: stasera dimostreremo che cosè una curva vera, regaleremo e ci regaleremo emozioni: con convinzione, con rabbia e con una certezza: la mentalità ultras è qualcosa di grande che non sta in 150 cm di striscioni ignifughi e che non disconosce i propri diffidati: e se è vero che in tutti questi ultimi anni abbiamo dovuto subire e accettare altri provvedimenti molto pesanti, labbiamo fatto salvaguardando comunque sempre il nostro modo di vivere lo stadio.
Non sappiamo se, dopo il 30 marzo, potremo ancora farlo: se ce lo vieteranno . allora forse qualcuno penserà di avere vinto: e quel qualcuno avrà dei bellissimi stadi: vuoti, silenziosi, composti, sicuri e assolutamente inutili
Noi, invece, preferiamo perdere con orgoglio che vincere in questo modo; ma intanto stasera ci siamo, a modo nostro, come una volta e come vorremmo tanto farlo ancora: da ULTRAS, quelli veri.
I Gruppi della Curva A. Costa
Ma adesso gli stadi sono vuoti . E lo chiamano modello inglese
Mi ricordo i bandieroni che sventolavano in curva e di quando si faceva a gara ad averli più grandi e a sventolarli di più
Ma adesso hanno vietato le aste . E la chiamano sicurezza
Mi ricordo le decine di fiaccole che accendevano linizio delle partite in notturna
Ma adesso se le porti ti arrestano .
Mi ricordo gli ultras che raccolgono decine di migliaia di euro per le vittime dello tsunamy,gli ultras che denunciano un calcio finto, corrotto, al soldo delle televisioni e dei potenti , gli ultras che chiedono che le partite si giochino di domenica alle 3 e che i prezzi popolari siano davvero popolari .
Ma adesso gli ultras non hanno + diritto di parola e fa niente se avevano ragione .
Mi ricordo lemozione di attaccare i nostri striscioni: importanti non solo perché carichi di storia ma per quello che rappresentano: un modo di esserci, di stare allo stadio, una mentalità che non conosce sconti e che non ci permette di diventare unaltra cosa:
Mi ricordo quanto è stato difficile (dopo i provvedimenti normativi successivi ai fatti di catania, provvedimenti non solo incredibilmente pesanti ma ben oltre il limite della costituzionalità) decidere di fermarsi e di autosospendersi: e la curva e lo stadio sono diventati, immediatamente, unaltra cosa: senza colori, senza emozione, con gli ultras che non possono fare gli ultras .
Mi ricordo quanto è stato difficile continuare la nostra autosospensione per ben 7 partite, intanto che in molte altre curve si faceva incredibilmente finta di niente e si continuava quasi come prima ma prima non cerano queste leggi , non cerano regole diverse a secondo degli stadi e delle partite, non cerano ingiustificabili diversità di trattamento fra gruppo e gruppo (in molti stadi la tifoseria ospite non poteva andare, in altri lo striscione ULTRAS non poteva entrare), non cerano le incredibili disposizioni di qualcosa che si chiama Osservatorio e che, dal 30 marzo, ha stabilito lentrata in vigore di unaccozzaglia indistinta e confusa di disposizioni, al momento incomprensibili, ma che sembrano vietare, fra laltro, tutti gli striscioni non ignifughi, tutti quelli non concordati con gli addetti allOrdine pubblico, tutti quelli di gruppi in cui ci siano stati dei diffidati, forse anche tutti quelli più lunghi di 150 cm e via di questo passo .
MA STASERA SARA DIVERSO: stasera, se sarà garantita almeno una equità di trattamento tra tutti i gruppi ultras, SOSPENDEREMO (scusateci il gioco di parole) lAUTOSOSPENSIONE e ci saremo a modo nostro: con i nostri striscioni e i nostri colori . Stasera faremo il tifo più bello che possiamo come una volta e meglio di una volta: stasera dimostreremo che cosè una curva vera, regaleremo e ci regaleremo emozioni: con convinzione, con rabbia e con una certezza: la mentalità ultras è qualcosa di grande che non sta in 150 cm di striscioni ignifughi e che non disconosce i propri diffidati: e se è vero che in tutti questi ultimi anni abbiamo dovuto subire e accettare altri provvedimenti molto pesanti, labbiamo fatto salvaguardando comunque sempre il nostro modo di vivere lo stadio.
Non sappiamo se, dopo il 30 marzo, potremo ancora farlo: se ce lo vieteranno . allora forse qualcuno penserà di avere vinto: e quel qualcuno avrà dei bellissimi stadi: vuoti, silenziosi, composti, sicuri e assolutamente inutili
Noi, invece, preferiamo perdere con orgoglio che vincere in questo modo; ma intanto stasera ci siamo, a modo nostro, come una volta e come vorremmo tanto farlo ancora: da ULTRAS, quelli veri.
I Gruppi della Curva A. Costa
24 marzo 2007
Comunicato CurvaNordMilano
Il gruppo che si occupa delle coreografie ha preso visione delle
certificazioni che saranno necessarie per realizzare le coreo a partire
dal prossimo incontro di campionato.
Il ministero ha reso noto che ogni singolo elemento di ogni coreografia dovrà esser specificato alla società Inter con allegate le certificazioni anti incendio e quindi la società dovrà inviare il tutto alla questura competente per l'autorizzazione una settimana prima dell'incontro.
Inutile dire che non esistono certificazioni anti incendio per: bandiere, cartoncini, strisce, pettorine, coriandoli ed ogni altro elemento coreografico possa venir in mente e che pertanto l'approvazione sarà a totale discrezione delle forze dell'ordine per non parlare del fatto che consegnare il tutto una settimana prima delle partite ha del proibitivo.
La Curva Nord ha deciso comunque di accettare la sfida burocratica e di fare tutto il possibile per continuare a colorare la Curva in occasione almeno degli incontri casalinghi fino al termine di questa stagione.
Per questo oggi, con una tempistica imbarazzante, sono già state consegnate alla società Inter tutte le bozze delle coreo fino al termine della stagione sia in casa che in trasferta.
Inutile sottolineare lo stupore suscitato per la capacità organizzativa e la rapidità dimostrate e adesso ???
Adesso il tutto è nelle mani delle Società Inter e delle forze dell'ordine che dovranno valutare se consentire o meno che il tifo continui.
La Nord confida nel senso di responsabilità di chi dovrà valutare l'ammissibilità degli strumenti coreografici per l'importanza che il colore creato dai Tifosi rappresenta come cornice che da sempre è stata considerata una sorta di parte integrante di un evento sportivo come il gioco del calcio.
La Curva Nord Milano ricorda a tutti che a partire da Inter-Parma non si potrà più avere il sussidio di alcun mezzo di amplificazione della voce e pertanto è il momento di dimostrare che la passione non ha bisogno di una voce guida ma che nasce spontaneamente in tutti coloro che difendono un valore e che credono in un ideale quindi ora + che mai ...
FUORI LA VOCE !!!
Il ministero ha reso noto che ogni singolo elemento di ogni coreografia dovrà esser specificato alla società Inter con allegate le certificazioni anti incendio e quindi la società dovrà inviare il tutto alla questura competente per l'autorizzazione una settimana prima dell'incontro.
Inutile dire che non esistono certificazioni anti incendio per: bandiere, cartoncini, strisce, pettorine, coriandoli ed ogni altro elemento coreografico possa venir in mente e che pertanto l'approvazione sarà a totale discrezione delle forze dell'ordine per non parlare del fatto che consegnare il tutto una settimana prima delle partite ha del proibitivo.
La Curva Nord ha deciso comunque di accettare la sfida burocratica e di fare tutto il possibile per continuare a colorare la Curva in occasione almeno degli incontri casalinghi fino al termine di questa stagione.
Per questo oggi, con una tempistica imbarazzante, sono già state consegnate alla società Inter tutte le bozze delle coreo fino al termine della stagione sia in casa che in trasferta.
Inutile sottolineare lo stupore suscitato per la capacità organizzativa e la rapidità dimostrate e adesso ???
Adesso il tutto è nelle mani delle Società Inter e delle forze dell'ordine che dovranno valutare se consentire o meno che il tifo continui.
La Nord confida nel senso di responsabilità di chi dovrà valutare l'ammissibilità degli strumenti coreografici per l'importanza che il colore creato dai Tifosi rappresenta come cornice che da sempre è stata considerata una sorta di parte integrante di un evento sportivo come il gioco del calcio.
La Curva Nord Milano ricorda a tutti che a partire da Inter-Parma non si potrà più avere il sussidio di alcun mezzo di amplificazione della voce e pertanto è il momento di dimostrare che la passione non ha bisogno di una voce guida ma che nasce spontaneamente in tutti coloro che difendono un valore e che credono in un ideale quindi ora + che mai ...
FUORI LA VOCE !!!
10 marzo 2007
Comunicato degli ultras del Bologna
Fuori dallo stadio "Dall'Ara", questa sera, prima dell'inizio della
partita contro il Bari, i rappresentanti dei gruppi della "Curva Andrea
Costa" di Bologna hanno distribuito un comunicato atto a spiegare
l'iniziativa da loro intrapresa quattro settimane fa di "autosospensione
dal tifo", in protesta verso la "disparità di trattamento riservata
agli ultras di tutta Italia da città in città". Questo il testo
integrale del comunicato:
"NO, non aspettateveli, perché anche oggi non ci saranno... Niente striscioni, tamburi, bandieroni a colorare la curva...
NO, non ci saranno, perchè non vogliamo essere ipocriti e fare finta di nulla...
Certo, sarebbe molto più divertente "ricominciare", perché le vediamo anche noi le tante curve con striscioni montati e bandieroni che possono sventolare...
Certo, sarebbe molto più facile credere ad una finta "normalità" e tentare di tenersi stretti e di farsi bastare quei pochi attimi e quei pochi margini di libertà che (forse) ancora abbiamo...
Certo, basterebbe davvero "poco" per ricominciare a tifare come "prima".
Basterebbe non guardare e girarsi dall'altra parte quando sequestrano le bandierine a dei bambini.
Basterebbe non mettersi tanti problemi se a Rimini non possono entrare gli striscioni con la scritta ULTRAS.
Basterebbe non portare le nostre sciarpe per evitare di farsele sequestrare.
Basterebbe accettare di essere "preventivamente diffidati" anche senza aver fatto niente.
Basterebbe fregarsene se possono entrare solo quelli con l'abbonamento e gli altri... cazzi loro.
Basterebbe non "pretendere" di avere regole certe ed uguali in tutti gli stadi.
Basterebbe non "pretendere" di andare sempre in trasferta.
Basterebbe trovare normale che durante una partita ci si possa picchiare sul campo (Valencia-Inter di Champions League) ma se vai in curva vieni arrestato se accendi una fiaccola.
Basterebbe considerare i nostri striscioni come semplici pezzi di stoffa, da mettere o togliere senza problemi.
Basterebbe rinunciare alla nostra mentalità.
Basterebbe non essere ultras...
Ecco perchè anche per oggi (e fanno già cinque partite) continua la nostra "autosospensione": perché noi "non ci giriamo dall'altra parte", perché portiamo con orgoglio le nostre sciarpe, perché vogliamo andare in trasferta, perché siamo ultras, veri, e vogliamo continuare ad esserlo".
I Gruppi della Curva Andrea Costa
"NO, non aspettateveli, perché anche oggi non ci saranno... Niente striscioni, tamburi, bandieroni a colorare la curva...
NO, non ci saranno, perchè non vogliamo essere ipocriti e fare finta di nulla...
Certo, sarebbe molto più divertente "ricominciare", perché le vediamo anche noi le tante curve con striscioni montati e bandieroni che possono sventolare...
Certo, sarebbe molto più facile credere ad una finta "normalità" e tentare di tenersi stretti e di farsi bastare quei pochi attimi e quei pochi margini di libertà che (forse) ancora abbiamo...
Certo, basterebbe davvero "poco" per ricominciare a tifare come "prima".
Basterebbe non guardare e girarsi dall'altra parte quando sequestrano le bandierine a dei bambini.
Basterebbe non mettersi tanti problemi se a Rimini non possono entrare gli striscioni con la scritta ULTRAS.
Basterebbe non portare le nostre sciarpe per evitare di farsele sequestrare.
Basterebbe accettare di essere "preventivamente diffidati" anche senza aver fatto niente.
Basterebbe fregarsene se possono entrare solo quelli con l'abbonamento e gli altri... cazzi loro.
Basterebbe non "pretendere" di avere regole certe ed uguali in tutti gli stadi.
Basterebbe non "pretendere" di andare sempre in trasferta.
Basterebbe trovare normale che durante una partita ci si possa picchiare sul campo (Valencia-Inter di Champions League) ma se vai in curva vieni arrestato se accendi una fiaccola.
Basterebbe considerare i nostri striscioni come semplici pezzi di stoffa, da mettere o togliere senza problemi.
Basterebbe rinunciare alla nostra mentalità.
Basterebbe non essere ultras...
Ecco perchè anche per oggi (e fanno già cinque partite) continua la nostra "autosospensione": perché noi "non ci giriamo dall'altra parte", perché portiamo con orgoglio le nostre sciarpe, perché vogliamo andare in trasferta, perché siamo ultras, veri, e vogliamo continuare ad esserlo".
I Gruppi della Curva Andrea Costa
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