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27 novembre 2013

Comunicato Alessandria Ultras 1974


Oggi una numerosa rappresentanza degli “ALESSANDRIA ULTRAS 1974” si è recata al campo di allenamento dei grigi ed ha avuto un incontro schietto e costruttivo con la squadra e lo staff sportivo.

In serata un ulteriore “faccia-a-faccia” si è tenuto presso la Sala Stampa dello Stadio Moccagatta con il Presidente Di Masi, il Direttore Sportivo Menegatti, l’Addetto Commerciale Federico Vaio ed i giocatori Taddei e Ferrini.
Nel corso di questo incontro sono stati toccati tutti i punti che dalla scorsa estate in poi ci avevano lasciati perplessi e che avevano creato seri dubbi e forti incomprensioni.
Riteniamo che l’incontro sia stato soddisfacente: la proprietà e la squadra hanno ben compreso i problemi che stanno attanagliando questo campionato e le risposte date alla Gradinata Nord ci fanno ben sperare per il prosieguo del campionato (e non solo).
Da parte nostra garantiamo il nostro consueto forte sostegno alla maglia grigia ed alla squadra alla quale chiediamo il massimo impegno nella speranza di riuscire TUTTI ASSIEME a superare questo difficile periodo.

ALESSANDRIA ULTRAS 1974 – GRADINATA NORD
DA SEMPRE AL FIANCO DEI GRIGI

23 novembre 2013

Comunicato Nucleo Compatto Bitonto 2013


A seguito delle gravi calamità che hanno colpito la Sardegna, i gruppi ultras di Bitonto, “Quei Vecchi Ultras…del 1921” e “NUCLEO COMPATTO BITONTO 2013” hanno deciso di indire una raccolta fondi che sarà inviata al Comune di Olbia in favore della popolazione sarda.

Con la presente, nel dimostrare che la solidarietà non ha né bandiere né confini, avvisiamo tutti i bitontini che durante la prossima gara a Bitonto, domenica 1 dicembre, all’ingresso dello stadio “Città degli Ulivi” saranno presenti alcuni componenti della tifoseria organizzata a raccogliere le offerte.
Basta un piccolo contributo per sostenere l’iniziativa.

Quei Vecchi Ultras…del 1921
NUCLEO COMPATTO BITONTO 2013

21 novembre 2013

Comunicato Ultras Milano Basket


Sgomberiamo subito il campo da ogni dubbio, la nostra non vuole esser in alcun modo una contestazione atta a turbare il clima di sostegno alla squadra che come sempre non faremo mancare specie in un momento delicato come questo.

Il nostro richiamo al rispetto della tradizione dei nostri colori nasce dal fatto che ci pare naturale che in un mondo sportivo sempre piu’ attento all’interesse (o al capriccio?) qualcuno vigili su cio’ che per i tifosi Milanesi e’ il simbolo che li rappresenta sui campi da basket da oltre 75 anni.

I colori sociali dell’Olimpia sono dal 1936 il bianco e il rosso e non vediamo ragione per cui si debbano utilizzare colori differenti. Aggiungendo poi che il nuovo abbinamento cromatico richiama addirittura i colori dei nostri storici rivali ci si consenta di affermare che il disagio x la scelta si trasforma in assoluto disgusto. Come si fa ad essere insensibili al fatto che vestire l’Olimpia di blu e’ come vestir l’Inter di rossonero o il milan di nerazzurro???

GLI ULTRAS MILANO INVITANO LA SOCIETA’ OLIMPIA A RIPIEGARE LE DIVISE BLU E NON UTILIZZARLE IN FUTURO COME FORMA DI RISPETTO VERSO IL PROPRIO PUBBLICO E LA PROPRIA TRADIZIONE. NON ESISTE “SALTUARIETA'” ACCETTABILE PER COLORI CHE NON CI APPARTERRANNO MAI!!!

[Fonte: Ultras Milano]

Comunicato Curva Nord Maurizio Alberti


Partiamo riportando il comunicato che abbiamo fatto a suo tempo dopo Pisa-Pontedera:

“Dall’inizio del campionato all’entrata della curva nord accadono gravi episodi che stanno esasperando gli animi di tutti. Le lunghe code all’entrata dovute ad un’organizzazione ridicola, dove ciascuna persona deve passare una alla volta da una pericolosa strettoia, schiacciata dalle inferriate e dagli steward, sono ormai inaccettabili e intollerabili e stanno causando nervosismo e disagio a tutti i tifosi di curva.

Quale sia la causa a noi non interessa, non ci importa sapere di chi sia la colpa, ma questa situazione deve essere risolta immediatamente.

Il sistema di entrata deve essere assolutamente rivisto: togliere quelle pericolose strettoie, eliminare quegli steward che si sentono eroi per una domenica, rendere tutti i tornelli funzionanti e, magari, realizzare altre entrate dato che è palese che quelle esistenti non bastano! E se accade che i tornelli non funzionano e le file sono interminabili, non è accettabile far entrare le persone a partita iniziata come nelle precedenti partite, ma si devono aprire i cancelli dopo il primo prefiltraggio, altrimenti si rischia che qualcuno si faccia del male in quel pigia pigia, dove spesso rimangono pressati anche bambini. Ogni domenica siamo noi a metterci la faccia e darci da fare per evitare che bimbi e signore si facciano del male pigiati in quelle strette inferriate, destinando un tornello solo per loro.

E poi questa nuova gestione di steward formato sceriffi deve finire. Chiedetevi come mai con la gestione dello scorso anno non ci sono mai stati di questi problemi, e invece quest’anno su tre partite in casa per tre volte ci sono stati caos e disagi all’entrata.

Tutto questo siamo andati a dirlo a Battini a fine partita, trovando anche difficoltà a parlare col presidente.

Questa situazione sta stancando, sta esasperando gli animi e deve essere risolta subito. Anche il problema dell’acqua in curva nord, seppur minore rispetto ai disagi dell’entrata, deve trovare una soluzione una volta per tutte.

Disagi di questo genere allontanano la gente dallo stadio, il presidente e tutti gli organi preposti devono capirlo,  smettendo di fare da scarica barile dandosi la colpa l’un l’altro: NON CI IMPORTA DI CHI È LA COLPA, L’IMPORTANTE È RISOLVERE QUESTA SITUAZIONE VERGOGNOSA.”

 

Dopo il nostro intervento tutti si sono riempiti la bocca di belle parole, facendo riunioni straordinarie, dichiarando espressamente che lo Stadio non era a norma, sono stati lanciati ultimatum per risolvere questa situazione, c’è stato addirittura il rischio di giocare in campo neutro se le cose non cambiavano. Tutto questo SOLO dopo il nostro intervento perché appunto: lo Stadio non era a norma e la situazione rischiava di degenerare.

Ebbene, dopo riunioni e belle parole, tutti si sono riseduti nelle loro comode poltrone e chi ha avuto la forza e la voglia di metterci la faccia e far emergere questa situazione, cioè noi, è stato ancora una volta beffato e punito con diffide e denunce. 

Sono ormai arrivate a dieci le diffide, con relativa denuncia, che hanno colpito esponenti dei gruppi della Nord. 

Dopo il DANNO la BEFFA!!

Non è facile per noi, già colpiti negli anni dalle diffide più grottesche, accettare in silenzio questo ennesimo sgambetto alla tifoseria organizzata della Nord. Sembra proprio che ogni minimo episodio sia occasione per colpire nuovamente il cuore della tifoseria.

Tantissime furono le lettere e le dichiarazioni di solidarietà espresse dalla gente dopo gli episodi di Pisa-Pontedera, tantissimi ci ringraziarono per aver evitato il peggio all’entrata: chiediamo ora a queste persone di farsi sentire, di unirsi al coro che dice NO a questo scempio.


I GRUPPI ORGANIZZATI DELLA CURVA NORD “MAURIZIO ALBERTI”

18 novembre 2013

Comunicato Curva Sud Chiavari


In occasione della partita di domenica 24 novembre con il San Marino la tifoseria biancoceleste, seppur a malincuore, della curva Sud (i gruppi organizzati CHIAVARI 1914, GRUPPO STORICO ASSO DI PICCHE) hanno deciso di disertare la curva per i primi quarantacinque minuti e di entrare successivamente senza esporre i propri vessilli e senza utilizzare bandiere ed altro materiale scenografico per protestare contro quanto di increscioso avvenuto, sabato scorso, nella trasferta di campionato di Reggio Emilia.

Com’è noto, per poter assistere alle partite in trasferta, bisogna possedere la famigerata TESSERA DEL TIFOSO oppure, tramite l’autorizzazione del Questore di turno utilizzare la formula dell’1 più 1 (i possessori della tessera si fanno garanti per coloro che non ne sono in possesso come avvenuto ad esempio a Carrara in questo campionato).
Ebbene, sabato scorso, la società REGGIANA CALCIO , nonostante gli accordi fra le rispettive questure, ha vietato questa formula in maniera inspiegabile, comunicandolo solo due giorni prima, impedendo così ad un numeroso ed appassionato gruppo di tifosi di seguire la propria squadra considerando che la maggior parte si era già organizzata con ferie, permessi ma soprattutto creando problemi a chi aveva predisposto il pullman (ASSO DI PICCHE).

BASTA CON QUESTE PORCHERIE!!! SI’ ALLE TRASFERTE LIBERE!!!

Non sarà facile, in un momento storicamente importante per la nostra squadra e per la nostra città, rimanere fuori domenica quando a pochi passi da noi, i nostri straordinari ragazzi giocheranno l’ennesima battaglia di questo fino ad oggi fantastico campionato. La nostra amata ENTELLA ci fa vivere un sogno da cui nessuno si vuole svegliare, ma anche noi abbiamo un sogno : quello di tornare a tifare come un tempo, quando non servivano autorizzazioni per poter portare i nostri striscioni al campo utilizzando fumogeni, megafoni e tamburi (non sono questi i veri problemi del calcio), quando per assistere alla partita in tribuna non si doveva procurare il biglietto con largo anticipo o subire perquisizioni.
La curva vuota domenica non dovrà essere vista come un capriccio di chi rifiuta la tessera, ma un messaggio di chi è stanco di vivere il calcio in questo modo dove tutto è limitato, compresa la sana passione per uno sport e per una squadra. Concludendo, con il nostro piccolo gesto vorremmo attirare l’attenzione di tutti (compreso il semplice tifoso) sul fatto che questo sistema calcio E’ DECISAMENTE FALLITO.

NO A QUESTO CALCIO!!! SI ALLA VERA PASSIONE DEL TIFOSO!!!

CURVA SUD (I gruppi organizzati CHIAVARI 1914 – GRUPPO STORICO ASSO DI PICCHE)

[Fonte: Chiavari 1914]

Comunicato Curva Sud Fasano


Durante la gara  di campionato Pezze – Fasano giocata lo scorso 27 ottobre, complice un arbitraggio a dir poco scandaloso, abbiamo assaporato la dura realtà del campionato di 1° categoria. Non solo, le vivaci e giustificate proteste da parte degli oltre 800 fasanesi hanno avuto strascichi negativi e in questi giorni abbiamo appreso dagli organi di stampa di un comunicato delle forze dell’ordine inerente a delle denunce per danneggiamento aggravato nei confronti di 6 nostri compagni di curva. Siamo all’assurdo!

In quella giornata il tifo organizzato fasanese ha mantenuto una calma da categoria superiore. In altri tempi, in altre categorie, sarebbe successo di tutto ma in quella domenica la maturità del tifo organizzato ha avuto la meglio.  Se poi ci sono stati dei danni all’interno degli spogliatoi  e lontano dal settore a noi destinato, non è certo colpa del tifo organizzato.

Come potevamo crear danni in un campo del nostro Comune?

Tutta quest’attenzione per cosa? Per aver mosso la rete?

Perché dobbiamo apprendere dagli organi di stampa delle denunce in corso senza che nessuno abbia  ricevuto notifiche?

Perché colpire il tifo organizzato con accuse assurde, infondate, quando siamo i primi a lavorare nella nostra città, in difesa dei più deboli e degli emarginati, delle associazioni di volontariato locali?

Perché perdere di vista i veri problemi della città e creare il criminale da sbattere in prima pagina reo di aver protestato in difesa della propria squadra del cuore?

Il loro unico problema sono gli Ultras?

Chiediamo delle risposte concrete e giuste da parte di chi ci accusa, da parte di chi prende per veritiero le accuse che ci rivolgono.

Chiediamo innanzitutto a noi stessi di supportare i ragazzi coinvolti, i gruppi organizzati in tutte le iniziative di informazione e di sostegno, contro questo ennesimo abuso nei confronti di chi crea aggregazione e difende il nome della propria città.

Chiediamo alla società dell’ US Città di Fasano, alla squadra, al mister di supportarci in questa nostra lotta per la verità.

Chiediamo alle varie associazioni che abbiamo supportato nel corso degli anni di lottare insieme a noi, perché ultras è anche solidarietà.

Pertanto i gruppi organizzati della Curva Sud comunicano che durante  la gara Fasano – Carbonara resteranno in silenzio per i primi 45 minuti per protestare contro la sempre più crescente repressione che sta colpendo il Movimento Ultras in Italia. I fatti di Salernitana – Nocerina e le denunce preventive a 6 nostri compagni di curva mettono in evidenza come l’Ultras oggi è indicato come unico responsabile della deriva del sistema calcio. Si cerca di punire la parte sana del tifo quella che da sempre si oppone alla mercificazione del gioco calcio, alla trasformazione di un calcio popolare in un calcio in cui il dio denaro lo fa da padrone.

MA NOI NON CI STIAMO, NON POSSIAMO SUBIRE E PER QUESTO LOTTEREMO PER LA VERITÀ, PER GLI ULTRAS E PER LA NOSTRA CITTÀ.

CURVA SUD FASANO

Comunicato Curva Nord "Maurizio Alberti" Pisa


Sul polverone nato attorno alla farsa di Salernitana-Nocerina, così come sui diversi accadimenti di cronaca giudiziaria, si possono avere le opinioni più varie. O meglio, si potrebbero avere le opinioni più varie se fosse lecito averne al di là del “pensiero unico” di totale e unanime e indiscriminata condanna che ha fatto finire i cento tifosi nocerini protagonisti dei Tg nazionali a discapito spesso di eventi di sicuro minore interesse quali la tragedia epocale nelle Filippine, omicidi/femminicidi vari, e le solite ruberie di politici arrestati tra ostriche e champagne. Sicuramente non può avere una opinione varia il mondo del calcio e tutta la stampa sportiva che su quello “magna” e il cui unico interesse alla fine è conservare uno status dove girino i soldi e le partite vengano disputate regolarmente senza danno alcuno per l’immagine del calcio come sport e spettacolo per grandi e piccini, televisioni e sponsor.

Il Sindaco di Nocera ha liquidato le dichiarazioni del Ct Prandelli come “di poco valore, perché chi vive e proviene dal sistema calcio non può che commentare certe notizie rifugiandosi nelle banalità e nei luoghi comuni”. Secondo noi non la può avere, una opinione varia, neppure la stampa “normale”, che sull’argomento ultras/tifo vegeta nella consueta ignoranza scandalizzandosi per un nonnulla chiedendo pene esemplari e arresti immediati, liquidando come stupidaggine qualsiasi istanza provenga dai tifosi, nel caso che questi per un momento si allontanino dal ruolo cucito per loro, cioè spettatori paganti e fine.

L’opinione pubblica, da ultimo, non è in grado di farsi un’idea autonoma nemmeno ascoltando un Questore affermare che “i delinquenti hanno ADDIRITTURA battuto le mani sulla fiancata del pullman” o che “sono in corso accurate indagini per identificare chi ha noleggiato l’aereo che ha sorvolato lo stadio”, aereo che trascinava uno striscione con una scritta assolutamente innocua e condivisibile, solito aereo che è stato visto come fenomeno di costume e non atto di terrorismo quando romanisti e laziali lo hanno utilizzato per prendersi in giro soltanto un paio di mesi fa.

Ma l’Italia è il paese dell’isteria, dei provvedimenti “emotivi”, dei grandi dibattiti e processi mediatici, e delle questioni sul nulla. Di questo “danno” irreparabile all’immagine della Lega Pro (brillante di luce propria, nei giorni “normali”, per continui fallimenti, penalizzazioni, e partite vendute) resta un fatto grave su cui ovviamente non è intervenuto nessuno se non di parte. Il fatto è l’oggetto originario del contendere: la trasferta è stata vietata anche ai possessori della Tessera del Tifoso. E’ su questo che si dovrebbe ragionare. La Tessera non è piovuta in una situazione primitiva e incontrollabile per mettere a regime il caos primordiale di morti e feriti. Al momento della sua introduzione c’erano già i tornelli e i biglietti nominali, c’era il presentarsi alle porte dello stadio togliendosi berretto e occhiali per farsi riprendere, c’erano i divieti per tamburi, striscioni di gruppi e annessi e connessi, c’era già l’Osservatorio che il giovedì si riuniva e decideva chi poteva andare in trasfera. La Tessera è stata introdotta come mossa ultima e definitiva. Lasciamo stare il fatto che sia nata come sistema di schedatura “civile” e come lista dati, lasciamo stare che sia stata collegata alle banche, e che abbia inizialmente creato un discrimine tra buoni e cattivi, dove il cattivo magari è un “daspato” di cinque anni prima per introduzione di carta igienica. Doveva servire come estremo lasciapassare per seguire la propria squadra ovunque da fidelizzato e così NON E’: Livorno-Pisa, Fiorentina-Pisa, Verona-Pisa, se lo Stato decide “trasferta vietata”, si rimane a casa. Zitti e mosca.

Questo, oltre a smascherare bene il totale (e incostituzionale) controllo statale sugli spostamenti e le mosse di un singolo cittadino, rende un po’ meno difendibile chi la Tessera l’ha a sua volta difesa e le tifoserie, o i singoli gruppi, che hanno accettato supinamente di sottoscriverla. Perché l’argomento “per stare comunque vicino alla squadra” cade immediatamente proprio su questo aspetto: Tessera o non Tessera, stai vicino alla squadra se allo Stato gli va bene, al di là dei tuoi meriti o demeriti e dei comportamenti. Il Pisa sarà seguito in un eventuale e auspicabile spareggio per l’Europa in casa della Fiorentina (…) se andrà bene al Questore di turno. Altrimenti..seggiolini vuoti e tanto tifo alla Tv.

Era meglio che tutti i tifosi abbracciassero in partenza la protesta contro questo andazzo, e non la liquidassero solo come la solita “menata” degli ultras che “vogliono sempre fare come gli pare e pensano più ai gruppi che alla squadra”, precipitandosi a iscriversi alle liste dei “buoni” senza se e senza ma. Salvo poi applaudire a scena aperta la coreografia play-off dei “ghettizzati” o invocarne il tifo, che altrimenti non canta nessuno.

I GRUPPI ORGANIZZATI DELLA CURVA NORD “MAURIZIO ALBERTI”

15 novembre 2013

Comunicato Ufficiale Fondazione Taras


Il 7 ottobre scorso, a Roma, durante l’evento organizzato da “Supporters in Campo” e Lega Pro sul tema della governance del calcio, i tifosi, i club, le istituzioni calcistiche e quelle preposte alla gestione dell’ordine pubblico hanno assunto l’impegno di un confronto chiaro e costante anche sui temi della sicurezza nelle manifestazioni sportive.

A Taranto, nei giorni scorsi, è stata registrata una prima prova di questo dialogo. A seguito del provvedimento che impediva ai tifosi tarantini di seguire la squadra nella trasferta di Matera del 17 novembre, il presidente del Taranto FC 1927, Fabrizio Nardoni, con una lettera inviata alle istituzioni sportive, agli organi di Polizia e alle autorità competenti, ha contestato l’ingiustizia di una decisione che recava in sé un pregiudizio sulla condotta dei tifosi tarantini. Dopo quella comunicazione, il Prefetto e il Questore di Matera si sono resi disponibili a rivedere il provvedimento iniziale, intavolando un confronto con i vertici societari del Taranto e del Matera. Sebbene, nei fatti, il divieto non sia stato rimosso, un dato incoraggiante sembra emergere: il dialogo con le istituzioni si è aperto.

La Fondazione Taras, il supporters’ trust di tifosi tarantini che ha rifondato il club di calcio locale nell’estate del 2012, vuole ringraziare pubblicamente il presidente Nardoni per aver interpretato i principi che sono alla base dell’impegno della Fondazione e dell’intero movimento dei supporters’ trusts; registrando la disponibilità venuta dalle istituzioni, la Fondazione Taras resta convinta che il dialogo debba realizzarsi a un livello più ampio, attraverso il coinvolgimento di tutte quelle realtà associative che hanno avviato processi di responsabilizzazione del tifo e dato una forma nuova alla loro passione. La complessità di questo movimento, oggi, trova una sintesi in “Supporters in Campo”, la rete dei supporters nata in Italia per promuovere la partecipazione dei tifosi alle decisioni dei club e delle istituzioni sportive: solo il coinvolgimento di questo interlocutore renderà democratico il confronto e potrà aprire una stagione nuova del calcio italiano.

[Fonte: Fondazione Taras]

13 novembre 2013

Comunicato Wild Group Salernitana


Nella giornata di ieri, se mai ce ne fosse stato bisogno, si è manifestata ancora una volta l’inutilità della tessera del tifoso; noi Wild Group abbiamo da sempre combattuto contro l’istituzione di questa forma oppressiva e limitatoria della libertà personale di noi ultras e non solo, ed è per questo motivo che gli ultras nocerini hanno la nostra solidarietà per quanto accaduto domenica, in quanto, nonostante avessero titolo a tutti gli effetti, essendo possessori di tessera, ad essere presenti a Salerno, sono stati di fatto costretti a restare a casa per decisioni a dir poco discutibili.

In uno stadio che ha parametri di serie A come il nostro, al quale è stato dato libero accesso a tifoserie (e non ce ne vogliano i nocerini) più importanti come numero e blasone tipo Napoletani, Veronesi e via discorrendo, non si capisce il motivo per cui questo diritto (perché di diritto stiamo parlando) sia stato negato solo a loro e che molto probabilmente si concretizzerà con altre misure repressive nei loro confronti, rei soltanto di voler seguire la loro squadra in trasferta.

Il nostro sdegno verso questa situazione che si è creata in Italia, è stato ancora una volta ribadito ieri, con circa mille ultras salernitani fuori dallo stadio che per ovvi motivi sono rimasti a presidio degli spazi antistanti gli ingressi di curva e tribuna, con cori e slogan contro la tessera e di chi l’ha voluta.

In conclusione, nonostante una gran parte di tifoserie hanno deciso di tesserarsi e non continuare il percorso intrapreso all’inizio, possiamo solo ribadire che noi continueremo nella nostra lotta contro questo sistema che non ci appartiene, avvalorato una volta di più dall’ennesima farsa vissuta ieri.
Sì alla libertà di movimento, no alla repressione!

Comunicato dei Wild Group Salernitana

[Fonte: Granatissimi.com]

8 novembre 2013

Comunicato Ottantanove Mai Domi CHIETI E Muretto Laterale



Buon 25° Compleanno Orgoglio Spezzino

Era una serata uggiosa dell’autunno 1988, l’11 novembre più esattamente,  quando un manipolo di giovani e meno giovani frequentatori della Curva Piscina  decide di riunirsi al Circolo ARCI Molinello per dare vita ad un sodalizio di  tifosi dello Spezia Calcio 1906. Fino a quel momento avevano seguito le aquile  dietro gli striscioni “Ultras Spezia sez Prati / Melara” ed “Eagles Front  Limone”, caratterizzanti due gruppi dei quartieri del levante spezzino (Prati, Termo, Melara, Limone, Pianazze), parte integrante degli Ultras dello Spezia.  Ricordiamo ancora con emozione quando quella trentina di persone dovette  scegliere il nuovo nome da dare al club, fù scelto “ORGOGLIO SPEZZINO” per  evidenziare che veniva costituito un gruppo che tifava lo spezia e la spezia,  tutti i giorni della settimana, non solo la domenica, sia in casa che in  trasferta, con la fierezza di rappresentare la propria città in giro per  l’italia, parlare il dialetto spezzino, difendere le tradizioni e la cultura  locale, esaltando le rivalità con i le vicine squadre toscane senza mai  trascendere nel razzismo.  La prima trasferta venne organizzata con due pullmann a Venezia e rimane per  noi epica dal momento che unimmo goliardate carnascialesche al folle amore per  la maglia bianca, travisati i volti di bianco nero, copricapi delle fogge più’  strane e lo slogan “noi siamo bianconeri ma ne facciamo di tutti i colori..”  Sin da subito il gruppo si caratterizzò per un impegno sociale e solidaristico  realizzando iniziative in beneficenza; come dimenticare l’iniziativa in favore  del centro vita del Dott. Tonelli nel Palazzetto dei Prati di Vezzano quando  per la prima volta giunsero a proprie spese da tutta italia gli ex giocatori  che avevano onorato la maglia bianca, riempiendo gli oltre 1000 posti  disponibili. Ci piace ricordare quei giocatori con i quali a distanza di anni è  rimasto un legame affettivo continuativo: Mister Sergio Carpanesi, Andrea  Telesio, Andrea Stabile, Maurizio Rollandi, Mirco Brilli, Sergio Borgo, Luciano Spalletti, Bepi Pillon, Sergio Ferretti, Marco Tarasconi, Andrea Mariano, Oscar  Ettore Tacchi, Renato Dainese, Marco Marocchi oltre a numerosi altri. Sono loro  che hanno dato vita a quella squadra “SPEZIA ALL STARS” che in questi 25 anni  ha moltiplicato le iniziative solidaristiche, a cui si sono uniti Beppe  Vecchio, Alessandro Andreini, Igor Zaniolo, Massimiliano Guidetti, Corrado Colombo, Fabio Tricarico, Mister Antonio Soda, Max Varricchio, Cristian Pepe e  numerosi altri giocatori che hanno onorato la maglia bianca dentro e fuori dal campo.  Ricordiamo inoltre le bandiere bianche: Osvaldo Motto, Vittorio Memo, Nedo  Sonetti, Massimo Barbuti, Giulietti, Bonanni, Rossinelli, Castellazzi agli  ordini del mitico segretario Federico Finetti, con il quale il club si fregia  di una ottima collaborazione in occasione del recente “battesimo bianco” del  campo sportivo “Bruno Ferdeghini”.  Da molti anni è attiva anche una squadra di calcio amatoriale che ha riportato molti trionfi nel campionato uisp sia a 11 che a 7 e che anche quest’anno si  sta comportando molto bene nel campionato di Serie A appena iniziato ed appena  conquistato agli ordini del mister Diego Di Canosa e del nostro capitano  Riccardo Calcagnini. Da sempre l’Orgoglio Spezzini si è battuto contro le  logiche repressive e il business del calcio moderno, prestando solidarietà  attiva nei confronti dei diffidati, impegnandosi contro la tessera del tifoso e  organizzando i “tifosi spezzini e solidali” che nei giorni immediatamente  successivi a quel tragico 25 ottobre, data dell’alluvione che colpi gran parte della nostra Provincia, partirono alla volta dei paesi colpiti agendo la  solidarietà.  In questi 25 anni si sono succeduti molti presidenti alla guida del nostro  club, ma vogliamo ricordare soprattutto l’epica figura di Carlo Rossi  presidente storico recentemente scomparso, che sapeva guidare tutti noi giovani  e tifosi scatenati, facendoci sentire tutti uguali, non importava se chi era  ricco o chi “in bolletta” chi di destra e chi di sinistra, aveva saputo  costruire un gruppo che ancora oggi con qualche capello in meno e qualche kilo  in più continua a seguire lo spezia pazzamente innamorato.  Sono stati anni di gioie calcistiche e personali, siamo cresciuti nella società e nella vita…. spesso siamo caduti nei modi piu’ svariati ma grazie  all’amicizia maturata nelle riunioni abbiamo saputo rialzarci insieme…  Lutti devastanti hanno straziato la nostra vita…. ci hanno portato via  ragazzi meravigliosi nei fiori degli anni. E’ a loro che abbiamo sempre  dedicato la nostra presenza allo stadio, in casa ed in trasferta portandoli  sempre nei nostri cuori ed in ogni momento. Ricordiamo i loro nomi: Stefano G.,  Emilio F., Mattia S., Mirco M., Ilaria F., Francesco G., Sandro S.  perché è a  loro che dedichiamo le feste, le celebrazioni dei 25 anni di attività del  gruppo.

 

Ricordiamo le due iniziative:

Sabato 9 novembre alle ore 20 cena di compleanno presso l’area verde di Melara  (via dei pini) a cui parteciperanno giocatori dello spezia calcio di ieri e di  oggi nonché a cui invitiamo tutti i sodalizi della curva e tutti gli spezia  club. Per prenotazioni chiamare 334.1122500 (Liviana) 339. 5915654 (Alberto)

Venerdì 29 Novembre ore 21: Buon Compleanno ORGOGLIO SPEZZINO! Concerto degli Statuto (The original SKA from Torino!) al Centro Giovanile Dialma Ruggiero

ORGOGLIO SPEZZINO 1988……….Piu’ che un club, uno stile di vita!

7 novembre 2013

North Side Chievo - 19 Anni


06-11-94 / 06-11-13

19 anni su e giù per l’Italia al seguito della nostra maglia. Mille battaglie combattute dietro quello striscione. Mille emozioni vissute insieme su quei gradoni grigi in settori ospiti ostili,su bus alcoolici ed autogrill generosi. Storie di viaggi epici e domeniche di gloria. 19 anni di passione ed amore che sono entrati di diritto nella storia del Chievo. Una fede che non avrà mai fine finché la nostra maglia calcherà un campo da calcio. Il pensiero e i ringraziamenti vanno a chi in questi anni ha militato e vissuto il Gruppo, a chi è passato, a chi ha portato e porterà i nostri simboli con orgoglio. Il North Side siete tutti voi che ne avete inevitabilmente scritto la storia e sono tutti coloro che ancora tramanderanno di generazione in generazione l’orgoglio clivense e la fede che da sempre sono alla base del nostro essere.

AUGURI NORTH SIDE LUNGA VITA A NOI…

Comunicato Curva Nord “Franco Mancini” Foggia


L’abbiamo vista la faccia di rappresentanza dell’ex-addetto stampa di Casillo e la sofferenza autentica di Chiara Carpano. In sala stampa, commentare la chiusura della nostra curva per “discriminazione territoriale”. “La società non è contenta”, hanno detto. Un rimprovero che sa di scuola. Come se dovessimo sentirci in colpa per aver tradito chi si è speso tanto per noi, in sostanza. E nuovamente rovinato la festa alla brava gente. Ma non siamo scolaretti. Noi siamo Ultras del Foggia. Da prima degli addetti stampa, dei responsabili dei rapporti con la tifoseria, dei presidenti e dei giocatori. Da prima che quella curva fosse intitolata a Franco Mancini, nome che onoriamo e onoreremo. Ma eravamo gli Ultras della Nord anche quando la curva non era intitolata a nessuno. E la signora Carpano, che pure comprendiamo, non deve confondere gli ambiti: se non ritiene gli Ultras degni della memoria di Franco, il problema non è il nostro.

Siamo stufi di fare la parte dei guastafeste. Siamo ancora lucidi. Non abbiamo bisogno di badanti. Né di moralizzatori, di educatori o di tutori. Siamo responsabili delle nostre azioni. I cori conto i rivali storici fanno parte del gioco. Da che calcio è calcio. E non saranno certo le regole dettate da quattro burocrati questurini psicopatici a modificare il nostro modo di stare in curva e al campo. Che era il modo dei nostri padri. Dei nostri nonni. Chi non salta è un Barese!

Non chiediamo di essere compresi. Chiediamo il rispetto dei ruoli. Non intendiamo insegnare nulla. Ma nessuno provi ad insegnarci come si sta sui gradoni. Se il Foggia calcio non ritiene di battersi contro leggi assurde e decisioni inique, non saremo certo noi a suggerirglielo. Ma così come ha taciuto in passato, seguiti a tacere. Perché noi non abbiamo intenzione di subire sermoni da nessuno.

Che il nostro amore per questa maglia e questa città sono fuori discussione.

Curva Nord “Franco Mancini” – Foggia – 6/11/2013

6 novembre 2013

Comunicato Nucleo Compatto Bitonto


Comunicato 001 del 05/11/2013

Dopo vari confronti e discussioni tra alcuni ultras neroverdi è arrivato il momento della nascita di un nuovo gruppo ultras a Bitonto: “Nucleo Compatto Bitonto 2013”.

NCB13 nasce dall’uguaglianza di mentalità e di pensiero di alcuni ex-Nazgul (ecco il significato della parola ”nucleo”) che hanno militato nel gruppo “Quei Vecchi Ultras…del 1921” fino al 30 ottobre 2013. Questa scelta è stata difficile ma indispensabile e di certo la voglia di cooperare tra di noi di certo non mancherà sia per il bene della città che per i colori che portiamo sempre con noi. Gli NCB13 non hanno nessuna ideologia politica e non sostengono nessuna forma di razzismo. Hanno cuore, mentalità, coerenza, lealtà e rispetto per tutti. Come simbolo del gruppo è stato scelto un cerchio bianco con una fascia nera ed una verde e al centro la faccia di un leone con le fauci aperte. La nostra “forza” sarà la compattezza e l’unione che ci permetterà di raggiungere ottimi risultati, con la speranza, un giorno, di ritrovarci a calcare palcoscenici che ci appartengono.

Nucleo Compatto Bitonto 2013

5 novembre 2013

Cominicato Gruppo Armata 98 Igea Virtus

Le due sconfitte consecutive dell’Igea Virtus hanno lasciato qualche stralcio di polemica nell’ambiente. Ed è così che il nostro Carmelo Amato ci manda il comunicato del gruppo organizzato del tifo giallorosso Armata 98. Ecco di seguito il comunicato integrale:

“Dopo avere sentito in questi due giorni tante inesattezze sul nostro gruppo organizzato, abbiamo deciso di fare alcune precisazioni. Ci si accusa di avere rivolto ingiurie a qualche nostro giocatore. Niente di più falso. Se qualche insulto è stato rivolto a qualcuno non è venuto dalla tifoseria organizzata, ma da voci fuori dal coro che con noi nulla hanno a che vedere. Conosciamo l’impegno dei nostri ragazzi e sappiamo che, anche se i risultati non sono quelli che ci aspettavamo, loro ci mettono il cuore per tutti i 90 minuti. Se qualche contestazione c’è stata, dettata dalla delusione del momento, è stata rivolta soltanto al nostro allenatore e soltanto per gli ultimi deludenti risultati casalinghi. Siamo comunque certi che la squadra molto presto si risolleverà e tornerà a darci le gioie che tutti noi vogliamo provare”.

ARMATA98

Comunicato Ingrifati Perugia


Le battaglie si possono perdere, l’importante è averle combattute. Suona forse un po’ banale ma in questo momento calza a pennello. Sono tre anni che giriamo l’Italia dicendo “no alla tessera del tifoso”, dentro e fuori gli stadi, senza saltare una trasferta, affrontando le normative sempre più repressive e le vittorie sul piano legale di chi sta tessera l’ha sempre combattuta.

Ora siamo arrivati ad una svolta, dovuta a due fattori,da un lato la Lega Pro ha adottato un sistema chiamato “Supporter card” che è molto più simile alla Away-card (possibile solo in serie A e B ) che al progetto originario della tessera, dall’altro c’è stata una stretta repressiva importante, dovuta ad una sentenza del Consiglio di Stato di poche settimane fa, che ha reso legittimi i DASPO per chi si presenta in trasferta senza tessera, che si abbia o no il biglietto per lo stadio. A questo punto siamo stati costretti a guardarci in faccia e a cercare di capire se e quanto fosse possibile per noi andare avanti come abbiamo fatto finora. Ogni realtà, a seconda delle proprie possibilità, numeriche e di forza, è stata costretta a prendere la propria strada. C’è chi non parte più, c’è chi parte lo stesso senza Supporter-Away card, c’è chi, per portare avanti il proprio modo di essere, ha deciso di sottoscriverla. Noi nostro malgrado abbiamo dovuto prendere questa ultima scelta, per non sparire, per non chiudere, perchè sentiamo di poter dare ancora tanto, nonostante tutto a modo nostro! E soprattutto perchè sentiamo di essere rimasti quasi da soli a Perugia a portare avanti un certo modo di vivere lo stadio e la curva, senza compromessi, senza interessi, senza smanie di protagonismo o di potere, ma mettendo il bene del Grifo e del gruppo sempre davanti a tutto, con la chiarezza e la trasparenza che ci ha sempre contraddistinto, con la voglia di continuare a essere ultras, pagando le nostre conseguenze, ma con la nostra faccia, a testa alta. Davanti a questa considerazione non ce la siamo sentita di lasciarla la nostra curva, perchè speriamo che da questa scelta possa crescere una generazione che riporti la curva nord in alto, non a livello di numeri, ma a livello ultras. Ci troviamo costretti a dover dire che si, questa battaglia l’abbiamo persa, ma siccome la guerra contro chi vorrebbe vederci morti vogliamo continuare a combatterla, abbiamo scelto di continuare a esserci. Non ci vergogniamo di nulla, non rinneghiamo una sola parola, un solo coro, una sola azione, spesa contro questo strumento, che continuiamo a credere sia una delle forme repressive più avanzate di questo paese. Ma siamo “tignosi”, arrenderci non è nelle nostre corde, e allora andiamo avanti, a testa alta perchè NOI possiamo permetterci di farlo, perchè il nostro gruppo, la nostra squadra, il nostro modo di essere ultras non lo abbiamo mai tradito e non lo abbiamo mai venduto, non cominceremo di certo adesso. Il prezzo da pagare è alto, ma è il prezzo per continuare a resistere, e allora siamo disposti a pagarlo, con nel cuore l’amarezza per non essere riusciti ad andare più avanti di così, ma con la soddisfazione di avere avuto la lucidità di capirlo. Rimane il massimo rispetto, e forse una punta d’invidia per le condizioni che glielo permettono, per tutti coloro che riescono ancora a lottare, in ogni modo, contro questo strumento. E rimane tutto quello che siamo stati finora, questa scelta non cambia il nostro modo di vivere lo stadio e il gruppo, che è sempre quello, da quasi 25 anni. Con tutto l’odio possibile, ci vediamo in giro. 

OSTINATAMENTE INGRIFATI, OSTINATAMENTE ULTRAS.

Comunicato Cherokee Isernia


Non siamo mai stati abituati a spendere troppe parole, né tanto meno a preferire le scrivanie alle gradinate. Di noi e della nostra storia quasi ventennale hanno parlato sempre e soprattutto i fatti. Dopo mesi di caos, incertezze, prese in giro, tra sfilate di delinquenti e di improbabili figuranti, dopo l’estrema umiliazione di non scendere nemmeno in campo, l’Isernia FC 1928 è tornata materialmente e soprattutto moralmente alla città di cui porta il nome! Non siamo ad un lieto fine, s’intenda, ecco perché continueremo a tenere sotto controllo la situazione societaria, non ancora del tutto definita, non escludendo nuove forme di proteste radicali. La determinazione degli isernini, unita all’impegno speso dalla nuova amministrazione comunale, ha portato all’allontanamento dei personaggi che non hanno nulla a che fare con lo sport. Ma questo è solo un punto di inizio.

Adesso gli alibi per chi da Isernia ha ricevuto, riceve e riceverà, sono finiti. È il momento in cui l’imprenditoria locale DEVE dare segni tangibili di interesse e amore senza più nascondersi dietro il paravento dell’incertezza, della simpatia-antipatia verso il presidente di turno. Dal singolo politico locale al più facoltoso imprenditore ci aspettiamo sostegno e supporto incondizionato. E affinché avvenga ciò vigileremo, segnaleremo, RICORDEREMO. Alla gente, al semplice tifoso, a chi ha amato almeno per un istante questa maglia chiediamo altro. Presenza, interesse, supporto. Il sentirsi parte, almeno nel calcio, di una comunità, come in un passato neanche troppo lontano, abbiamo dimostrato di saper fare. Soltanto così sarà possibile mettere al riparo la nostra storia da situazioni che MAI PIÙ si dovranno affrontare.

Tornare a parlare ad Isernia, di calcio, di una passione che ha accomunato generazioni intere, che ha creato e gioie indimenticabili. I tempi andati si chiamano appunto così, rimpiangerli è utile solo a chi ama compatirsi. La stanchezza, la passeggiata domenicale forzata, la poltrona davanti al comodo calcio in tv dei soldi, sono gli alibi di chi sta spegnendo i sentimenti. Per questo prendete i vostri figli, chiamate un amico, portate la vostra compagna…comprate anche un singolo biglietto perché essere presenti vorrà dire fare DAVVERO qualcosa per l’Isernia e la sua storia che è storia di tutti!
Ritorniamo a dare un’anima al nostro settore per tutti i novanta minuti.
Adesso siamo davvero noi l’Isernia, ma solo uniti vinceremo!
CHEROKEE ISERNIA 1994
PRESENTI PER CHI NON PUO’
ESSERLO

Fonte: Cherokee Isernia

Coreografia Juventus - Real Madrid

 

28 ottobre 2013

Inter e Milan, comunicato congiunto: La pace delle curve

‘La Gazzetta dello Sport’, in un articolo a firma di Giorgio Specchia, parla di un comunicato congiunto di Milan e Inter per promettere di far cambiare la legge per gli accessi allo stadio, chiedendo ai propri tifosi di non ripetere i cori anti napoletani che potrebbero portare alla chiusura dei settori.
La risposta è una tregua ultrà: “Le proteste continueranno, ma quello sfottò non verrà ripetuto”.

Riportiamo i passaggi più importanti di questo articolo.

”… La vostra forma di protesta contro una norma che appare per molti versi discutibile genera due effetti, entrambi indesiderabili. Un primo effetto è la limitazione ad accedere a San Siro. Un secondo effetto, molto più grave, è sentirsi accusare d’esser razzisti e di fare discriminazioni: eppure, il Milan/l’Inter è certo/a che nessuno di voi ha nel cuore sentimenti tanto incivili. La società farà quanto in suo potere per far modificare le norme che riguardano l’accesso agli stadi, ma ha bisogno del vostro aiuto. Ha bisogno cioè che ogni vostra eventuale, ulteriore protesta si manifesti altrimenti, con modi consentiti dalle norme vigenti e comunque tali da non far del male alla società e a voi stessi. Il Milan/L’Inter confida nella vostra collaborazione».

Una mano ai tifosi Il comunicato congiunto, una rarità nella storia ultracentenaria delle società milanesi, dà forza al messaggio che i vertici di Milan e Inter hanno indirizzato sia ai tifosi sia agli organi che governano il calcio”.

Ci si attende una risposta positiva da parte delle tifoserie organizzate di Inter e Milan.

“È quindi lecito attendersi una risposta intelligente sia dalla Nord interista stasera con il Verona, sia dalla Sud milanista nella trasferta di Parma di domani sia, soprattutto, in Milan-Lazio di mercoledì prossimo. La protesta, in qualche modo, continuerà e si farà sentire. Ma «quel coro» sarà quasi certamente cancellato dal repertorio. Il pericolo, semmai, è che qualche decina di imbecilli (o provocatori) si sottragga coscientemente all’invito delle società di Milano, ma in questo caso la norma riveduta e corretta (ora i cori devono essere ben percepiti) cancellerebbe eventuali sanzioni per Milan e Inter”.

Nel comunicato si parla anche di razzismo.

“Sentirsi accusare d’esser razzisti», in effetti, è uno dei punti che non può non scuotere le coscienze dei ragazzi delle curve di Milano che, da anni, hanno intrapreso un percorso di depoliticizzazione. Non a caso, qualche giorno fa, hanno rispedito al mittente una eventuale «nomination» all’Ambrogino d’Oro da parte di un consigliere della Lega Nord con una risposta secca: «Sono solo a caccia di voti». A proposito, resta clamorosa la presa di posizione alle ultime comunali con una dichiarazione di voto espressa con tanto di striscioni contro Maroni, l’inventore della tessera del tifoso. La norma sulla discriminazione territoriale, oltre ad aver compattato gli ultras di tutta Italia nella protesta (con gli ormai famosi cori contro se stessi dei napoletani) ha inoltre fatto tornare d’attualità l’annoso tema dei rapporti tra società e ultras”

Ci sarà una tregua tra ultras e società di calcio.

“ tregua degli ultras cancellerebbe definitivamente la tesi di chi vorrebbe vedere, dietro questo muro contro muro tra tifosi e istituzioni calcistiche, una sorta di minaccia alle società per avere in cambio soldi e biglietti. Milan e Inter ieri ci hanno messo la faccia, hanno annunciato che «faranno quanto in loro potere per far modificare le norme che riguardano gli accessi agli stadi». Un invito che non può lasciare indifferente chi fa del calcio una propria ragione di vita. Cioè gli ultras.”

15 ottobre 2013

Comunicato La CREW Vicenza

 

A seguito degli ultimi gravissimi e inquietanti episodi di “discriminazione territoriale”, che si stanno diffondendo a macchia d’olio tra le varie curve italiane, la CREW non può osservare indifferente questo oscuro capitolo del calcio italiano e vuole prendere una ferma e dura posizione. Questi “criminali” travestiti da Ultras con i loro atteggiamenti e le loro discriminazioni stanno danneggiando irreparabilmente quel fiabesco mondo dorato chiamato Calcio, con ripercussioni gravissime anche per il nostro Bel Paese ed il suo tessuto socio-economico. Il governo intervenga immediatamente con leggi ad hoc e mobilitando le autorità preposte ad il controllo e la vigilanza della sicurezza nazionale. Noi per primi ci faremo paladini di questa lotta e vigileremo, con l’aiuto immancabile e concreto delle forze dell’ordine, perché mai più cori vili e ingiuriosi nei nostri confronti vengano uditi a Vicenza. Non accetteremo più frasi come: “polentoni o magnagati”, una vera e propria discriminazione eno-gastronomica che va severamente fermata e punita con la chiusura immediata dei bar sottostanti le curve incriminate. Allo stesso modo invitiamo l’intera tifoseria vicentina a dare il buon esempio ed evitare da ora ad innanzi frasi ingiuriose verso l’arbitro (discriminazione extra-coniugale), verso i giocatori avversari muniti di scarsa intelligenza (discriminazione intellettuale) e qualsiasi frase contenente popò, pupù, cacca o peggio ancora m…a (discriminazione igienico-sanitaria) che porterebbe alla chiusura immediata dei bagni sottostanti alla nostra curva, con gravissime conseguenze da tutti voi immaginabili. Cari signori diciamo basta a questo scempio, che non sono le stupidaggini che abbiamo appena scritto, ma l’ipocrisia di questo calcio e delle nostre istituzioni vero male della nostra società. Siamo stanchi di essere vittime di machiavelliche decisioni ed oggetto continuo dell’attenzione mediatica con il solo scopo di distogliere quel meraviglioso gioco che era il calcio dalle sue vere problematiche ed il nostro Bel Paese dal suo sfascio oramai avviato. La battaglia intrapresa da molte tifoserie è sacrosanta e come sempre e con coerenza ci vedrà protagonisti, ma non ci farà dimenticare come a condurla vorrebbero essere dei comandanti che hanno sventolato bandiera bianca anni orsono.

La CREW  Vicenza

Comunicato Indians Cani Sciolti Carrara

 

Noi Ics Carrara abbiamo deciso che domenica 20 non aderiremo allo sciopero esposto dai capigruppi delle tifoserie di Serie A. Noi tifoseria di serie C non ci sentiamo rappresentati da certi personaggi che hanno girato le spalle al mondo ultras, non vogliamo essere al loro fianco in queste iniziative.

Noi continuiamo per la nostra strada, in tanti sensi, combattendo decreti, tessere, ecc.
Noi rimaniamo coi nostri ideali alla vecchiamaniera, noi andiamo avanti con la nostra mentalità.

Ics Carrara

Comunicato Marsala Lilibetani 397 A.C.

ADESSO BASTA!IL GRUPPO L. 397 a.C E’ STANCO DI ESSERE ETICHETTATO DA VOI TUTTI, TIFOSI E NON.

FARESTE BENE A CONOSCERE I FATTI PRIMA DI PUNTARCI IL DITO CONTRO..
È MOLTO FACILE TIRARE LE SOMME, FERMANDOSI SOLTANDO ALLE APPARENZE, DECRETANDO CHI E’LA VITTIMA E CHI IL CARNEFICE.
È GIUSTO SENTIRE LE DUE CAMPANE, E’ GIUSTO CONOSCERE I FATTI A 360° PER POI, EVENTULAMENTE, GIUDICARE!
NOI SIAMO STATI ZITTI E CI SIAM SORBITI LE VOSTRE CRITICHE SENZA CRITERIO.
AVETE STABILITO CHE , NOI TUTTI, SIAMO DEI DELINQUENTI SENZA DISTINZIONE ALCUNA. SIAMO DEI SENZA CUORE, GENTE CHE VA CONTRO IL MARSALA..
MA CON QUALE FACCIA CI VENITE A DIRE QUESTO???!
PER VOI IL “SIG.” NINO GENOVESE E’LA POVERA VITTIMA E NOI SIAMO I CARNEFICI… PUNTO IL CASO E’ CHIUSO!
EH NO, CARI SIGNORI, NOI NON CI STIAMO E VOGLIAMO DIRE LA NOSTRA!
FACCIAMO UN PASSO INDIETRO E TORNIAMO A QUELLA, ORMAI, “FAMOSA” DOMENICA.
GLI ULTRAS NON SONO DEI PAZZI CHE INVEISCONO SENZA MOTIVO CONTRO UN LORO “CALCIATORE” SOLO PERCHE’ LA SQUADRA HA CONSEGUITO UN RISULTATO NEGATIVO E QUINDI PERSO LA PARTITA.
AMMETTETELO, SIGNORI, E’ QUESTO CHE PENSATE..
MA ALLORA QUESTI ULTRAS SON DAVVERO “MATTI” PERO’, ABBANDONANO LA FAMIGLIA, IL LAVORO , PER SEGUIRE LA SQUADRA OVUNQUE PER POI PICCHIRE UNO DEI CALCIATORI SOLO PERCHE’ SI E’PERSO UNA PARTITA????! MA NON VI SORGE ALCUN DUBBIO??NON VI PASSA PROPRIO PER LA TESTA CHE QUEL “CACIATORE” ABBIA POTUTO SBAGLIRE NEI CONFRONTI DI TUTTI NOI TIFOSI MARSALESI??
IN QUALSIASI STADIO DEL MONDO ESISTONO LE CONTESTAZIONI; I TIFOSI ELOGIANO I LORO CALCIATORI E GLI STESSI TIFOSI LI CRITICANO.. IN QUALISASI STADIO DEL MONDO E’ COSI’. I CALCIATORI SON TENUTI A PRENDERSI LE BELLE PAROLE DAI TIFOSI E NELLO STESSO TEMPO AD INCASSARE LE CRITICHE.
SCUSATE NOI SIAM TENUTI A SORVOLARE SUI “MOMENTI DI RABBIA” DEI CALCIATORI E NELLO SPECIFICO VOGLIAMO SOFFERMARCI SUI “MOMENTI DI RABBIA” DEL “SIG.” GENOVESE:
A TAL RIGUARDO VOGLIAMO DIRE CHE IL TESSERATO IN QUESTIONE OLTRE AD ESSERE RECIDIVO (ACIREALE, DOPO LA RETROCESSIONE,HA LANCIATO LA FAMAGLIA.. LEGGITTIMAMENTE GLI è STATA RI-LANCIATA INDIETRO.. A QUEL PUNTO LUI DICEVA A TUTTI DI ESSERE DEI PEZZI DI ME…DA!;) HA SBAGLIATO ( E PURE TANTO) PROPRIO QUELLA “FAMOSA” DOMENICA..
HA SBAGLIATO HA MANDARE A QUEL PAESE I SUOI STESSI TIFOSI ( CON QUESTO NON VOGLIAMO PER NIENTE GIUSTIFICARE LA NOSTRA AZIONE) MA SI SA AD OGNI AZIONE CORRISPONDE UNA REAZIONE, GIUSTA O SBAGLIATA CHE SIA!
LO STESSO, I GIORNI AVVENIRE, SI E’ PREOCCUPATO DI SCRIVERE DETERMINATE FRASI SU UN SOCIAL NETWORK SENZA ALCUN RITEGNO
FRASI DEL TIPO “… MEGLIO COSI’MARSALA NON MERITA UN CAXXO…” E POI PRENDENDO TUTTI ,INDISTINTAMENTE ,PER UBRIACONI DICENDO “…CON LA RABBIA DI CHI AVEVA IL VINO IN CORPO.. SOLO QUESTO MI VIENE DA PENSARE…”
P.S. FRASI POI CANCELLATE ( GRANDE DIMOSTRAZIONE DI COERENZA!!)
PER POI RILASCIARE INTERVISTE AI GIORNALI DOVE LUI STESSO GIURAVA SOLENNEMENTE DI NON AVER FATTO ASSOLUTAMENTE NULLA AGGIUNGENDO, IN FINE, DI VOLER APPENDERE LE SCARPE AL CHIODO E DI ANDARE A LAVORARE.
CARI SIGNORI CHE STATE LI A NASCONDERVI DIETRO IL VOSTRO DITO PUNTATO DIRITTO SU NOI, VOGLIAMO FARVIE QUESTA DOMANDA: PER QUALE OSCURO MOTIVO IL “SIG.” GENOVESE DEVE ED E’ PASSATO PER QUEL POVERO RAGAZZO MARSALESE, TRATTATO MALE DAI SUOI TIFOSI SENZA AVER FATTO NULLA????! PENSATE ANCORA CHE LUI NON SIA COLPEVOLE???!
LUI E’ COLPEVOLE QUASI QUANTO NOI..
PERCHE’ “ QUASI QUANTO NOI”??!
PERCHE’ PER QUANTO RIGUARDA LA NOSTRA POSIZIONE, COM’E’ BEN NOTO A VOI TUTTI, LA NOSTRA REAZIONE L’ABBIAMO PAGATA, LA PAGHIAMO E LA PAGHEREMO ANCORA. ASSUMENDOCI, TUTTI, LA RESPONSABILIT DELLE NOSTRE AZIONI, SENZA FAVORITISMI O ALCUN PRIVILEGIO..
A TAL PROPOSITO VORREMO SAPERE PER QUALE MOTIVO IL “SIG.” GENOVESE DEVE PASSARE PER LA POVERA VITTIMA?
LUI CHE SI DECANTA TANTO UOMO CON RELATIVI ATTRIBUTI.. QUESTI ATTRIBUTI DOVE STANNO????
CI HA DIMOSTRATO DI NON ESSERE IN GRADO DI POTARE AVANTI UNA SUA IDEA, HA DATO GRANDE DIMOSTRAZIONE DELL’ESSERE PER NULLA COERENTE IN QUANTO HA AFFERMATO DELLE COSE CHE POI SONO STATE SUBITO CANCELLATE
A CONCLUSIONE DI CIO’ VI E’ PIU’ SEMPLICE AMMETTERE CHE NINO GENOVESE, DA MARSALESE, HA MANCATO DI RISPETTO A NOI TUTTI MARSALESI?! VI RIESCE PIU’ FACILE FARLO??? NOI NON SIAMO DEI DELINQUENTI, ABBIAMO A CUORE LE SORTI DEL MARSALA PIU’ DI OGNI ALTRA COSA AL MONDO, GIRIAMO PER LA SICILIA PORTANDO IN ALTO IL NOME DI MARSALA… E LO DIFENDIAMO COSTI QUEL CHE COSTI.. NON POSSIAMO PERMETTERCI DI SOPPORTARE QUESTO…
BISOGNA CHE OGNUNO SI ASSUMI LA RESPONSABILITA’ DELLE PROPRIE AZIONI, NESSUNO ESCLUSO.
A TAL PROPOSITO NINO GENOVESE DOVREBBE ASSUMERSI LE SUE DI RESPONSABILITA’ E PORGERE PUBBLICAMENTE LE SCUSE PER TUTTO, PER QUELLA DOMENICA E SOPRATTUTTO PER QUELLO SCRITTO DOPO E POI CANCELLATO.
DEVE CHIEDERE SCUSA A NOI TUTTI, A NOI MARSALESI.. DA MARSALESE QUALE E’!
FINO A QUANDO, GENOVESE, NON CHIEDE SCUSA PUBBLICAMENTE ( ATTRAVERSO I MEZZI A LUI A DISPOSIZIONE) AI TIFOSI E ALLA CITTA’ DI MARSALA, FINO A QUEL MOMENTO VERRA’ SEMPRE COSTANTEMENTE CONTESTATO!

11 ottobre 2013

Comunicato Vecchi Ultras Siena 1979 – LSB

La notizia è stata confermata, la società ha pagato 1 mese di stipendio arretrato e le tredicesime a chi spettavano. Siamo contenti per i dipendenti che hanno riscosso ma, ovviamente, è solo un segnale positivo, una goccia !!

Abbiamo deciso di confermare la raccolta fondi, in occasione di Siena Avellino di domenica 13 -10-2013 ore 15:00, per dare continuità e mantenere alta l’attenzione su questa situazione che, ripetiamo, secondo noi è INACCETTABILE !!! ricordiamo che sarà allestito un punto raccolta all’ingresso della curva Robur. Per i tifosi degli altri settori che volessero contribuire, viste le svariate richieste e l’assenza negli stessi di punti raccolta, l’unica soluzione è dare il contributo a qualcuno che viene in curva. Ci dispiace ma purtroppo non dipende da noi.

Invitiamo tutti i tifosi a contribuire dimostrando ancora una volta le qualità MORALI del nostro popolo !!! sperando siano d’ispirazione per qualcuno.

Domenica arriva l’Avellino, squadra tosta, partita difficile e fondamentale ! saranno oltre 1000 i tifosi Irpini !!! DOBBIAMO ESSERE TUTTI !!!!!!!!!!! la curva dovrà tornare a ruggire potente !! noi tifosi dobbiamo e vogliamo fare la nostra parte fino in fondo ed essere il 12 uomo !!!! invitiamo tutti a venire in curva in anticipo rispetto al solito, NOI SAREMO DENTRO PRESTO !! e la curva dovrà essere gremita !! TORNIAMO A ROMBARE COME AI VECCHI TEMPI ! TORNIAMO AD ESSERE DETERMINANTI FIN DALL’INIZIO !!!!!!!!! ORE 14:40 TUTTI IN CURVA !!!

AVANTI FIGLI DI SIENA, UNITI E COMPATTI FINO ALLA VOTTORIA !!!!!!!!

Vecchi Ultras Siena 1979 – LSB

Comunicato Stendardi 1906 Torino

Siamo di fronte all’ennesima buffonata della FIGC .

Ci hanno privato dei nostri simboli, hanno reso orfane le nostre curve e le nostre domeniche, rendendole prive di tutto quello spettacolo che erano capaci di dare barattoli di fumoni e carta da parati colorata a dovere.Vogliono farci stancare , vogliono renderci tanti manichini uniformi , capaci di esprimere solo pochi vocaboli e ben suggeriti dai numerosi canali mediatici che ormai, volenti o nolenti, condizionano le nostre vite.In un mondo del calcio dove gli addetti ai lavori truccano le partite scommettendoci sopra e dove le società scippano la passione al popolo grazie ad un caro biglietti esorbitante ed orari assurdi dettati dalla necessità di inchinarsi alle televisioni , ecco che di colpo i cattivi sono di nuovo gli Ultras, colpevolizzati da questi patetici moralisti benpensanti che dalle loro torri d’avorio vogliono far passare per criminali manifestazioni di campanilismo goliardico che nel calcio, e non solo , sono sempre esistite.Noi da Ultras non ci siamo mai posti il problema di ferire le sensibilità altrui, perché abbiamo sempre pensato e agito in un modo sincero, spontaneo e radicale.Chi ci sta sul cazzo storicamente e’ stato,viene e verra’ sempre insultato e preso per il culo a dovere come e’ giusto che sia.Non ci troviamo nulla di scandaloso in tutto questo , fa parte della nostra particolare e controversa cultura , non cerchiamo approvazioni,sarebbe chiedere troppo per chi si limita a vedere il marcio in tutto ciò che facciamo.Questo e’ quello che siamo ….non vi concederemo un metro , vi ricacceremo indietro!

NESSUNA RESA
NESSUN RIMORSO!!!!
STENDARDI 1906

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