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11 febbraio 2008

Reato o non reato?


NARDO’ – Il giudice monocratico della sede distaccata del Tribunale di Nardò, Giuseppe Biondi, ha assolto con la formula «perché il fatto non costituisce reato», i due supporters della squadra di calcio del Casarano che milita nel campionato di Eccellenza. Si erano resi “colpevoli” dell’accensione di due fumogeni. Le solite cose all’italiana: prima del fattaccio di Catania (l’uccisione di Raciti) nello stadio potevi fare di tutto: da invadere il campo a sputare e insultare arbitri e agenti; da fare una rissa a portare sugli spalti artiglieria pesante. Ora non puoi nemmeno gettare i coriandoli. E’ chiaro, poi, che capitano corto-circuiti come questo. Ma agli ultras e alla polizia bisogna dire CHIARAMENTE come comportarsi. Altrimenti saremo sempre punto e daccapo. Ora gli ultras sanno che non succede nulla se fanno una cosa espressamente vieteta dalla legge; gli agenti di polizia, per evitare la frustrazione di veder vanificato il proprio lavoro, che faranno? Guarderanno dall’altra parte? Non porteranno più le videocamere?
I due tifosi vennero arrestati il 18 gennaio scorso perché riconosciuti, nelle riprese effettuate durante il derby col Nardò (la partita venne giocata due giorni prima, di mercoledì), come gli autori del lancio di fumogeni in campo.
Si tratta di Mirko Manco, 26 anni, che per tre anni era stato allontanato dagli stadi per una Daspo (il divieto era comunque scaduto ben prima del derby) e di Mauro De Matteis, di 31 anni.
D’intesa con l’autorità giudiziaria, i due supporter vennero arrestati dagli agenti della della Digos.
La nuova legge sulla violenza negli stadi prevede l’arresto, entro le 48 ore dall’accadimento dei fatti, anche quando i fumogeni detenuti da chi si trova negli stadi o vicino ad essi sono spenti. E nel caso di quelli contestati ai due supporter del Casarano, non solo erano accesi ma vennero anche lanciati. L’assoluzione è stata accolta con soddisfazione negli ambienti della tifoseria casaranese
.

Scritto da Biagio Valerio
su portadimare.it
Il fatto non costituisce reato…chi pagherà per questo ingiusto arresto? E soprattutto, visto che non costituisce reato, potremo tornare ad accendere i fumogeni, elemento essenziale ed innocuo, per le coreografie delle curve italiane? Quando finirà il clima di caccia alle streghe nei confronti dei tifosi? Quando è che le forze dell’ordine riceveranno indicazioni precise onde evitare arbitrarie interpretazioni delle legge?

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