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20 giugno 2001
Incidenti Dopo Verona-reggina; Arrestati Quattro Tifosi Veneti
Quattro
        tifosi del Verona sono stati arrestati in seguito ad una serie 
di        incidenti scoppiati al termine della partita di andata dello  
      spareggio-salvezza con la Reggina. I quattro sostenitori veneti 
saranno        per direttissima, mentre le forze dell'ordine stanno 
identificando decine        di ultras. Il bilancio degli scontri é di 
otto poliziotti e cinque        carabinieri contusi, con prognosi tra i 
15 e i 5 giorni.               
18 giugno 2001
Messina - Catania: Onore ad Antonino!
è in
        coma irreversibile Antonino, il tifoso messinese colpito da una 
bomba        carta lanciata dal settore occupato dagli ultras catanesi. 
Non ci sono        molte parole da spendere per questa ennesima 
sconfitta di tutto il mondo        del calcio. Dopo la morte di Spagna 
il “Basta lame basta infami” è        rimasta una frase bella solamente 
da dire. Non si è preso coscienza che        ultras è parola di vita non
 deve essere parola di morte. Si continuano a        ripetere gli errori
 che avrebbero dovuto aprirci gli occhi, salvo poi        unirci nel 
dolore quando il dolore è stato portato da noi stessi. Non si        può
 parlare di “scheggie impazzite”, non si può parlare di “cani        
sciolti”, non si deve neanche generalizzare verso tutta la tifoseria    
    catanese. La colpa è di tutti. Le bombe sono state lanciate da 
troppe        persone, la rivalità tra messinesi e catanesi ha superato 
quel punto        critico che alla fine ha portato alla tragedia. Quando
 le due tifoserie si        sono incontrate ai traghetti all'inizio di 
quest'anno erano i catanesi        ad essere armati persino di arpioni. 
Più di un messinese si è visto        sfiorare lo stomaco da una lama di
 oltre 50 centimetri. Quella notte ho        pensato a Spagna che ha 
pagato il suo coraggio con la vita, lanciandosi        contro quel 
coltello. Si stava ripetendo la stessa scena, non si è        ripetuta! 
Ricordo tutto quest'anno la rabbia dei messinesi che cercavano        la
 vendetta a tutti i costi,vendetta non per gli stendardi persi negli    
    scontri, vendetta per chi le mani nude non ha proprio intenzioni di 
       usarle. Ecco che ci imbastardiamo pure noi, ecco che anche noi 
perdiamo il        senso delle cose e cominciamo a perdere quella sana 
mentalità che ci ha        sempre contraddistinto. Adesso è morto un 
giovane! Adesso tocca ai        messinesi aprire gli occhi! Non  cercare
 la vendetta, non cercare        un'azione ritorsiva, ma ritornare alle 
origini. Abbiamo pagato il        nostro tributo di sangue, nel silenzio
 generale, magari nessuno verrà a        stringerci con un abbraccio, la
 nostra è una voce debole,ma il dolore è        grandissimo. Questa è la
 nostra tifoseria,un nostro striscione        recitava:”DESTINATI A 
SOFFRIRE”. Adesso nessuno di noi pensa alla        promozione,adesso è 
tutto finito.Dovreste vedere il volto del padre e        della madre di 
Antonino,non ho più parole!!!      
Si
        è proclamato innocente l'ultrà catanese accusato di avere 
lanciato la        bomba carta che ha colpito in testa il tifoso 
messinese Antonino Currò,        24 anni, in coma irreversibile. Il 
giovane è indagato per tentato        omicidio. "Non so niente, non ho 
fatto niente", avrebbe detto C.        S. ai magistrati. Nella 
perquisizione compiuta a casa del ragazzo i        poliziotti hanno 
trovato altri petardi e materiale esplodente e una copia        
dell'organo ufficiale del club "Irriducibili Catania", stampata        
in occasione della gara d'andata giocata al Cibali il 10 giugno scorso, 
il        cui titolo era: "Catania-Messina, una sola parola, un solo 
grido:        uccidiamoli".
17 giugno 2001
Roma: Una notte di festa, ma con incidenti e feriti.
ROMA
      (Reuters) - Festa giallorossa, con alcuni momenti di tensione, 
fino a tarda      notte nelle strade della capitale per lo scudetto 
della Roma, che aspettava      questo momento da 18 anni. La notte di 
festa, come sempre più spesso accade      in questi casi, si è chiusa 
con una coda di violenze, che il sindaco della      capitale, Walter 
Veltroni, ha però definito statisticamente non rilevanti,      dicendosi
 complessivamente soddisfatto del bilancio della grande baldoria      
per la vittoria del terzo scudetto dal dopoguerra della Roma, dopo 
quello      vinto nel 1982-83. In un comunicato congiunto carabinieri e 
polizia hanno      reso noto stamani alcune cifre del versante violento 
della festa:      trentacinque tra agenti di Ps e carabinieri sono 
rimasti feriti in vari      scontri con tifosi ultra-agitati e 50 
persone sono state soccorse dalle      ambulanze per malori o ferite. 
Trentuno
      sono stati i fermi di polizia, 12 gli arrestati e 16 le persone 
denunciate a      piede libero per danneggiamenti. Nel centro       
della capitale, si sono contate 30 vetrine di negozi infrante. Quindici i
      negozianti multati per vendita di alcolici.
    
D'altra
      parte, riferiscono le forze dell'ordine, i festeggiamenti hanno   
   "contagiato" a Roma ieri sera un milione circa di persone, mentre    
  sono state tra le 4.000 e le 5.000 quelle che "hanno dato vita a      
disordini a macchia d'olio in tutta la città".
    
Nessun
      monumento storico è stato danneggiato, dicono polizia e 
carabinieri, è da      questo dato è partito Veltroni per dichiararsi 
contento di come siano      andate le cose.
    
"Di
      fronte ad una grande festa che ha coinvolto un milione di persone,
 i danni e      gli scontri provocati da alcune frange di teppisti sono 
stati numericamente      poco rilevanti. La città si è comportata bene, 
nessun monumento è stato      scalfito", ha detto stamani Veltroni in 
una conferenza stampa. 
    
LO      SCUDETTO
    
Battendo
      il Parma per 3 a 1, la squadra guidata da Fabio Capello è divenuta
 campione      d'Italia con 75 punti, sopravanzando la Juve e la Lazio.
    
La
      gara era stata sospesa pochi minuti dopo il terzo goal segnato da 
Gabriel      Batistuta in seguito all'entrata in campo di migliaia di 
tifosi, per      contenere i quali otto agenti di polizia e un 
carabinieri sono rimasti      feriti, dice la Questura.
    
Dopo
      un primo goal del capitano Francesco Totti al 19°, il raddoppio di
 Vincenzo      Montella al 28° e poi la terza rete del "Re Leone" hanno 
mandato      i giallorossi in delirio.
    
LA      NOTTE DI FESTA E VIOLENZA
    
I
      festeggiamenti notturni nella capitale con i tradizionali 
caroselli di auto      e il mare di bandiere giallorosse sono dilagati 
nel centro storico e nei      quartieri "storici" del tifo romanista, 
come il Testaccio. Tra le      undici di sera e l'una di notte 
l'atmosfera di è fatta un po' troppo calda      tra le centralissime 
piazza del Popolo e piazza Colonna, dove la polizia ha      caricato 
alcuni teppisti che stavano mandando in frantumi delle vetrine. La      
Questura riferisce anche che nella spianata del Circo Massimo, dove 
domenica      prossima ci sarà un concerto per lo scudetto di Antonello 
Venditti, contro      polizia e carabinieri sono stati lanciati sassi, 
ieri notte, provocando una      risposta a base di lacrimogeni e 
manganelli. Venti sono stati i feriti      accertati dalle autorità tra 
poliziotti e carabinieri.     
Ad
      un uomo di 37 anni, Sandro Angeroso, è esploso poi un petardo tra 
le mani:      fonti sanitarie riferiscono che è stato sottoposto ad un 
intervento      chirurgico d'urgenza all'ospedale Umberto I, ha 
riportato la frattura      scomposta dello zigomo sinistro e perderà 
l'occhio. Infine, un'operatore      del canale "Roma Channel" è stato 
rapinato di due telecamere      mentre seguiva i festeggiamenti in via 
degli Annibaldi, vicino al Colosseo.
    
Catanzaro - Sora: da infarto!
Il
        56enne G. Rinaldi sostenitore del Catanzaro che milita nel 
Campionato di        serie C2, girone C è deceduto a causa di un malore 
avvenuto durante la        gara contro il Sora .
13 giugno 2001
Piacentini indagati
Dopo
      le decine di denunce e diffide seguite agli incidenti di Pistoia, 
altri nove      ultras del Piacenza sono stati indagati, in questo caso 
dalla magistratura      di Verona, per aver intonato cori razzisti, per 
aver minacciato la polizia e      per danneggiamento. Le denunce sono 
scattate nei giorni scorsi in seguito a      fatti avvenuti un paio d' 
ore prima del fischio d' inizio di Chievo-Piacenza,      disputata il 20
 maggio al Bentegodi. Altri cinque ultrà sono invece stati      
denunciati dalla questura di Piacenza per aver intonato cori razzisti 
nel      corso dell' ultima partita di campionato disputata, contro il 
Treviso, sul      campo neutro di Reggio Emilia. Secondo quanto riferito
 ieri dalla polizia i      nove ultrà piacentini denunciati per i fatti 
di Verona, tutti di età      compresa i 20 e i 40 anni, avevano 
insultato e minacciato gli agenti,      brandendo cinghie arrotolate 
intorno alle mani, avevano intonato canti      razzisti in lingua 
tedesca e italiana contro negri ed ebrei e sono anche      sospettati di
 aver divelto cinque porte dei bagni dello stadio veronese. Di      
questo gruppo di nove persone, cinque erano già stati diffidate per i 
fatti      di Pistoia e per gli altri quattro - ha fatto sapere oggi la 
questura di      Piacenza - saranno presi presto analoghi provvedimenti.
 Uno dei nove è tra      gli arrestati per l' aggressione ai carabinieri
 di Pistoia ed era stato      denunciato anche in occasione della 
partita del Piacenza con la Sampdoria.      Ulteriori accertamenti da 
parte della Questura di Piacenza sono in corso      (attraverso i 
filmati pervenuti da Verona) per verificare se altri ultrà      abbiano 
intonato cori razzisti. Sempre dalla questura è stato reso noto che     
 per tutti i tifosi denunciati sono al vaglio provvedimenti di diffida
10 giugno 2001
Wisla Cracovia campione di Polonia
Il
      Wisla Cracovia si è laureato campione di Polonia con una giornata 
di      anticipo. Nel penultimo turno ha vinto in trasferta per 2-1 
contro il Legia      Varsavia, portando a 9 i punti di vantaggio sulle 
dirette inseguitrici,      ovvero lo stesso Legia e il Pogon Stettino, 
sconfitto anch'esso in casa      dal Polonia Varsavia per 4-3. Purtroppo
 il successo del Wisla è stato      rovinato dalle violenze provocate 
dai tifosi del Legia, che hanno incendiato      i seggiolini dello 
stadio e bersagliato le forze dell'ordine con un fitto      lancio di 
oggetti. Gli incidenti sono proseguiti anche per le strade della      
capitale polacca e solo l'intervento dei cannoni ad acqua della Polizia 
ha      sedato i disordini 
Napoli: violenze prima del match con la Roma, 5 accoltellati
Vigilia
      di violenza a Napoli, in attesa del match che vede i partenopei 
giocarsi la      salvezza ospitando la Roma capoclassifica, che vincendo
 conquisterebbe in      anticipo lo scudetto. Cinque accoltellati, di 
cui tre napoletani e due      romanisti, è il bilancio degli scontri fra
 opposte tifoserie, secondo      quanto riferito dall' ufficio di 
gabinetto della questura. Anche un      poliziotto è rimasto ferito, nel
 corso di un fitto lancio di oggetti, nella      zona dello stadio. Tra 
gli incidenti di questa mattina, hanno comunicato i      vigili urbani, 
c'è stata la distruzione di un'automobile, presa a      sprangate, 
probabilmente perchè targata Roma.Continua la conta di feriti,      
arrestati e danni: è salito a 48 il bilancio dei feriti negli incidenti,
 e      23 di essi sono tifosi delle due parti.
Le forze dell´ ordine hanno arrestato alcuni tifosi mentre la posizione di altri, in stato di fermo, e´ ancora al vaglio per l´ accertmento delle singole responsabilita´. Il numero degli arrestati non e´ stato ancora reso noto. Poco fa dalla stazione di Campi Flegrei, gravemente danneggiata dai tifosi romanisti, e´ partito un altro treno speciale diretto verso la capitale.
Il bilancio dei danni susseguenti alla gara è pesante: sei o sette auto bruciate dai romanisti all´ uscita dello stadio, una ventina danneggiate, ed i danni alla stazione di Campi Flegrei, devastata dai supporters giallorossi in attesa di ripartire dalla capitale. All´ interno del San Paolo sono stati danneggiati anche i bagni delle tribune laterali A e B assegnati ai romanisti e divelti alcuni seggiolini in curva A, che gruppi di tifosi del Napoli hanno lanciato contro i carabinieri
Le forze dell´ ordine hanno arrestato alcuni tifosi mentre la posizione di altri, in stato di fermo, e´ ancora al vaglio per l´ accertmento delle singole responsabilita´. Il numero degli arrestati non e´ stato ancora reso noto. Poco fa dalla stazione di Campi Flegrei, gravemente danneggiata dai tifosi romanisti, e´ partito un altro treno speciale diretto verso la capitale.
Il bilancio dei danni susseguenti alla gara è pesante: sei o sette auto bruciate dai romanisti all´ uscita dello stadio, una ventina danneggiate, ed i danni alla stazione di Campi Flegrei, devastata dai supporters giallorossi in attesa di ripartire dalla capitale. All´ interno del San Paolo sono stati danneggiati anche i bagni delle tribune laterali A e B assegnati ai romanisti e divelti alcuni seggiolini in curva A, che gruppi di tifosi del Napoli hanno lanciato contro i carabinieri
Genoa-Cagliari: arrestati 22 tifosi sardi
Il
      bilancio degli scontri avvenuti prima dell'incontro Genoa-Cagliari
 è di 22      arrestati tra i supporters della squadra sarda, tutti 
incriminati per rissa,      violenza e lesioni a pubblico ufficiale, e 
di 4 agenti feriti in modo lieve      e un minorenne denunciato.
Gli incidenti sono avvenuti intorno alle 14.30 di fronte allo stadio di Marassi. Una cinquantina di tifosi del Cagliari, arrivati da Livorno, hanno cominciato a sventolare sciarpe e bandiere della Sampdoria di fronte ad una trentina di tifosi genoani che si sono sentiti provocati e hanno reagito.
Fra le due tifoserie è scoppiata una rissa. La polizia è intervenuta ed è riuscita ad sedare lo scontro. I cagliaritani sono stati poi fatti entrare all´interno dello stadio, ma al termine della partita 42 di loro sono stati condotti in questura e identificati.
Gli accertamenti degli uomini della Digos hanno permesso di risalire alla responsabilità di 22 tifosi sardi che sono stati così arrestati, mentre il minorenne è stato denunciato Gli arrestati, che verranno processati con rito direttissimo in giornata, sono Silvio Barbaro, 26 anni, di Cagliari; Priamo Cabboi, 31 anni, di Selargius (Ca); Marco Garau, 24 anni, di Cagliari; Gianluca Lillu, 20 anni, di Carbonia (Ca); Simonluca Perla, 23 anni, Roberto Frongia, 22 anni, Stefano Piga, 26 anni, Sergio Zorcolo, 23 anni, di Cagliari; Diego Sarritzu, 26 anni, di Quartu Sant´ Elena (Ca); Riccardo Saba, 21 anni, Francesco Fullone, 22 anni, Giuseppe Vervesca, 22 anni, di Cagliari; Riccardo Mele, 23 anni, di Iglesias (Ca); Alberto Cossu, 21 anni, Stefano Ruggeri, 23 anni, Fabio Cherchi, 27 anni, Giovanni Madau, 28 anni, Marco Deiana, 22 anni, tutti di Cagliari; Gianni Cristiano Pireddu, 30 anni, di Sassari; Omar Pipia, 19 anni; Andrea Mulliri, 27 anni e Ugo Orani, 27 anni, di Cagliari
Gli incidenti sono avvenuti intorno alle 14.30 di fronte allo stadio di Marassi. Una cinquantina di tifosi del Cagliari, arrivati da Livorno, hanno cominciato a sventolare sciarpe e bandiere della Sampdoria di fronte ad una trentina di tifosi genoani che si sono sentiti provocati e hanno reagito.
Fra le due tifoserie è scoppiata una rissa. La polizia è intervenuta ed è riuscita ad sedare lo scontro. I cagliaritani sono stati poi fatti entrare all´interno dello stadio, ma al termine della partita 42 di loro sono stati condotti in questura e identificati.
Gli accertamenti degli uomini della Digos hanno permesso di risalire alla responsabilità di 22 tifosi sardi che sono stati così arrestati, mentre il minorenne è stato denunciato Gli arrestati, che verranno processati con rito direttissimo in giornata, sono Silvio Barbaro, 26 anni, di Cagliari; Priamo Cabboi, 31 anni, di Selargius (Ca); Marco Garau, 24 anni, di Cagliari; Gianluca Lillu, 20 anni, di Carbonia (Ca); Simonluca Perla, 23 anni, Roberto Frongia, 22 anni, Stefano Piga, 26 anni, Sergio Zorcolo, 23 anni, di Cagliari; Diego Sarritzu, 26 anni, di Quartu Sant´ Elena (Ca); Riccardo Saba, 21 anni, Francesco Fullone, 22 anni, Giuseppe Vervesca, 22 anni, di Cagliari; Riccardo Mele, 23 anni, di Iglesias (Ca); Alberto Cossu, 21 anni, Stefano Ruggeri, 23 anni, Fabio Cherchi, 27 anni, Giovanni Madau, 28 anni, Marco Deiana, 22 anni, tutti di Cagliari; Gianni Cristiano Pireddu, 30 anni, di Sassari; Omar Pipia, 19 anni; Andrea Mulliri, 27 anni e Ugo Orani, 27 anni, di Cagliari
3 giugno 2001
Catania: denunciati 7 tifosi dalla Digos
La
      Digos di Catania ha denunciato sette tifosi per lancio di bombe 
carta e di      oggetti contro forze dell´ordine e supporter peloritani 
durante la partita      di ieri al Cibali con il Messina.
Sono state 21 le persone ferite non gravemente negli incidenti che non hanno fatto registrare scontri, il più grave, con una prognosi di 20 giorni, è un giovane tifoso rosso-azzurro che è caduto mentre tentava di scavalcare un pannello divisorio tra due settori diversi dello stadio.
La Digos sta visionando i filmati degli incidenti per individuare altre persone responsabili del lancio di alcune bombe carta
Sono state 21 le persone ferite non gravemente negli incidenti che non hanno fatto registrare scontri, il più grave, con una prognosi di 20 giorni, è un giovane tifoso rosso-azzurro che è caduto mentre tentava di scavalcare un pannello divisorio tra due settori diversi dello stadio.
La Digos sta visionando i filmati degli incidenti per individuare altre persone responsabili del lancio di alcune bombe carta
Serie C1/B - playoff: tifoso perde una mano per un petardo durante Catania-Avellino
Durante
      il ritorno della gara di semifinale dei playoff per l'accesso alla
 serie B      tra Catania e Avellino, un tifoso catanese è rimasto 
seriamente ferito a      una mano per l'esplosione di un petardo. Il 
ragazzo ha riportato danni      talmente gravi che i medici hanno dovuto
 amputargli la mano destra, ma sono      riusciti nella ricostruzione 
del pollice e del medio con una tecnica      speciale. Il paziente resta
 ricoverato al "Cannizzaro" di Catania,      in prognosi riservata.
2 giugno 2001
Ultras Inside - La Voce degli Ultras! - Numero 6
    Mensile - Anno I
    - numero 6 - mese Giugno 2001
  
Rieccoci! nuovo numero de "La
    Voce degli Ultras!" bollettino ufficiale del sito www.ultrasinside.it
  
mese disastroso per tutto il
    movimento Ultras, segnato da violenza e lutti;
  
diamoci una mossa.... evitiamo
    di estinguerci da soli!!!!
  
aiutaci a mantenere in vita il
    bollettino, inviaci materiale da pubblicare.
  
Non ci resta che salutarvi e
    augurarvi buona lettura e...... Buon TIFO!!!!!
  
  
NEWS
Questa rubrica non vuole fomentare violenza di
  nessun genere. Non faremo commenti e ci limiteremo a pubblicare le notizie più
  eclatanti successe nel mese precedente l'uscita del bollettino; Combattiamo la
  violenza negli stadi...salvaguardiamo il Movimento Ultras!
16/04/01
  Denunciati quattro tifosi nerazzurri per il dopo Juve-Inter
Quattro
    tifosi neroazzurri sono stati denunciati dalla Questura di Torino dopo
    l'incontro Juventus-Inter, svoltosi sabato sera allo stadio "Delle
    Alpi" di Torino. I quattro sono stati indagati per resistenza,
    danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale per avere lanciato vari
    oggetti contro la polizia. Il tutto si sarebbe svolto a fine gara, mentre i
    tifosi stavano aspettando di essere accompagnati in stazione a prendere il
    treno per MIlano 
  
29/04/01
    Roma - Lazio: L'altro derby 
  
Al
    1’ l’Olimpico è un palcoscenico che fa onore al calcio, anche se le ore
    precedenti il derby di Roma sono state scandite da alcuni episodi di
    violenza con tre operatori della Rai aggrediti da alcuni facinorosi. Qualche
    tafferuglio anche nel dopopartita. Ma lo spettacolo degli spalti
    scintillanti di bandiere, sciarpe, cartoncini colorati e tricolori rimane.
    La coreografia della curva laziale è bella nell’estetica, ma offensiva
    nei contenuti: un gigantesco “Roma me...”, esibito allo stadio colorato
    di giallorosso. La Curva Sud risponde con un ironico "Prendiamoci a
    pallonate" che campeggia su uno sfondo tricolore.
Dal settore dei sostenitori laziali partono alcuni ululati prima nei confronti di Cafu e poi di Zebina. I giallorossi ricambiano con un lancio di oggetti ai laziali che vanno a battere i calci d’angolo nella lunetta alla sinistra del fronte d’attacco.
Il popolo romanista si veste a festa nei primi dieci minuti della ripresa quando vanno in rete Batistuta e Del vecchio. Lo stadio diventa un torrente impetuoso. Dopo l’1-0 Batistuta si esibisce nella consueta “mitragliata” e poi nella foga travolge un cameraman. Il 2-0 vale a Delvecchio un mucchio selvaggio. Totti si rivolge alla Sud e si batte il petto proprio là dove dovrebbe essere cucito lo scudetto. Sembra dire: “Ormai non ce lo toglie più nessuno”.
Poi inizia il derby della Lazio, l’impossibile rincorsa conclusa dalla bomba di Castroman al 95’. L’argentino vola sotto la Nord, scortato da capitan Nesta, quasi che servisse una guida a questa portentosa ala destra, felice fino alla commozione, contenta fino alle lacrime di esibire la maglietta bianca con l’immagine di un cugino che non c’è più. Le sue prime parole da biancocleste furono ispirate da una grande ambizione. Adesso tutti capiscono perché.
  
Dal settore dei sostenitori laziali partono alcuni ululati prima nei confronti di Cafu e poi di Zebina. I giallorossi ricambiano con un lancio di oggetti ai laziali che vanno a battere i calci d’angolo nella lunetta alla sinistra del fronte d’attacco.
Il popolo romanista si veste a festa nei primi dieci minuti della ripresa quando vanno in rete Batistuta e Del vecchio. Lo stadio diventa un torrente impetuoso. Dopo l’1-0 Batistuta si esibisce nella consueta “mitragliata” e poi nella foga travolge un cameraman. Il 2-0 vale a Delvecchio un mucchio selvaggio. Totti si rivolge alla Sud e si batte il petto proprio là dove dovrebbe essere cucito lo scudetto. Sembra dire: “Ormai non ce lo toglie più nessuno”.
Poi inizia il derby della Lazio, l’impossibile rincorsa conclusa dalla bomba di Castroman al 95’. L’argentino vola sotto la Nord, scortato da capitan Nesta, quasi che servisse una guida a questa portentosa ala destra, felice fino alla commozione, contenta fino alle lacrime di esibire la maglietta bianca con l’immagine di un cugino che non c’è più. Le sue prime parole da biancocleste furono ispirate da una grande ambizione. Adesso tutti capiscono perché.
30/04/01
    Calcio: Derby Di Sangue In Congo, Morti Sette Spettatori
  
 Kinshasa,
  30 apr. - Derby di sangue a Lumumbashi, seconda citta' della Repubblica
  Democratica del Congo. I violenti incidenti che ieri hanno funestato la
  stracittadina fra il Mazembe e il Lupopo sono costati la vita a sette persone.
  Secondo il ministro dell'informazione Kikaya Bin Karubi, la violenza e'
  esplosa dopo il pareggio del Mazembe, negli ultimi minuti di gioco. Dalle
  tribune e' piovuto di tutto e alcuni spettatori hanno invaso il campo. Per
  tutelare i giocatori gli agenti hanno fatto uso di gas lacrimogeni
  determinando un fuggi fuggi e nella ressa 7 persone sono morte soffocate e
  altre 51 sono rimaste ferite. Appena tre settimane fa una tragedia analoga, ma
  con un bilancio ben piu' pesante (43 morti), si era consumata allo stadio
  Ellis Park di Joh. annesburg, in Sudafrica
06/5/01
  Inter - Atalanta:Scooter in campo!
Deferita
  l'Inter per gli episodi di violenza accaduti ieri allo stadio Meazza di Milano
  (un motorino dato alle fiamme e poi gettato dagli spalti) durante la partita
  con l'Atalanta. La societa' nerazzurra - si legge in un comunicato della Figc
  - e' entrata nel mirino della magistratura sportiva ''per responsabilita'
  oggettiva in relazione alla condotta violenta posta in essere dai suoi
  sostenitori'' 
06/05/01
  Violenza tra Campane in C2. 
In
  una gara dominata più dalla tensione e dalla violenza fuori dal campo che dal
  gioco espresso dalle due squadre la Turris porta a casa il successo che
  cercava e che la mette al riparo dalla retrocessione al termine della regular
  season.
Dopo un brutto primo tempo i corallini pungono con la rete di DellOrzo: fa tutto il centravanti Galli che lotta come un leone, crossa per DellOrzo che di testa beffa Schettino. Il raddoppio ad inizio di ripresa: punizione magistrale di Rizzioli che beffa il numero uno del Giugliano con un sinistro a girare. Poi la partita si incattivisce, due le espulsioni ai danni della squadra di Chiancone, degno prologo della guerriglia che si scatenerà fuori dallo stadio di Torre del Greco.
La gara è iniziata con 12 minuti di ritardo per il tentativo di invasione dei tifosi ospiti che hanno divelto il cancello d'ingresso al campo di gioco nel settore dei distinti. Tafferugli al termine della gara tra le opposte tifoserie e le forze dellordine: numerosi i feriti trasportati allospedale di Torre del Greco
Dopo un brutto primo tempo i corallini pungono con la rete di DellOrzo: fa tutto il centravanti Galli che lotta come un leone, crossa per DellOrzo che di testa beffa Schettino. Il raddoppio ad inizio di ripresa: punizione magistrale di Rizzioli che beffa il numero uno del Giugliano con un sinistro a girare. Poi la partita si incattivisce, due le espulsioni ai danni della squadra di Chiancone, degno prologo della guerriglia che si scatenerà fuori dallo stadio di Torre del Greco.
La gara è iniziata con 12 minuti di ritardo per il tentativo di invasione dei tifosi ospiti che hanno divelto il cancello d'ingresso al campo di gioco nel settore dei distinti. Tafferugli al termine della gara tra le opposte tifoserie e le forze dellordine: numerosi i feriti trasportati allospedale di Torre del Greco
06/05/01
  Violenza negli stadi anche in Australia.
Incredibile
  episodio di violenza nel calcio australiano: la polizia di Melbourne ha
  raccontato come i giocatori del Perth Glory siano dovuti scappare dal tunnel
  di servizio inseguiti dai tifosi-teppisti dei Melbourne Knights al termine
  della partita finita 0-0. Le guardie di sicurezza dello stadio sono stati
  sorpresi ed assaliti dai tifosi che hanno poi proceduto a rincorrere i
  giocatori che fortunatamente sono riusciti ad allontanarsi in tempo. Il
  portavoce dei Knights, Tonci Prusac ha dichiarato di essere nauseato
  dall`episodio di violenza: "Questo è il momento più basso della
  stagione, senon di tutta la storia del calcio australiano. Non era mai
  accaduto che dei giocatori venissero rincorsi dai cosiddetti tifosi. Dovrebbe
  essere vietato per sempre a questi banditi di fare ritorno allo stadio"
06/05/01
  Iran: Crollo Allo Stadio, 1 Morto e Quasi 300 Feriti
Sari
  (Iran), - E' di un morto e 284 feriti il bilancio del crollo di una parte
  della copertura dello stadio di Sari, citta' a nordest dell'Iran. Un uomo e'
  morto in nottata per le ferite riportate, numerose altre persone sono in
  condizioni ancora critiche. Ieri, in un primo tempo, l'agenzia iraniana IRNA,
  aveva riferito di un numero imprecisato di morti, ma fonti sanitarie e
  ufficiali avevano poi smentito. La copertura e' caduta su una tribuna dello
  stadio, che puo' ospitare circa 10.000 spettatori. Ma ce n'erano 30.000
  assistere alla partita fra la squadra locale, lo Shamoushak e il principale
  club del massimo campionato iraniano, il Pirouzi di Teheran. L'incidente,
  secondo fonti ufficiali, e' avvenuto a causa dell'eccessivo peso dei tifosi
  che si erano arrampicati sulla copertura. L'ingegnere Mohammad Jafar Kambouzia,
  membro della commissione di inchiesta, stamattina ha dichiarato che la
  copertura delle tribune serve a proteggere gli spettatori dal sole o dalla
  pioggia. "Sfortunatamente, circa 1.500 tifosi si sono arrampicati sulla
  copertura senza sapere che poteva crollare sotto il loro peso". Per
  fortuna, la copertura si e' prima inclinata, senza cioe' crollare
  d'improvviso, quindi sono molti quelli che hanno potuto mettersi in salvo.
  Dopo l'incidente, ci sono stati dei tafferugli: gruppi di tifosi inferociti
  hanno tentato di raggiungere le tribune della autorita' ed e' dovuta
  intervenire la polizia. Il capitano del Pirouzi, Afshin Peyrouvani, e' rimasto
  ferito alla testa da una pietra lanciata dagli spettatori.
09/05/01
  Ghana: tragedia allo stadio. 20 morti e 100 feriti
Almeno
  venti e circa 100 feriti è il tragico bilancio di quanto accaduto durante una
  partita di calcio tra i due più grandi club del Ghana, l`Accra Hearts of Oak
  e il Kumasi Ashanti Kotoko.
Secondo una ricostruzione fornita dalla radio privata JoyFM, che stava trasmettendo l`incontro in diretta, sul 2-1 per la squadra di casa, alcuni tifosi del Kumasi Ashanti Kotoko avrebbero cominciato a distruggere i seggiolini dello stadio.
A questo punto la polizia avrebbe lanciato alcuni lacrimogeni contro il pubblico con l`intento di dispenderlo e serrato le uscite, ma avrebbe scatenato il panico provocando la tragedia.
Intorno alle 20.00 ora locale, la radio annunciava la morte di 20 persone, mentre le autorità continuavano il resoconto delle vittime. Questo episodio di violenza legata al calcio ripercorre tragicamente quello avvenuto lo scorso 29 aprile a Lumumbashi in Congo, allorché persero la vita 10 persone e ne rimasero ferite 50.
Verso l`inizio di aprile il crollo di una parte dello stadio provocò invece la morte di 47 persone allo stadio Ellis Park di Johannesburg in occasione del derby tra Kaizer Chiefs e Orlando Pirates.
Anche in quel caso fu grave l`atteggiamento delle forze dell`ordine che lanciarono lacrimogeni per disperdere la gente che cercava di entrare, provocando il panico tra la folla.
Secondo una ricostruzione fornita dalla radio privata JoyFM, che stava trasmettendo l`incontro in diretta, sul 2-1 per la squadra di casa, alcuni tifosi del Kumasi Ashanti Kotoko avrebbero cominciato a distruggere i seggiolini dello stadio.
A questo punto la polizia avrebbe lanciato alcuni lacrimogeni contro il pubblico con l`intento di dispenderlo e serrato le uscite, ma avrebbe scatenato il panico provocando la tragedia.
Intorno alle 20.00 ora locale, la radio annunciava la morte di 20 persone, mentre le autorità continuavano il resoconto delle vittime. Questo episodio di violenza legata al calcio ripercorre tragicamente quello avvenuto lo scorso 29 aprile a Lumumbashi in Congo, allorché persero la vita 10 persone e ne rimasero ferite 50.
Verso l`inizio di aprile il crollo di una parte dello stadio provocò invece la morte di 47 persone allo stadio Ellis Park di Johannesburg in occasione del derby tra Kaizer Chiefs e Orlando Pirates.
Anche in quel caso fu grave l`atteggiamento delle forze dell`ordine che lanciarono lacrimogeni per disperdere la gente che cercava di entrare, provocando il panico tra la folla.
09/05/01
  Disordini tra i Dilettanti
Violenza
  e disordini non sono patrimonio solo del calcio professionistico. La finale
  della Coppa Italia Dilettanti tra Caratese e Nola, in programma mercoledì a
  Figline Valdarno in Toscana, è stata preceduta da violenti scontri tra i
  sostenitori della squadra campana e i carabinieri. A provocare i tafferugli
  con le forze dell’ordine è stato un centinaio di sostenitori del Nola che
  ha cercato di entrare nello stadio pur essendo sprovvisti di biglietto.
I carabinieri hanno cercato di arginare questo tentativo. Sono rimasti sul campo alcuni feriti, tra questi un militare che ha riportato un colpo alla testa, curata con alcuni punti di sutura. Il presidente del Nola, Pasquale Mazzeo, ha riportato la calma pagando il biglietto ai facinorosi che avevano cercato di forzare i cancelli.
I carabinieri hanno cercato di arginare questo tentativo. Sono rimasti sul campo alcuni feriti, tra questi un militare che ha riportato un colpo alla testa, curata con alcuni punti di sutura. Il presidente del Nola, Pasquale Mazzeo, ha riportato la calma pagando il biglietto ai facinorosi che avevano cercato di forzare i cancelli.
12/05/01Napoli-Lazio:
  8 arresti e 7 denunce 
Sono
  stati arrestati sette tifosi napoletani e denunciati altri otto in conseguenza
  dei tafferugli avvenuti fuori dallo stadio San Paolo al termine di
  Napoli-Lazio (finita 4-2 per i campioni d`Italia). Un totale di 70 supporter
  azzurri sono stati condotti per accertamenti dalle forze dell`ordine nel
  commissariato di polizia San Paolo subito dopo gli scontri. I contusi, tutti
  tra le forze dell`ordine, sono 15 (13 agenti e due carabinieri), medicati in
  ospedale e dimessi con prognosi che non superano i dieci giorni. Sia durante
  le operazioni di controllo prima della partita e dell`ingresso allo stadio,
  sia al termine dei tafferugli, sono stati sequestrati coltelli, bastoni, un
  paio di forbici ed anche un cinturone porta-pugnale. Durante gli scontri,
  gruppi di tifosi hanno incendiato e distrutto una Peugeot parcheggiata in via
  Lepanto, ad un passo dallo stadio.
  
  
12/05/01
    Arezzo-Cesena: violenza! 
  
Bella
    prova degli ultras cesenati in quel di Arezzo! Hanno tentato di porre fine
    alla vergogna della propria squadra invadendo il campo... 10' niente male,
    con gara interrotta e gli aretini a ritirare frettolosamente i propri
    stendardi dalle balaustre... Prima della partita un bar è stato preso
    d'assalto da un gruppo di ultras romagnoli; retata della Polizia e ci sono
    stati due arresti, come leggerete nell'allegato 3. Ok, sappiate che poi,
    il lunedì mattina, i due malcapitati sono stati scarcerati senza alcun tipo
    di pendenza: sono stati infatti ritenuti totalmente estranei ai
    fatti. Peccato che si siano fatti un bel weekend in galera....
   
  
 
 
Storia del Derby più
  spettacolare del Mondo
 Giunti dalla
  stazione allo stadio in auto con gli amici di
Roma,incontriamo i ragazzi di La Spezia davanti alla Nord,dove sono
appena terminati i primi scontri della giornata.
Mi raccontano di una carica laziale sotto la Sud e di altri
incontri "ravvicinati" davanti alla Tevere,noto un 'auto dei
carabinieri distrutta ed incendiata.
Alle 18.30 siamo in Nord ed inizia la solita sfida a colpi di
striscione ,in uno stadio giallorosso per due terzi.
Tra i loro:"NOI PRIMA,VOI DOPING","LA VOSTRA STAGIONE..UNA FIALA DI
NANDROLONE","L'AMOR PER LEI TI FA PODISTA""ANNA FALCHI:TI SEI SCOPERTA
LAZIALE MA SE VINCEVA L' ACIREALE TI SPOGLIAVI UGUALE",tra i
nostri:"NOI DALLA CAMPAGNA?VOI DALLA CAMPANIA!"GUARDAME SUR PETTO","I
COLORI DEL CIELO,L'AQUILA DELL' IMPERO,NOI SIAMO LA
CAPITALE ,DIFENDIAMOLI!"
Arriva il momento delle coreografie ,la loro recita un"Prendiamoli a
pallonate" ,con cartoncini ed alcuni palloni,la nostra e' la piu'
grande burla mai entrata in uno stadio:dodicimila tra pettorine e
cappellini a comporre una gigantesca scritta umana "ROMA MERDA".
La coreografia che si temeva non entrasse non solo e' entrata ma e'
stratosferica,il disegno e' perfetto,il concetto inequivocabile.
Chi ha criticato qs. coreografia di mondo ultras e di tifo non
comprende nulla!
Il tifo e' a nostro netto predominio ,e lo dico con onesta',fino al
goal di Batistuta,poi la Sud inizia a farsi sentire ma resta freddata
al 2 pari di Castroman,siglato mentre in Nord iniziavano tafferugli fra
alcuni tifosi e la polizia.
Tra il primo ed il secondo tempo compare sopra il Cml quello striscione
che ha fatto il giro del mondo:"SQUADRA DI NEGRI,CURVA DI EBREI"
Non vi dico la gioia provata al quinto minuto di recupero...
Il dopo partita e' un campo di battaglia,quando usciamo dai cancelli
intravvediamo motorini in fiamme e fuochi di molotov,l' aria e' acre
per i lacrimogeni...
Dopo la gara,mentre noi torniamo in stazione,trecento tifosi si
dirigono a Formello ad attendere la squadra per festeggiarla.
Avanti Lazio,qs. pari vale una vittoria....
Roma,incontriamo i ragazzi di La Spezia davanti alla Nord,dove sono
appena terminati i primi scontri della giornata.
Mi raccontano di una carica laziale sotto la Sud e di altri
incontri "ravvicinati" davanti alla Tevere,noto un 'auto dei
carabinieri distrutta ed incendiata.
Alle 18.30 siamo in Nord ed inizia la solita sfida a colpi di
striscione ,in uno stadio giallorosso per due terzi.
Tra i loro:"NOI PRIMA,VOI DOPING","LA VOSTRA STAGIONE..UNA FIALA DI
NANDROLONE","L'AMOR PER LEI TI FA PODISTA""ANNA FALCHI:TI SEI SCOPERTA
LAZIALE MA SE VINCEVA L' ACIREALE TI SPOGLIAVI UGUALE",tra i
nostri:"NOI DALLA CAMPAGNA?VOI DALLA CAMPANIA!"GUARDAME SUR PETTO","I
COLORI DEL CIELO,L'AQUILA DELL' IMPERO,NOI SIAMO LA
CAPITALE ,DIFENDIAMOLI!"
Arriva il momento delle coreografie ,la loro recita un"Prendiamoli a
pallonate" ,con cartoncini ed alcuni palloni,la nostra e' la piu'
grande burla mai entrata in uno stadio:dodicimila tra pettorine e
cappellini a comporre una gigantesca scritta umana "ROMA MERDA".
La coreografia che si temeva non entrasse non solo e' entrata ma e'
stratosferica,il disegno e' perfetto,il concetto inequivocabile.
Chi ha criticato qs. coreografia di mondo ultras e di tifo non
comprende nulla!
Il tifo e' a nostro netto predominio ,e lo dico con onesta',fino al
goal di Batistuta,poi la Sud inizia a farsi sentire ma resta freddata
al 2 pari di Castroman,siglato mentre in Nord iniziavano tafferugli fra
alcuni tifosi e la polizia.
Tra il primo ed il secondo tempo compare sopra il Cml quello striscione
che ha fatto il giro del mondo:"SQUADRA DI NEGRI,CURVA DI EBREI"
Non vi dico la gioia provata al quinto minuto di recupero...
Il dopo partita e' un campo di battaglia,quando usciamo dai cancelli
intravvediamo motorini in fiamme e fuochi di molotov,l' aria e' acre
per i lacrimogeni...
Dopo la gara,mentre noi torniamo in stazione,trecento tifosi si
dirigono a Formello ad attendere la squadra per festeggiarla.
Avanti Lazio,qs. pari vale una vittoria....
Roma -
  Lazio:  
Roma, 25 Aprile 2001 -
    appuntamento a piazzale Ostiense ore 10:00;
  
arrivano prima i ragazzi
    dei Viking Korps, in partenza nella nottata del 24 da Matera e attesi da
    qualche componente dei Viking Lazio Nord Italia; arrivano i ragazzi di
    Salerno, Viterbo e L'Aquila; (ultimi due gruppi "new entry" di
    Viking Italia).
  
Si familiarizza subito
    e, dopo una breve sosta, si va alla stazione Termini, dove ci avrebbero
    raggiunti i ragazzi dei Viking Ravenna e quelli della Fortitudo Bologna
    Basket.
  
Il tragitto verso
    Termini è una carovana di auto tra le affollate stade romane...
  
Inizia lo show: si passa
    con tutti i semafori rossi, si iniziano ad intonare i primi cori che finiscono
    con il coinvolgere i passanti;
  
si stappa qualche fiasco
    di vino passato di auto in auto durante il viaggio...i viterbesi che con il
    megafono iniziano a "sbraitare"...qualcuno addirittura scende
    dall'auto per offrire un po' di vino ai passanti;
  
il tutto all'incessante
    urlo "i vikinghi dell'Italia siamo noi!".
  
Incontriamo  Bolognesi
    e Ravennati e partiamo verso un locale sulla Casilina dove ci avrebbero
    aspettato gli altri ragazzi dei Viking Lazio; erano presenti anche
    rappresentanze di altri gruppi laziali: Irriducibili, CML'74 e Veterani, più
    una delegazione di Rebels Arezzo; prima del pranzo inizia un piccolo
    dibattito che in realtà è un saluto e un abbraccio tra ragazzi che sposano
    la stessa Mentalità Viking.
  
Interventi dei gruppi e
    cori, a sancire la consacrazione del progetto;
  
dopo l'immancabile Inno
    di Mameli inizia il pranzo; i ragazzi sono entusiasti ed hanno voglia esordire
    allo stadio.
  
Partiamo verso le 16:00
    alla volta di Perugia;
  
arriviamo nella città
    umbra verso le 19:00;
  
Qualche Ultrà Perugino
    ci avvicina ai cancelli per chiarimenti e delucidazioni su Viking Italia,
    che per loro sembrava rappresentare un gruppo politico più che un gruppo
    ultras;
  
Chiarita la nostra
    posizione entriamo allo stadio ma subito la seconda sorpresa: la Polizia
    sapeva già del nostro arrivo, e, oltre ad essere stati tutti identificati,
    veniamo fermati per quasi trenta minuti per controlli;
  
I nostri stendardi
    tricolore hanno rischiato di essere sequestrati se non che qualche
    componente del gruppo ha garantito di persona di non esporre gli elmetti
    vikinghi, che, a parere della celere, non erano simboli vietati, ma 
    "avrebbero suscitato la reazione degli ultras perugini";
  
entriamo allo stadio ed
    esponiamo il nostro enorme vessillo, privo dell'elmo centrale; facciamo
    subito un bel gruppo e intoniamo i primi cori....
  
siamo la differenza, il
    primo gruppo ultras a seguito della nostra patria!
  
all'ingresso in campo
    esponiamo un lunghissimo striscione di carta:
  
"La mia Patria ha
    mille voci che si uniscono alla mia!"
  
bel tifo per tutto il
    primo tempo, calato nel secondo.
  
Siamo usciti dallo
    stadio a testa alta e dimostrato con fierezza che per una causa comune si
    riescono a mettere da parte frizioni, politica e regionalismi vari.
  
Ci siamo riusciti.....ma
    che fatica!
  
Ringraziamo tutti i
    gruppi intervenuti:
  
Viking Lazio e Viking
    Lazio Nord Italia per  l'ospitalità, Viking Guerrieri Salerno, VIking
    Korps Matera, Viking Ravenna, Viking Fortitudo (che sono andati via una
    po' prima perchè la Paf aveva alle 18 una gara a Forlì), Viking
    Viterbese, Viking L'aquila.
  
QUANDO
    LO SPORT DIVENTA TRAGEDIA 
  
Le
    immagini televisive delle decine di corpi privi di vita sparsi sul campo da
    gioco dello stadio Ellis Park di Johannesburg non sono le prime e,
    probabilmente, non saranno le ultime.
Il calcio, purtroppo, è abituato a convivere con tragedie di questo genere. La storia del calcio mondiale, da Johannesburg a Mosca, da Lima a Sheffield a Bruxelles, più volte è stata macchiata dal sangue di centinaia di innocenti vittime di resse, crolli, grandinate e incendi avvenuti in ogni angolo del globo.
L'elenco di questi gravi incidenti può cominciare da Johannesburg stessa: protagoniste sempre le stesse formazioni dei Kaizer Chief e degli Orlando Pirates, le due squadre più seguite nella sconfinata Soweto, ghetto nero dove questo derby è particolarmente sentito. E' il 13 gennaio del '91, infatti, quando le due squadre si
affrontano in un'amichevole nel piccolo impianto Ernest Oppenheimer di Orkney: basta una contestata decisione arbitrale in una gara senza punti in palio per scatenare un inferno dentro lo stadio. Alla fine i morti saranno 42, 50 i feriti.
Restando nel continente nero e nel recente passato, sono tredici i morti in Zimbawe-Sud Africa, giocatasi il 9 luglio scorso nelle eliminatorie dei Mondiali 2002: prima
gli incidenti scoppiati tra tifosi, poi le cariche e i lacrimogeni delle forze dell'ordine che creano il letale fuggi fuggi generale.
La tragedia che conta il maggior numero di vittime è però avvenuta nell'ex Unione Sovietica, nel 1962 il teatro è lo stadio Lenin di Mosca: si gioca per la Coppa Uefa Spartak-Haarlem, crolla una grande balaustra, scene apocalittiche dalle quali viene fuori il bilancio di 340 morti.
Cifra simile, due anni dopo, a Lima per "colpa" di un gol annullato ai padroni di casa durante Perù-Argentina: 320 i morti, più di un migliaio i feriti.
Continuando si incontra la tragedia dell'Heysel datata 29 maggio 1985: nella finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, giocata nel vetusto stadio di Bruxelles, muoiono schiacciate dalla furia degli hooligans britannici 39 persone.
Salto indietro, poi, al 1982 quando l'11 maggio una sigaretta mal spenta causa un incendio nello stadio in legno di Bradford: 56 vittime.
Si può morire anche di grandine: l'11 marzo 1988, infatti, una violenta grandinata si abbatte in uno stadio di Katmandu, 80 i morti tra le migliaia di persone che cercano riparo uscendo dall'impianto. Sono in 89 a perdere la vita, invece, a Città del Guatemala il 17 ottobre del '96 quando la capienza dello stadio viene superata di quindicimila unita: da un piccolo focolaio scoppia una ressa che lascia cadaveri e feriti per terra.
La scia di sangue conta altri morti a Sheffiled (95), Bastia (12) e Glasgow (66). Se in Europa le rigide normative hanno reso gli stadi sempre più sicuri, non altrettanto si può dire di Asia, Africa e Sud America, dove da un momento all'altro potrebbero arrivare altre tristi immagini come quelle di Johannesburg
Il calcio, purtroppo, è abituato a convivere con tragedie di questo genere. La storia del calcio mondiale, da Johannesburg a Mosca, da Lima a Sheffield a Bruxelles, più volte è stata macchiata dal sangue di centinaia di innocenti vittime di resse, crolli, grandinate e incendi avvenuti in ogni angolo del globo.
L'elenco di questi gravi incidenti può cominciare da Johannesburg stessa: protagoniste sempre le stesse formazioni dei Kaizer Chief e degli Orlando Pirates, le due squadre più seguite nella sconfinata Soweto, ghetto nero dove questo derby è particolarmente sentito. E' il 13 gennaio del '91, infatti, quando le due squadre si
affrontano in un'amichevole nel piccolo impianto Ernest Oppenheimer di Orkney: basta una contestata decisione arbitrale in una gara senza punti in palio per scatenare un inferno dentro lo stadio. Alla fine i morti saranno 42, 50 i feriti.
Restando nel continente nero e nel recente passato, sono tredici i morti in Zimbawe-Sud Africa, giocatasi il 9 luglio scorso nelle eliminatorie dei Mondiali 2002: prima
gli incidenti scoppiati tra tifosi, poi le cariche e i lacrimogeni delle forze dell'ordine che creano il letale fuggi fuggi generale.
La tragedia che conta il maggior numero di vittime è però avvenuta nell'ex Unione Sovietica, nel 1962 il teatro è lo stadio Lenin di Mosca: si gioca per la Coppa Uefa Spartak-Haarlem, crolla una grande balaustra, scene apocalittiche dalle quali viene fuori il bilancio di 340 morti.
Cifra simile, due anni dopo, a Lima per "colpa" di un gol annullato ai padroni di casa durante Perù-Argentina: 320 i morti, più di un migliaio i feriti.
Continuando si incontra la tragedia dell'Heysel datata 29 maggio 1985: nella finale di Coppa Campioni tra Juventus e Liverpool, giocata nel vetusto stadio di Bruxelles, muoiono schiacciate dalla furia degli hooligans britannici 39 persone.
Salto indietro, poi, al 1982 quando l'11 maggio una sigaretta mal spenta causa un incendio nello stadio in legno di Bradford: 56 vittime.
Si può morire anche di grandine: l'11 marzo 1988, infatti, una violenta grandinata si abbatte in uno stadio di Katmandu, 80 i morti tra le migliaia di persone che cercano riparo uscendo dall'impianto. Sono in 89 a perdere la vita, invece, a Città del Guatemala il 17 ottobre del '96 quando la capienza dello stadio viene superata di quindicimila unita: da un piccolo focolaio scoppia una ressa che lascia cadaveri e feriti per terra.
La scia di sangue conta altri morti a Sheffiled (95), Bastia (12) e Glasgow (66). Se in Europa le rigide normative hanno reso gli stadi sempre più sicuri, non altrettanto si può dire di Asia, Africa e Sud America, dove da un momento all'altro potrebbero arrivare altre tristi immagini come quelle di Johannesburg
TestadiCalcio
    ha scoperto in un cestino dei rifiuti, situato nel cortile della Questura di
    (omissis), un materiale assolutamente sconvolgente. E’ il verbale che
    circola presso le Forze dell’Ordine per riconoscere a distanza il vero
    ultrà. E’ uno studio importante, antropologicamente eccezionale, che può
    contribuire molto a (omissis). Eccone uno stralcio, per la precisione quello
    non macchiato di sugo
    
    
“L’ultrà
    carogna. Armato fino ai denti, usa il coltello come stuzzicadenti
    e sputa in faccia alla fidanzata, baciandole avidamente lo stesso sputo.
    Pericolosissimo, soprattutto quando mangia pesante le viscere degli ultrà
    opposti
    
    
    
    
    
    
L’ultrà
    in crisi d’identità. Riconoscibile perché va allo stadio con uno
    striscione di 30 metri inneggiante alla sua famiglia. Talvolta sbaglia pure
    partita e finisce male, dato che i tifosi avversari considerano una
    provocazione la scritta “Zio Pino for ever”
L’ultrà
    di destra.
    E’ convinto che la marcia su Roma del Duce non fosse altro che una
    trasferta bene organizzata. Temibile, soprattutto se mancino
    
    
L’ultrà
    di sinistra.
    Ha il tatuaggio del Che, ama il Che, si crede il Che e usa il pronome
    relativo “che” pronunciandolo C’è. Bocciato a scuola più volte, per
    questo pensa all’ingiustizia dei popoli
    
    
L’ultrà
    di centro.
    Non parla. Non dice assolutamente nulla. E’ educato. Non gli si sente mai
    una parolaccia. E’ contro la violenza. Non sopporta gli esaltati. Non va
    neanche allo stadio. Si è diffidato da solo
    
    
L’ultrà
    della Polizia.
    Omissis. Se no, abbiamo da parlare per 7 numeri di Ultras Inside"
    
    
SEGNALIAMO
      DAL WEB
    
Sito Italiano....le Grandi
    
(BOYS PARMA '77)
    
New Entry nel mondo del web i Boys Parma,
      gruppo che dal '77 tiene le redini del tifo crociato;
    
sito ben fatto, con informazioni e iniziative;
      bella la intro: da rivedere le immagini non troppo esaurienti.
    
*Grafica 8 *Testi 9
        *Informazione 8 *Originalità 7,5
      
Voto Totale 8,5
      
Sito
      Italiano...le Piccole
      
(Ultras Potenza)
      
Davvero molto bello il sito degli UP ' 82,
        gruppo che ha stile da vendere; mancano al calcio che conta, ma gli
        Ultras, quelli veri, non mancano mai al seguito dei rossoblu; quest'anno
        si è riproposto il derby col Matera, peccato in questa categoria!
      
sito semplice e lineare, nello stile ultras
        "vecchia maniera"
      
In bocca al lupo ragazzi!
      
*Grafica 8 *Testi 8
        *Informazione 8 *Originalità 8,5
      
Voto Totale 8
      
Sito Estero
      
(Original '21 Aek Atene GRECIA)
      
Il senso del sito e racchiuso tutto nella
      intro: una Bomba!
    
tifoseria caldissima e tifo incessante; un
      misto tra il tifo sud americano e quello Yugoslavo;
    
Visitatelo, non ve ne pentirete!
    
Voto Totale 9
    
    
3°
    CONCORSO "L'Arte va Premiata !!!"  
    
 
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