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14 gennaio 2023

Comunicato Curva Nord Lauro Perini


QUANDO È INIZIATO il percorso della Curva Nord Lauro Perini in veste di gruppo unico nel 2018 ci siamo posti come obiettivo quello di dare nuova linfa alla curva della nostra città. Eliminare gli screzi personali per unirci sotto un unico striscione che rispecchiasse la mentalità ed i valori della nostra tifoseria. E così è stato, coerentemente con le nostre idee siamo cresciuti, sia internamente che esternamente come gruppo.

ABBIAMO PORTATO AVANTI GLI IDEALI dell'essere ULTRAS, non abbiamo mai sottoscritto tessere, non abbiamo mai firmato autorizzazioni, non abbiamo mai lucrato su trasferte o materiale, riutilizzando tutto il guadagno a sostegno del gruppo e, visti i tempi, della sua stessa esistenza. Cose che dovrebbero, nella nostra ottica, essere la norma, ma non sono più così scontate specialmente ai livelli più alti.
NELL'ULTIMO ANNO tanti ragazzi, anche fra i più giovani, si sono avvicinati alla nostra tifoseria ed hanno cominciato a popolare i nostri gradoni, ci siamo resi conto che la curva stava tornando ad essere un luogo d'aggregazione, qualcosa di alternativo alla classica "vasca" a Marina la domenica pomeriggio. Nel constatare ciò, abbiamo pensato che il popolarsi della curva andasse di pari passo e fosse frutto del fare le cose con criterio, impegno e grandi sacrifici, e ci siamo fatti forti di tutto ciò.
EVIDENTEMENTE alle forze dell'ordine cittadine tutto ciò da fastidio, risulta contrastante con l'idea di tifoseria e stadio che gradirebbero maggiormente. Sempre alla ricerca di un passo falso da parte nostra abbiamo ricevuto, prima una decina di Daspo in occasione dei fatti con la Vis Pesaro, con una caccia all'uomo fra telecamere private e immagini sfocate, che sono sfociate in denunce penali per mascherine e bandiere, dato che, come si può facilmente evincere da diversi articoli di giornale "Il contatto tra le tifoserie veniva scongiurato dagli equipaggi della Polizia di Stato intervenuti celermente frapponendosi tra i facinorosi".
Ma, non contenti, anno nuovo, altra repressione, altri 5 Daspo sono in arrivo per la partita dello scorso 23 Dicembre contro il Cesena quando, nella discesa a ridosso della Curva, alcuni ragazzi hanno fatto scoppiare goliardicamente qualche petardo e fumogeno ed hanno realizzato una scritta sul muro, in una strada quasi completamente vuota(si giocava di venerdì alle 14.30) e senza arrecar alcun danno a cose o persone ma avendo la grave colpa di creare un ambiente di festa e aggregazione, evidentemente non in linea con le aspirazioni di qualcuno. La UIGOS nostrana ha pensato bene di montare una telecamera temporanea ad hoc (posizionata poco prima della partita e smontata a metà primo tempo) per diffidarci e denunciarci, con delle accuse che sfiorano il complottismo. Un piano costruito sistematicamente per eliminare ciò che non va, almeno nella loro visione, nel solco di quello che pensano. Repentini provvedimenti di daspo da cui emerge un, permetteteci, ingiustificato o quanto meno spropositato spirito revanscista da parte di chi dovrebbe rappresentare lo Stato e sembra solamente calcare la mano su dei ragazzi la cui unica colpa è di non essere comuni cittadini ma bensì "ultras".
15 diffidati nel giro di neanche un anno sono molti, senza pensare a tutte le diffide degli anni precedenti, e sono un grosso numero di membri attivi che in una realtà piccola come la nostra possono risultare pesanti. Ma noi siamo indiani. Non ci inginocchiamo di fronte a chi ci vuole umiliare e continuiamo con la nostra linea, mollare lo striscione sarebbe una sconfitta. Non la avranno, difficilmente capitoleremo. Cambiano i tempi ma non il nostro sangue, la nostra storia, quella delle nostre genti, che mai vorremmo disonorare. Dovrebbero avere memoria di ciò coloro che vogliono morto questo movimento, poichè essi, agiscono guidati dal solo sadismo e pregiudizio, dalla volontà di porre fine a una forma di aggregazione pura e senza secondi fini, che posta all'interno della società odierna non può che far paura; noi invece, agiamo guidati da ideali e valori nobili, da una passione immensa ed è per questo che, purtroppo per loro, difficilmente potranno vincere. Nuovi indiani nasceranno, giovani leve cresceranno, i diffidati torneranno, non ci potete eliminare perchè certi sentimenti possono cambiare forma ma non moriranno mai.
Meritiamo rispetto per quello che abbiamo fatto e per quello che siamo, Domenica 15, nella gara casalinga contro il San Donato Tavernelle, lasceremo vuota la Nord per i primi 45 minuti, vediamo come sarebbe lo Stadio dei Marmi senza di noi. Lunga vita agli ultras, diffidati liberi.

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