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26 marzo 2001

Pisa-Livorno, disastro annunciato

La voce da giorni circolava a Pisa: allo stadio ci sarà un casino pazzesco. Lo sapevano tutti, è successo. E' stato un inferno. Seggiolini e fumogeni dentro al campo, bottiglie e spranghe fuori. Una città sconvolta e avvolta nel fumo acre dei lacrimogeni, terrorizzata dalla guerriglia che ha invaso le strade intorno alla Curva Nord. Quattro arresti (rischiano una condanna esemplare), ma potrebbero aumentare nelle prossime ore. Una settantina di fermi, quaranta feriti e oltre 200 milioni di danni: è questo il bilancio di Pisa-Livorno, il derby della vergogna. Sotto accusa, subito, la gestione del servizio d'ordine. Già sabato il sindaco di Pisa Paolo Fontanelli aveva lanciato l'allarme: "Sono pochi 500 agenti". E ieri, dicono, i controlli allo stadio non sono stati adeguati. 

Per ora quello che resta è l'immagine assurda di una partita devastata dalla violenza e fermata al minuto 36 del secondo tempo, che tra sospensioni e riprese è durato un'ora e venticinque minuti. Uno spettacolo indegno. Succede tutto dopo il gol di Protti. Rigore dubbio per fallo di Baraldi su Lorenzini, dai distinti una pioggia di seggiolini e fumogeni. Protti dal dischetto segna, è il finimondo. L'arbitro è costretto a fermare il gioco. Il pomeriggio di follia degli ultrà pisani si trasforma in guerriglia. I primi scontri iniziano dentro lo stadio: un paio di cariche di alleggerimento e niente di più. Fuori, però, succede il finimondo. I tifosi cercano di sfondare il cordone di polizia, due agenti restano contusi. I lacrimogeni annebbiano l'aria, è un corpo a corpo assurdo. Botte, inseguimenti. Alla fine sono dieci i feriti, nessuno grave. Intanto il treno dei tifosi livornesi è ripartito, senza problemi. La battaglia continua a Pisa: la strada è un tappeto di vetri e le due squadre sono bloccate dentro lo stadio. Nessuno può uscire. Il vicepresidente del Pisa, Roberto Posarelli, evita di commentare la contestazione e se la prende con l'arbitro. Il giudice sportivo potrebbe omologare il risultato (10) fissato al momento della sospensione. Certa è la squalifica del campo: il Pisa rischia di giocare almeno quattro partite in campo neutro e forse anche a porte chiuse.

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