Alcune migliaia di tifosi genoani si sono riuniti a Genova al Porto
Antico per manifestare contro la sentenza di retrocessione in serie C e
per chiedere la A ''conquistata sul campo''.
Alcune migliaia di tifosi genoani si sono riuniti a Genova al Porto
Antico per manifestare contro la sentenza di retrocessione in serie C e
per chiedere la A ''conquistata sul campo''. I tifosi hanno formato un
corteo che si e' diretto verso il ponente bloccando via Gramsci. Sono
stati distribuiti facsimili di schede elettorali che probabilmente
verranno in seguito bruciate in segno di protesta.
21.51 - Il corteo dei tifosi ha lasciato via Gramsci, si e' diretto nel
centro storico ed ha raggiunto Palazzo Tursi, sede del municipio, dove
sono stati intonati cori contro il sindaco, accusato di non avere difeso
la societa'. I tifosi hanno anche acceso dei candelotti fumogeni rossi
ai piedi del portone del palazzo ed hanno fatto un piccolo falo' con i
facsimile delle schede elettorali. I tifosi intonano cori contro la
Figc, contro il quotidiano Il Secolo XIX e contro i pm genovesi che
hanno svolto le indagini sulla presunta combine. Uno dei cori piu'
ripetuti e' ''Serie A o violenza sara'''.
22.35 - Il corteo dei tifosi genoani si e' fermato in via Roma, davanti
alla prefettura, dando vita ad un presidio. La manifestazione, durante
la quale sinora non e' stato compiuto alcun atto vandalico, e'
controllata a distanza da polizia e carabinieri. Su uno striscione,
riferito alla sentenza, e' scritta la frase ''peggio della santa
Inquisizione''. I tifosi alternano gli inni sportivi a slogan con
insulti ai magistrati, al sindaco e ai giornalisti.
23.48 - Dopo la Prefettura, il corteo dei tifosi del Genoa ha raggiunto
Palazzo di Giustizia, non presidiato dalle forze dell'ordine, dove sono
stati intonati nuovamente cori contro i magistrati che hanno condotto le
indagini sul caso Genoa-Venezia. Di fronte al portone del palazzo sono
stati lasciati due striscioni con scritto ''GiustiziA o non si vota'' e
''Peggio della Santa Inquisizione''. Il corteo si e' quindi avvicinato a
Piazza Piccapietra dove ha sede il quotidiano Il Secolo XIX, uno degli
obiettivi della manifestazione, gia' oggetto di un assedio dei genoani
la scorsa settimana. L'edificio e' stato pero' presidiato da un ingente
schieramento di poliziotti, carabinieri e reparti della Guardia di
Finanza. C'e' stata una trattativa tra i capi tifosi, che volevano
andare a manifestare davanti all'ingresso della redazione, e i dirigenti
della digos, e alla fine e' stato deciso di fare sfilare il corteo in
una via adiacente la piazza. La manifestazione si e' quindi recata verso
piazza De Ferrari e da qui lentamente il corteo si e' disperso.
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