In merito alla notizia uscita su tutti i quotidiani locali della
possibile acquisizione dellAC Prato 1908, da parte della ACF Fiorentina
della famiglia Della Valle, con il presente comunicato, la Curva
Ferrovia intende esprimere il suo più totale e netto dissenso.
Dopo decenni di chiacchere e falsità sulla possibilità di un cambio al
vertice della società ci troviamo, di colpo, a dover affrontare la
peggiore e la più inimmaginabile delle ipotesi, ovvero quella di finire
tra le mani degli odiati cugini fiorentini. Dalla padella alla brace,
come si suol dire.
Intendiamo subito chiarire che qui non si tratta solo di una squadra di
calcio ma di tuttaltro, la storia della nostra città ci tramanda la
profonda rivalità che ci divide da Firenze, rivalità fondata sul sangue e
sui sacrifici dei Pratesi, che solo dopo una lunga battaglia son
riusciti a liberarsi dal giogo asfissiante della città gigliata. Qui si
parla della squadra rappresentazione della terza città del Centro
Italia, si parla di una società che, in una città devastata da problemi
sociali ed economici, rimane forse lunico appiglio per chi è ancora
attaccato alle proprie origini e alle proprie tradizioni.
Si parla di un bene di tutti, non solo di chi va allo stadio o di chi siede su poltrone più o meno importanti.
Abbiamo una storia ultracentenaria di sport, una storia millenaria di
lotte contro Firenze e decidiamo di calpestarla perché incapaci di
trovare soluzioni alternative?
A noi non interessano né gli ideatori né i sostenitori di questa
scellerata idea, non ci interessano progetti o prospettive a breve-lungo
termine, chiediamo solo che venga tutto fermato sul nascere, prima che
si arrivi a conseguenze ingestibili per tutti.
Leggiamo che ci vogliono elemosinare lasciandoci i nostri colori ed il
nostro titolo sportivo, forse non è chiaro, noi con la città di Firenze e
con la società che la rappresenta non ci vogliamo aver niente a che
fare, né adesso né in futuro.
E non facciano testo i pochi spettatori presenti al Lungobisenzio, la
fiamma della passione cittadina per la propria squadra arde ancora sotto
la cenere, basta solo trovare il fiammifero giusto
che sicuramente non è
di colore viola.
Non siamo né facciamo la succursale di nessuno, tantomeno dellodiata Firenze.
Pretendiamo rispetto per Prato, per la sua storia e per i suoi abitanti.
Prendiamo rispetto e, se non ci verrà dato, state sicuri che ce lo prenderemo da soli.
Difenderemo la nostra identità ad ogni costo ed in ogni sede, e siamo
sicuri che tutti i Pratesi, quelli veri, saranno al nostro fianco.
Meglio rischiare di morire da Pratesi, che vivere da fiorentini.
Curva Ferrovia Prato
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