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10 novembre 2003

Ultras Inside - La Voce degli Ultras! - Anno 3 - Numero 11


Mensile anno III nr 11 Novembre 2003
EDITORIALE

Ciao amici Ultras;
eccoci tornati al consueto appuntamento con "la Voce degli Ultras!"  il bollettino virtuale di Ultras Inside;
abbiamo apportato numerose modifiche sia al sito che al bollettino non più inviato via email ma visto in rete con le apposite password;
speriamo che tutti i nostri sforzi siano graditi da tutti voi che sempre più numerosi affollate le nostre pagine.
Vi salutiamo e vi diamo appuntamento al prossimo mese.
buona lettura con Ultras Inside
"La Voce degli Ultras!"



articoli inviati dai nostri utenti del Club Ultras Inside


Questa rubrica non vuole fomentare violenza di nessun genere. Non faremo commenti e ci limiteremo a pubblicare le notizie più eclatanti successe nel mese precedente l'uscita del bollettino; Combattiamo la violenza negli stadi...salvaguardiamo il Movimento Ultras!
 

L'avellino sul web

01/11/2003 -

Novita' sul web a partire da domenica 2 novembre 2003 le partite dell'avellino saranno visibili su internet, in seguito all'accordo stipulato tra l'us avellino e la mp web.
la mp web annuncia l'accordo e le gare interne dell'avellino saranno in diretta criptata sul sito ufficiale: www.usavellino.net.Quindi si parte con avellino-treviso alle ore 15.00, l'esordio di una partita sul web si e' avuto con torino-palermo seguita da 3500 utenti connessi al sito ufficiale del torino calcio e successivamente con torino-cagliari e torino-atalanta con circa 3000 utenti.
L'amministratore delegato di mpweb dice: internete e' l'unico mezzo capace di garantire a chiunque acesso alle informazioni ed immaggini,poi conclude dicendo:siamo lieti di essere partner dell'avellino in questo innovativo progetto.
Forza vecchio cuore biancoverde!!!!!!!!!!!


 

Irriducibili Lazio: Non vogliamo essere presi in giro

01/11/2003 - Fonte: - www.calciomercato.com
Il gruppo 'Irriducibili' dei tifosi della Lazio ha espresso il proprio disappunto per l'annunciato addio dell'amministratore delegato Luca Baraldi a 'Radio Azzurra': "Ribadiamo la gratitudine e il rispetto per la persona Baraldi al quale resteremo sempre legati. Comunque non crediamo che la società gli abbia proposto un rinnovo contrattuale. I problemi personali c'erano purtroppo già da mesi. Noi tifosi non vogliamo essere presi in giro. A chi subentrerà auguriamo tanta fortuna, ma chiediamo anche trasparenza e spiegazioni sul progetto che coinvolgerà la società e la squadra biancoceleste".
 

Gli Ultras Ancona si presentano

02/11/2003 - Fonte:www.corriereadriaticonline.it
Dopo lo scioglimento del Collettivo, è ufficialmente nato un nuovo gruppo della curva nord.

Gli Ultras Ancona sono nati ufficialmente. Dopo le nostre indiscrezioni dei giorni scorsi, ieri è arrivato in redazione un comunicato del gruppo nato dalla ceneri del Collettivo. «Con queste righe informiamo tutti gli ultras e i tifosi dorici - si legge nella nota - in particolar modo quelli che domenicalmente frequentano la Curva Nord, che è nato un nuovo gruppo il cui nome è Ultras Ancona. Il suddetto gruppo nasce da una costola dell'ex Collettivo Curva Nord, ed è composto dai ragazzi più giovani che orbitavano nel Collettivo, con la partecipazione solo di qualcuno dei "vecchi" del Collettivo e da altri ragazzi ancora che prima non aderivano a nessuno dei gruppi della Nord. Il gruppo si rispecchia nei valori della mentalità ultras, dell'antirazzismo (senza strumentilizzazioni politiche e partitiche) e oltre che seguire e difendere i colori della nostra città in tutti gli stadi, cercherà di intervenire anche in campo sociale con iniziative e manifestazioni quando si sentirà di farlo e quando ne avrà le possibilità. Gli Ultras Ancona non sono un gruppo che vuole ghettizzarsi in curva, ma vogliono uscire sul territorio cittadino cercando di coinvolgere i ragazzi/e di Ancona in questa nostra nuova avventura. Ribadiamo fermamente che non siamo un Collettivo 2, nè un ritorno dello stesso sotto mentite spoglie. Non siamo il gruppo portante della curva nord, come lo era il Collettivo, ma siamo un gruppo della curva, senza la pretesa di coinvolgerla in toto o di avere il comando della stessa. Il gruppo nasce dall'unione di ragazzi che sono amici al di là dei novanti minuti domenicali e il gruppo lotterà e svolgerà la propria attività innanzi tutto per i propri componenti, per il gruppo stesso... certamente sperando di avere un seguito in curva e che la nord stessa apprezzi la nostra mentalità e il nostro modo di fare e tifare. E' nostra intenzione collaborare con gli altri gruppi della curva fermo restando i nostri principi basilari. In questi giorni c'è stato un continuo susseguirsi di riunioni per organizzarci e anche se domenica saremo in curva nord, non sappiamo ancora se riusciremo per motivi tecnici ad esporre il nostro striscione, comunque sia ci posizioneremo al centro della curva e invitamo tutti quelli che hanno voglia di lottare, cantare e divertirsi con noi a seguire la partita tutti compatti nel punto in cui il gruppo si radunerà. Per noi, per i nostri colori e per la nostra città».

Classifica striscioni rubati dalle tifoserie

04/11/2003 - Fonte: forza azzurri.
Classifica delle tifoserie che hanno rubato più striscioni.
Premetto che tifo solo la Nazionale, mi sono divertito a sfogliare tutte le foto di questo sito, contenenti striscioni rubati.
Naturalmente in questa mia classifica non terrò conto delle foto doppie,triple etc etc inerenti lo stesso striscione,inoltre non considero stendardi,bandiere e strisciono minuscoli.
ECCO LA MIA CLASSIFICA:
1) ATALANTA E PESCARA....entrambe hanno sottratto molti striscioni a tantissime tifoserie e per giunta non hanno subito furti.
2) TARANTO E PALERMO...sebbene quest'ultima ha subito diversi furti.
3)LECCE,ROMA,LAZIO,BARI,FIORENTINA

ECCO LA MIA CLASSIFICA, NON FARO' QUELLA DEI PEGGIORI PER RISPETTO.

FORZA ITALIA

Intervista alle Brigate Autonome Livornesi

04/11/2003 - FAN'S MAGAZINE
Intervista alle: BRIGATE AUTONOME LIVORNESI
Inserisco questa intervista tratta dal giornalino Fans Magazine per sapere quello che ne pensano gli ultras d'Itaia su questo gruppo, chi non ha avuto l'occasione prima ne leggerà delle "belle"

Dopo un anno e mezzo ci troviamo ancora una volta qui a Livorno, a raccontare le vicende di un gruppo che nel bene e nel male è decisamente sotto i riflettori nazionali: le Brigate Autonome Livornesi. Dopo gli ultimi episodi i ragazzi ci tengono a chiarire gli accadimenti, corredandoli anche con materiale fotografico. Ci viene consegnato un filmino amatoriale sugli scontri alla stazione con i laziali. Il tutto uscirà contestualmente sul FANS e sul sito delle BAL:http://bal.tifonet.it.

Siamo vicini ai vostri primi 5 anni di vita. Attraversate un momento piuttosto delicato. Contate oltre 200 diffide. I maligni dicono che è finito l’idillio con la digos.

Si, abbiamo rotto il gemellaggio. Scherzi a parte è un momento nero per noi, stiamo pagando a caro prezzo la repressione, che nei nostri confronti è prettamente politica.Siamo giudicati estremisti e socialmente pericolosi. Sai 200 diffide sul groppone pesano!
Qui a Livorno siamo al colmo ormai; di recente alcuni di noi sono stati costretti ad un processo per rissa per viabilità con la macchina, uno di noi ha fatto quattro mesi di carcere, un altro 30 giorni di isolamento. Il Gip ha accompagnato la sua relazione affermando che il reato era stato commesso dal “pericoloso gruppo estremista delle BAL ecc”poi è finito lui sotto inchiesta!E noi si è fatta una manifestazione sotto la questura esponendo uno striscione “ ANOI LA REPRESSIONE A VOI LA PROSTITUZIONE”.
In altri procedimenti alcuni di noi sono stati riconosciuti da tatuaggi sulle braccia…salvo poi dimostrare che questi ragazzi non avevano nulla sulle braccia e sono stati costretti a scagionarli.
E’ vero che stiamo scontando tutte le volte che abbiamo legnato la celere in giro per l’Italia, si sa gli episodi che ci riguardano sono tantissimi.Poi in città ci sono fenomeni strani. Spesso vengono fermati dei ragazzi senza casco sul motorino, nel portafoglio viene trovato loro la foto di Stalin…questo al sistema da i brividi, è una cosa da combattere. E’ inutile invece dirti che per noi è il segnale che abbiamo dato qualcosa di importante alla città. Vogliamo ricordarlo bene a tutti:qui a Livorno nel 1921 è nato il Partito Comunista Italiano…e la storia non si può ignorare….quanti ragazzi sono stati condotti in questura per vilipendio al presidente del consiglio per aver gridato frasi ingiuriose…è il segnale che ci guardano a vista.


Andiamo un pò all’origine del discorso. Come vi difendete dall’accusa del mondo ultras che siete una curva solo politicizzata ma priva di mentalità ultras.

E chi sono quelli che si definiscono ultras? I veronesi? Che per identico credo politico accolgono i padovani in curva?I laziali che fanno le trasferte con i romanisti solo per politica?Se loro sono ultras allora lo siamo anche noi. Ti ripeto, Livorno è una città proletaria, sovversiva nell’anima. Negli anni del fascismo è stato teatro di scontri notevoli e noi, è bene chiarirlo, poniamo tutto il nostro essere comunisti, sovversivi all’interno della curva. Quello che si è nella vita si mostra e si dimostra, senza ipocrisia e falsi moralismi. Il fascista per noi è un nemico tutti i giorni, quindi anche in curva. Non lo puoi dissociare, sarebbe incoerente. Poi dimmi chi è che non mostra in curva il suo credo politico?In quante curve si vede il “Che” la celtica o altri simboli?Alla fine sono pochi davvero gli apolitici.Ci sono curve di destra di sinistra e miste.Forse sono meno ultras i perugini che espongono a 5 metri di distanza “Che” e celtiche insieme; se questi sono gli ultras e tengono al Perugia almeno la smettano di esibire i simboli…danno il vomito.

Addirittura anteponete il credo politico al Livorno?Lo stalinismo alla squadra?

E’ una cosa da chiarire. Nella nostra curva c’è tanta gente del movimento, ognuno col suo indirizzo politico. Il discorso è che nel guardarla da fuori in mezzo a 700 “Che” ed uno “Stalin” l’occhio cade sulla bandiera di Stalin perché rappresenta l’estremo. Ma che Stalin rappresenta l’estremo questo è un bollino che gli ha appiccicato la borghesia.
Per noi essere comunisti può essere espresso in vari modi, che passi da Stalin, Cina, Cuba.
Da noi in curva si fa antifascismo militante ed antirazismo.Diciamo poi che la componente principale venuta fuori è quella che si rifà all’Unione Sovietica e allo stalinismo.
E questi sono valori assoluti non paragonabili con una partita di calcio…questi sono i nostri ideali, il nostro credo cha va al di sopra di tutto.Abbiamo cercato di accomunare sotto il nostro pensiero anche altre città, con il progetto resistenza ultras siamo in sintonia con Terni, Ancona e con i ragazzi di Savona che hanno mostrato entusiasmo per la cosa.

Lo avete proposto anche ai pisani?

Non sono in grado. O per lo meno, questa gente non è ancora ben definita. Da una parte vorrebbero fare politica per far vedere un po’, dall’altra si tiran indietro. La verità è che noi abbiamo scombussolato il mondo ultras. Abbiamo rotto questo clicchè che diceva “ sei ultras… vai allo stadio, poi hanno cominciato a vedere la curva del Livorno come si pone le iniziative forti che intraprende, hanno iniziato a vedere che c’è una curva che pensa che ha delle idee e che le esprime senza pudori o ipocrisie.

In sostanza non accettate lezioni da nessuno.

Ognuno può fare quello che gli pare. Ma di quanti è la coerenza non si sa. O ti metti dietro all’ideale ultras e vai avanti per la tua strada, o ti dai una definizione politica come curva senza menzogne. E poi rifletti, quali rivoluzioni ha fatto il movimento ultras negli ultimi 10 anni?La gente che spaccava gli autogrill e le macchine era quella dei gruppi; oggi con una generazione che è cambiata, non si fa più, non è più ultras, e forse è anche giusto…Negli anni 60/70 agli inizi del movimento l’Italia è piena di politica che si faceva in maniera aspra nelle piazze, nelle scuole ecc Oggi le piazze sono sparite, l’unico luogo aggregativi è la curva, dove non è scandaloso fare politica…è l’evoluzione delle cose. Noi qui si è provocato un terremoto nella stessa sinistra.

Ma come si dice che siete la curva sponsorizzata da rifondazione?

Abbiamo rotto anche con loro. Siamo andati oltre. Abbiamo provocato sconquassi al loro interno. Abbiamo ripescato il discorso delle Foibe (BASTARDI, questo ce lo aggiungo io) le abbiamo beatificate…e questo ha dato fastidio. C’erano delle sedi in città con delle fiamme tricolore: han preso fuoco!Vedi a Livorno non si può prescindere dalla politica e la curva è un luogo dove noi ci esprimiamo. Ultras 7 giorni su 7 comunisti 8 giorni su 7! Noi lo diciamo, lo facciamo: nei cortei,nelle manifestazioni,nella lotta in curva noi ci siamo sempre; non come quelli di forza nuova che si nascondono dietro gli ultras.

Parlateci del recente episodio sull’autostrada ad Udine e dei 200 diffidati.

Sai i ragazzi hanno fatto quello che fanno un po’ tutti, qualche furtarello all’autogrill, poi è cascato del vino.

Allora è giusto che paghino o no?

No.Per paradosso mettila che è un esproprio proletario. Non è mica giusto che una società abbia il monopolio dell’autostrada e imponga prezzi che sono il doppio rispetto alla norma. Per me è giusto che quella roba si prenda allora.Nello specifico, è assurdo che il bar abbia dichiarato danni per 7000 euro; che poi ai ragazzi non sia stato trovato nulla addosso, che siano stati bloccati sul ciglio dell’autostrada, bloccando loro di fatto una corsia dell’autostrada, per perquisire tutti e non trovare nulla. I ragazzi avevano anche i biglietti della gara; ma niente denunciati lo stesso. E’ normale che per protesta si sono messi ammezzo all’autostrada. Ci vogliono far pagare le foibe a Trieste: è fuori dubbio, è il secondo anno che va così, l’anno scorso siamo arrivati al secondo tempo.
Molti vi accusano di non avere rispetto per nessuna tifoseria e soprattutto di essere un bluff, in quanto vi siete scontrati solo con gruppi minori e avete pochi anni di storia.

Il rispetto lo portiamo per com’aschi, i modenesi, i genoani, con i quali lo ribadiamo non c’è alcun gemellaggio, ma solo comuni visioni su alcune vicende. Un bluff? Ma sai negli anni ci siamo scontrati con tutti i reparti celere d’Italia e ti garantisco sono un bel banco di prova. Tanti ne abbiamo legnati in battaglie epiche. E comunque noi siamo del 1999 è vero, ci sarà tempo per vedersi con tutti, le occasioni non mancheranno, purchè non siano loro a disertare come i romanisti ed i laziali cha a Livorno non sono venuti. Poi abbiamo l’episodio dello scorso anno quando abbiamo sfondato il cordone dei soriani. Ci hanno diffidato tutto il direttivo, oltre 30 persone con tre anni e doppia firma. Loro adesso ci conoscono. Li abbiamo visti li con le bandiere del Verona, non si poteva non agire. Una diffida così dura ne è valsa la pena, pesantissima certo, ma cazzo almeno si ricorderanno di noi. Peccato sia stato prima del Verona; a loro avevamo preparato una “torta” e le foto degli scontri con la polizia per andarli a cercare lo dimostrano.

A Verona non vi siete mossi però?

C’erano mille agenti. Muoversi per fare l’azione dimostrativa per la cronaca? Per farsi bere tutti?Io se voglio davvero muovermi, il gruppo avversario lo vado a cercare molto prima. E’ inutile scontrarsi allo stadio, non ha senso. In questo momento storico si cerca di resistere.
Come dicevamo in uno striscione motto anni 70 “MEGLIO UNA FINE SPAVENTOSA, CHE UNA SPAVENTOSA FINE”.Questa dannata repressione e questo distorcere sempre la verità sui fatti; come ad Avellino, tutti a prendersela con i napoletani. Anche noi in quel frangente saremmo scesi in campo a legnarli, altroché!

Pensate che quella dello stato sia l’offensiva finale per stroncare il movimento ultras?

No, assolutamente. Lo stadio è la palestra delle manifestazioni e le manifestazioni sono la palestra per lo stato. E lo stato italiano ha investito tutto nella repressione; dove cazzo li manderebbero tutti questi celerini? In cassa integrazione?No noi siamo indispensabili anche per questo. Una sorta di male necessario. Poi vedi lo stato italiano non può neanche permettersi di fare il processo a tutti gli ultras, cosicché archiviano archiviano e così via…

E’ vero che siete stati invitati dai ragazzi dell’AEK Atene?

Si. Bellissima esperienza; li abbiamo conosciuti a monaco grazie ai grandi amici marsigliesi, e sabato prossimo andremo ospiti degli original 21 ad Atene, in curva con loro nel derby AEK-Olimpiakos. Un gran bel gruppo quello greco, di matrice anarcoide, e la cosa ci sta elettrizzando tutti.

Esiste uno stile Livorno anche dal punto di vista squsitamente ultras?Esiste ancora una base di giovani un ricambio tale da garantire il futuro delle BAL?

Certamente. Il portamento della curva ha una sua impronta unica. Abbiamo dato una nostra matrice certamente politica. Coreografie con caratteri cirillici, bandiere della corea del nord. Bandiere pro Milosevic quando i DS fecero la guerra in bosniaci osteggiammo in vari modi. Il ritornello sull’aereo caduto in Bosnia “è venuto giù non c’e l’hanno più”.Ad Arezzo mentre loro esibivano bandiere americane noi simulavamo con le braccia gli aerei che van giù.
Coralmente poi sulla scia di tante canzoni russe abbiamo portato canti come”quando nel cielo alzeremo le mani, amaranto si alzerà…lalala”o quella di secchioni condita da ampi battimani”per amore solo per amore” cantata per 90 minuti. Sono tutte nostre, come quella usata per la prima volta a Pisa: la,la,la sempre insieme a te ed io lo so perchè non resto a casa”. Ci piace ricordarlo che questi cori li abbiamo portati noi per primi. Siamo fiduciosi nel futuro, ci sono giovani che vengon su bene, che crescono sulla scia dei nostri valori, e nonostante le tante diffide, il movimento c’è ancora, certo sono ragazzi ma per ora va così.
Avete anche intenzione di spiegare gli episodi dello scorso anno di Palermo e Genova?

I palermitani hanno dichiarato ufficialmente sulla loro fantine dei Warriors che la polizia avrebbe sparato in aria per salvarci. Le foto che vi consegniamo dimostrano invece che sono loro che si sono rinchiusi nel settore quando li abbiamo inseguiti. Su Livorno Genova c’è da dire che i 200 pisani al seguito dei genoani credevano di poter fare sotto la loro etichetta quello che non riescono a fare da solo qui a Livorno, ed allora ecco il loro disguido con i rossoblu.Non vai ospite di un gemellato a far casino se questi non te lo permette.

Arrestati tre tifosi dopo Lazio-Chelsea

05/11/2003 - Fonte - www.datasport.it
Finisce male, nonostante il risultato favorevole ai colori della loro squadra del cuore, la trasferta nella Capitale per due tifosi del Chelsea: due hooligans, di 37 e 38 anni, sono infatti stati denunciati dai carabinieri della stazione Celio insieme a un tifoso laziale.

I tre facinorosi - in stato di ebbrezza - sono stati sorpresi in via Liberiana, a Roma, vicino a piazza Santa Maria Maggiore, nel corso di una colluttazione tra più ultras, in un pub della zona: all’arrivo dei carabinieri, i tifosi del crocchio sono riusciti quasi tutti a fuggire, tranne i tre, immediatamente denunciati per rissa.
 

Scarcerati i tifosi napoletani arrestati per Avellino/Napoli

05/11/2003 - Fonte: www.ultrasdiffidati.it
I tifosi del Napoli arrestati a seguito degli episodi accaduti in occasione di Avellino-Napoli sono stati scarcerati e posti chi a piede libero chi agli arresti domiciliari. Il Tribunale del Riesame di Napoli ha ritenuto illegittima l'ordinanza con la quale il G.i.p. di Avellino aveva applicato la custodia cautelare in carcere per i ragazzi. Agli stessi era stato contestato il grave reato di devastazione, che invece è stato ritenuto insussistente dai giudici di Napoli, su ricorso dei legali degli indagati.
Gli avvocati romani Alessandro Cacciotti e Lorenzo Contucci, da sempre impegnati nella difesa degli ultras, hanno smontato per conto di alcuni loro assistiti la tesi accusatoria producendo persino un mini-film in cui veniva dimostrato come gli ultras napoletani non avessero predeterminato l'aggressione ma come questa fosse dipesa dalla rabbia per i ritardi nei soccorsi del giovane Sergio Ercolano, ed anche come l'organizzazione della partita e dell'accoglienza dei tifosi ospiti fosse stata assoltuamente deficitaria.
 

muore un tifoso al "meazza"

09/11/2003 -
Un uomo di 54 anni e'morto candendo nella parte esterna dello stadio Meazza,dall'anello superiore dello stadio.
Si tratterebbe di suicido qualcuno infatti avrebbe visto l'uomo "scavalcare" e poi gettarsi;immediati ma inutili i soccorsi

 

In manette per violenza e resistenza.

10/11/2003 -  Fonte: Il messaggero
In manette per violenza e resistenza. Contestati dirigenti della polizia e carabinieri
Arrestati tre ultras, cori e striscioni allo stadio
Arrestati nella nottata di sabato tre giovani teramani con le accuse di violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Le manette sono scattate per G. D. P. di 25 anni, T. F. di 29 anni e F. M. di 24 anni. La vicenda, conclusasi con l’arresto dei tre giovani, è riferita all’intervento degli uomini della Squadra Volante in corso San Giorgio, dove alcuni ragazzi infastidivano i passanti. Una volta sul posto gli agenti hanno chiesto le generalità ad alcuni giovani. Uno di questi si rifiutava e veniva, pertanto, accompagnato in Questura per il riconoscimento. Nel frattempo altri tre ragazzi si portavano in Questura per rendersi conto di cosa stesse accadendo al loro compagno. Qui, secondo le accuse, avrebbero cominciato ad urlare, rivolgendo parolacce al personale in servizio sino a quando si sono poi scagliati contro gli agenti. Due di questi, fattisi rifertare successivamente all’ospedale, hanno riportato ferite giudicate guaribili dai 2 ai 6 giorni. I tre, pertanto, venivano tratti in arresto. Mentre G.M. di 21 anni è stato denunciato a piede libero per il rifiuto opposto alla richiesta di fornire le proprie generalità. In occasione della gara di calcio Teramo-Acireale, ieri pomeriggio, uno striscione è comparso in curva con la scritta ”Vittime di un pregiudizio, in carcere senza giudizio”. A gara conclusa (Teramo battuto per due reti a zero), dalla curva Est sono stati intonati lunghi cori offensivi rivolti al dirigente della polizia, Matteo Del Fuoco e alle forze dell’ordine.

P.S. sull'articolo l'infame giornalista aveva scritto nome e cognomi che io ho provedduto a cancellare

GIORNALISTI E UOMINI BLU I NS VERI AVVERSARI

Concorso internazionale sulle tifoserie: semifinali

11/11/2003 -
Il concorso internazionale sulle tifoserie è ormai arrivato alle semifinali. Nella prima semifinale si scontrano Ascoli e Genoa, nella seconda semifinale si scontrano Nacional Uruguay ed Es.Spo.Tunis. Si può votare una volta al giorno sul sito
http://www.ultrasinside.it/arte.html

PURTROPPO VICE QUESTO CONCORSO LA TIFOSERIA CHE HA PIù TIFOSI SUL WEB CHE SONO AL CORRENTE DI QUESTO CONCORSO.

NELLA PRIMA SEMIFINALE STA VINCENDO IL GENOA CHE HA UN BACINO DI UTENZA MOLTO PIù LARGO DI QUELLO ASCOLANO. RICORDIAMO CHE QUESTO è GIà IL SESTO CONCORSO E IL GENOA è GIà VINCITRICE DEL SECONDO E TERZO CONCORSO. A MIO PARERE, a parte la superiorità della curva genoana rispetto a quella ascolana e di quasi tutte le tifoserie di B, le coreografie sono molto belle entrambi. io ho votato l'ascoli (ndr).

NELLA SECONDA SEMIFINALE è IN NETTO VANTAGGIO L'ES.SPO.TUNIS CHE HA ADDIRITTURA OLTRE 9000 VOTI. Stendiamo un velo pietoso sulla loro coreografia degna di un campo dilettantistico. La coreografia del nacional è banale e scontata, ma sicuramente superiore. questo sempre a mio parere.

Ricordo che ai quarti e nei gironi eliminatori sono state eliminate grandi tifoserie come Paris S.G., Lazio, Inter, Milan, Juventus, Sampdoria, Reggina, Salernitana, Napoli, Roma, Bari, Taranto, Parma, Brescia, Verona, Torino, Catanzaro, Atalanta, Benfica, Stella Rossa ecc.

LO SCOPO DI QUESTO MIO ARTICOLO è QUELLO DI RENDERE ALMENO LA PARTE FINALE DI QUESTO CONCORSO PIù VERITIERA E NON DI PARTE. PERCHè COME GIà DETTO VINCONO QUELLI CHE HANNO PIù TIFOSI. INVECE COINVOLGENDO TUTTE LE TIFOSERIE D'ITALIA NEL VALUTARE LA MIGLIORE TRA ASCOLI, GENOA, NACIONAL E TUNIS, SI POTRà AVERE UN RISULTATO PIù VERITIERO. SAREBBE STATO MEGLIO COINVOLGERE TUTTI PRIMA, è VERO. PURTROPPO NON CI HO PENSATO. SCUSATE. CIAO E MI RACCOMANDO...VOTATE OGNI GIORNO LA VOSTRA PREFERITA!
 

Condoglianze all'arma dei carabinieri da tutti gli ultras

12/11/2003 -
Condoglianze all'Arma dei carabinieri dagli ULTRAS di tutta Italia.
In questa tristissima giornata gli Ultras di tutta la nazione, si stringono con grande commozione e cordoglio all'Arma dei carabinieri ed a tutti coloro che sono morti in IRAQ.
Spero che per la prox. partita di campionato di qualsiasi serie e categoria, ci sia un gesto simbolico di lutto per questa terribile tragedia che ci ha colpito.
Chiedo scusa , se parlo a nome di tutti gli Ultras, ma sono convintissimo che questo è il vero pensiero di tutti i veri Ultra'.
  

Ultras?no grazie

14/11/2003
Ultras?no grazie

SONO UN TIFOSO DI UNA SQUADRA ITALIANA, MA NON SONO UN ULTRAS RINGRAZIANDO IL DIO.
COSA PENSO DEGLI ULTRAS? DICO QUELLO CHE NESSUNO HA IL CORAGGIO DI DIRE, GLI ULTRAS PER ME SONO UNA PIAGA SOCIALE CHE STA PRENDENDO SEMPRE PIU PIEDE NEI GIOVANISSIMI SPECIALMENTE nei MINORENNI, NEGLI ANNI 80 L’ETA MEDIA DEGLI ULTRAS ERA SUI 25 ANNI CIRCA, ADESSO CIRCA 20 ANNI, QUESTO FORSE è UN BENE PERCHE’ QUESTO DATO ESPRIME IN UN CERTO SENSO CHE I GIOVANI MATURANO PRIMA E SI RENDONO CONTO CHE GLI IDEALI DEGLI ULTRAS SONO IDIOZIE E LE COSE SU CUI CONCENTRARSI SONO BEN ALTRE. LEGGO SPESSO CHE ULTRAS VUOL DIRE COMBATTERE PER UNA FEDE, PER I PROPRI COLORI. MA QUALE FEDE?QUALI COLORI? PER NON PARLARE DELLA PAROLA COMBATTERE.
I DANNI CHE RECANO GLI ULTRAS SONO MOLTI: MACCHINE DISTRUTTE(E MAGARI IL PROPRIETARIO HA FATICATO A LUNGO), VETRINE INFRANTE, SACCHEGGI E DEVASTAZIONE NEGLI AUTOGRILL, GLI STESSI FERITI CHE SI RECANO IN STRUTTURE SANITARIE, TUTTI LE PERSONE CHE LAVORANO ALLO SCOPO DI NON FARE ACCADERE INCIDENTI(POLIZIA,CARABINIERI ETC ETC) SONO MILIONI DI EURO CHE SE NE VANNO AD OGNI STAGIONE.ED ALLA FINE CHI CREDETE CHE PAGHERA QUESTO CONTO? NOI!!!
IN TANTI MI DICONO CHE ESSERE ULTRAS VUOL DIRE ANCHE UN PUNTO DI AGGREGAZIONE SOCIALE, COSì MAGARI TANTI RAGAZZI NON FINISCONO IN STRADA CON I PROBLEMI CHE QUESTA PORTA: DROGA,EMARGINAZIONE ETC ETC, INOLTRE MOLTI MOVIMENTI ULTRAS FANNO ANCHE MOLTE INIZIATIVE SOCIALI ALLO SCOPO DI FARE DEL BENE, MI DICONO CHE LE MACCHINE BRUCIATE , LE PIETRE SCAGLIATE NON SONO OPERA DEGLI ULTRA, MA COLPA DI RAGAZZINI INFILTRATI..
D’accordo sulle iniziative sociali, ma sinceramente come punto di aggregazione lo vedo molto scadente , a questo punto meglio i centri sociali, anche se non posso essere sempre d’accordo sui loro ideali, ma almeno lì si discute di problemi sociali, di politica, di cose molto piu’ utili per questa società.Invece all stadio cosa s’impara? quali sono le cose che apprendono?ODIARE E COMBATTERE IL TIFOSO DI QUELLA CITTA?COMBATTERE IL CELERINO?
Riguardo alle pietre scagliate dai ragazzini infiltrati dico: Ma come Ultra’, non riesci a controllare la tua curva?
Mai uno striscione contro la non violenza, la verità sacrosanata è che agli ULTRAS fanno comodo i VIOLENTI.

Sono giorni che giro per questo sito e quello che leggo è allarmante, specie sui muri di Guerra e pace, insulti a non finire, minacce,gente che si vanta perche ha creato incidenti etc etc, spero soltanto che qualcuno scriva quelle cose scherzando.
Secondo me il vero calcio era negli anni 70, in quel periodo si poteva andare allo stadio anche con la famiglia e tutto il mondo del calcio era sano(o quasi), negli anni 80 tutto si è esasperato con gli stipendi miliardari dei giocatori e con l’avvento degli Ultra’.
IN QUANTI SI CHIEDONO MA A CHE SERVE TUTTO QUESTO?PERCHE DOVREI ODIARE UN
RAGAZZO UGUALE A ME DI UN’ALTRA CITTA? VOGLIO CHE MIO FIGLIO DIVENTI UN ULTRA’ ?
SONO SICURO CHE ORA RICEVERO UN SACCO DI INSULTI , MI AUGURO SOLAMENTE CHE QUALCUNO MI RISPONDA RAGIONANDO CON EDUCAZIONE E MAGARI FARMI CAMBIARE IDEA SUGLI ULTRA.

 

OBIETTIVO ultrà

14/11/2003 -
Negli ultimi cinque anni si è parlato moltissimo degli ultras, dai boati razzisti del Bentegodi ai tafferugli di Avellino. Si è detto tanto, forse troppo, ma comunque resta il fatto che quello che si è scritto o filmato è sempre stato congedato come una mera cronaca, non si è mai cercato di approfondire veramente sull'individuo, sull'Ultrà.
Chi è l'ultrà?
Egli è l'abitante della curva, è l'anima della gradinata e si riconosce solamente in gruppo.
L'ultrà può essere chiunque, dal fiorista trentacinquenne, al commesso appena sposato, dallo skinhead appena patentato, allo sfattone si è fatto la prima canna a quindici anni.
Fatto sta che l'ultrà è un ribelle dentro. Ribelle sì, ma non un idiota. L'idiota si distingue a tirare sassi alle vetrine e ai celerini, a sbragare le macchine e i treni. Il vero ultras non fa niente di ciò. L'ultras non è un criminale. Passare una domenica in compagnia, limitandosi ad insultare l'altra curva e le persone di colore non fanno di lui un criminale, anzi è un goliardo nel vero senso della parola-
Penso onestamente che la curva sia un luogo fantastico, e a differenza di skyTV, sulle gradinate non ci si limita ad essere spettatori, ma persino primi attori!
Ora e sempre
CURVA SUD
 
 

supporters acireale

18/11/2003 -  Fonte: supporters acireale
supporters acireale
ad acireale e’ appena nato un nuovo gruppo,”supporters 2003 acireale” ancora freschi ed entusiasti della magnifica e tanto meritata in modo cristallino e corretto
promozione in serie C1, e sottolineiamo conquistata sul campo, dato che in questo periodo
i veri valori del cacio stanno morendo.lo striscione e’ apparso per la prima volta in occasione di acireale – foggia (prima di campionato),gruppo che e’ formato da una decina di ragazzi da sempre presenti in curva sud che hanno deciso di riunirsi sotto un nome. certo non e’ altro che un piccolo gruppetto,ma cercheremo di essere una valida spalla ai gruppi più importanti gia presenti nella bolgia della sud primo fra tutti la “fossa dei leoni”, cercando di essere presenti anche in trasferta quando questo c’e’ possibile,e facendo leva sul nostro amore per l’ a. s. acireale ed acireale! non ci riconosciamo sostanzialmente in una frangia politica anche se idealmente siamo di destra e come modo di vedere il tifo e il modo di farlo siamo di stampo italiano,il nostro modello non e’ altro che gli ultras acireale da sempre tifoseria nota per la sua correttezza,passionalità e calore. con la speranza che in breve tempo il gruppetto possa diventare più numeroso e concreto un “grazie” va a coloro che si sono tirati indietro sul più bello. un saluto a tutti gli ultras d’ Italia e ai gruppi organizzati della sud acese cui ci mettiamo a completa disposizione per idee e collaborazioni.


Tury cali’
Direttivo supporters

Incidenti nell'eccellenza pugliese

24/11/2003 -  Fonte: www.kwsport.kataweb.it
A margine della gara Real Altamura-Monopoli del campionato di Eccellenza, i carabinieri hanno arrestato D. R., di 37 anni, di Altamura, con l' accusa di tentativo di omicidio e omissione di soccorso. L' uomo è accusato di aver investito volontariamente con la sua Renault 5 un tifoso della squadra avversaria, M. S., di 35 anni, di Monopoli, al termine della partita all' esterno dello stadio. L' investito ha riportato numerose contusioni al bacino e in altre parti del corpo. Secondo i carabinieri, i disordini sono cominciati all' interno dello stadio quando un migliaio di tifosi del Monopoli ha cominciato a lanciare pietre sul campo di gioco e contro la tifoseria della squadra ospitante. I tafferugli sono proseguiti poi all' esterno, dove sono rimaste ferite complessivamente sei persone compreso Selicato. Sono state anche incendiate due automobili. Le indagini per identificare i responsabili dei disordini proseguono anche con l' ausilio delle riprese filmate.
 

Storia degli Ultras Savona
26/11/2003 - Fonte: www.ultrassavona1972.it
Gli Ultras Savona nascono nel 1972 ad opera di tre ragazzi allora quindicenni, piu' per spirito di emulazione degli altri gruppi ultras di serie maggiori tipo Ultras Tito che per vera volontà di organizzarsi strutturalmente, dovuto anche dalla giovane età dei fondatori e dai campionati di basso livello affrontati dal Savona. Il primo striscione biancoblu infatti aveva le lettere della scritta "Ultras" fatte con semplice nastro adesivo, ed i ragazzi di allora seguivano piu che altro l'attività dei numerosi clubs sorti come funghi alla metà degli anni Sessanta dopo i successi che portarono il Savona in serie B.
Già nel 1974 gli Ultras crebbero di numero con l'innalzarsi dell'età dei fondatori, molti giovani e meno giovani si avvicinarono al gruppo e vennero fatte parecchie trasferte; inoltre furono organizzati insieme ad altri clubs treni speciali. Le trasferte erano festose con tamburi, bandiere e striscioni........lunghissimi cortei pacifici senza alcuna scorta della polizia. Nella trasferta di Chiavari alla partenza del treno speciale biancoblu alcuni teppisti lanciarono pietre contro i tifosi in partenza, in seguito gli stessi delinquenti, riconosciuti dai savonesi, si ripresentarono in un vicolo dopo la partita di Sestri Levante minacciando con coltelli un gruppetto di giovani Ultras rimasto isolato, e riuscirono a sottrarrre loro un tamburo e uno striscione che stava dentro di esso, dopodiche' si diedero alla fuga con il bottino, anche se probabilmente non appartenevano a nessun gruppo di tifosi. Questa esperienza tempro' gli Ultras che iniziarono a non porgere piu' l'altra guancia.
Nella traferta di Massa fu battaglia a colpi di cubetti di marmo, l'auto di un massese che cercava di investire un tifoso biancoblu urto' contro un marciapiede spegnendosi e fu quindi circondata e demolita con un pesante cartello stradale. Gli anni che seguirono furono uno stillicidio di scontri con le tifoserie piu' odiate tipo Sanremo, Alessandria, Albenga, e questo quasi sempre in trasferta dove i savonesi accorrevano in massa. Non vi erano ancora in quelle città gruppi ultras e gli scontri avvenivano con tutto il resto del pubblico, o con bande giovanili del posto. Una trasferta a Sanremo fu ricordata per anni come una battaglia nella quale i matuziani si presentarono armati di catene, pietre e bastoni, tutti con i volti coperti da fazzoletti e passamontagna in stile guerriglia urbana; dall'altra parte i savonesi non ancora abituati a quel genere di scontri armati solo di tamburi e bandiere: l'esito fu scontato, ma tutto questo servi' da lezione, anche se rimase nello stile degli Ultras savonesi non usare armi improprie bensi' le mani e i piedi.
Il gruppo si infoltisce con il passare degli anni e si arricchisce di nuove leve e voglia di fare: bellissimi e lunghi striscioni campeggiano al "Bacigalupo". Nei primi anni Ottanta vanno di moda le coreografie tipo "funerale", e contro le squadre piu' odiate bare e croci si sprecano. Arrivano inoltre i primi fumogeni da nave arancioni e le prime torcie; gli Ultras Savona per distinguersi dal resto del pubblico indossano giacche militari mimetiche a chiazze tipiche dei para, con cucito sulla schiena un teschio di produzione artigianale con la scritta Ultras. In quegli anni nascono anche importanti amicizie, in primis con gli Ultras Tito Sampdoria a cui vengono prestati i tamburi in occasione di un derby col Genoa, dove gli Ultras Savona portarono uno striscione con scritto "Savona Superstar" ed in curva Sud trovarono aretini, livornesi, viola, atalantini, laziali. Tutto questo porto' all'inimicizia con i genoani che si presentarono poi a Savona in aiuto agli alessandrini, armati di coltelli e catene. Lo scontro fu durissimo, in quanto i savonesi affrontarono gli avversari a mani nude e ci furono feriti e contusi da ambo le parti. A fine gara solo l'intervento della polizia con pistola in pugno salvo' i grigi e i loro alleati dalla rabbia di tutto lo stadio!!
Altri seri incidenti si verificarono sempre negli anni Ottanta con la Carrarese ed in misura minore con la Lucchese. Venne intanto effettuato un gemellaggio con gli Ultras Spezia che dura tuttora, nonostante ormai non ci si incontri piu' in campionato dal lontano 1986, mentre l'unione con i sampdoriani e' svanita nel tempo soprattutto per la differenza di categoria, anche se permane un buon rapporto con i blucerchiati. Venne stretto anche un gemellaggio con i ragazzi della Torres Sassari, il tutto nato dal fatto che vennero ben accolti a Savona, mentre in altri campi erano stati offesi: gli Ultras biancoblu li stimarono subito per i loro sacrifici nel seguire la squadra sobbarcandosi spese enormi e disagi non indifferenti. Il gemellaggio venne suggellato con una bevuta di Filu e Ferru e scambio di sciarpe ed adesivi. Un altro gemellaggio unisce gli Ultras savonesi agli ultras del Derthona, con i quali ci si incontra ancora durante l'anno per suggellare un'amicizia ormai duratura.
Nel 1986 dopo molti anni di professionismo il Savona retrocede in Interregionale, con questo diminusice il pubblico e cala l'entusiasmo tra gli Ultras che si riducono di numero, pur mantenendo uno zoccolo duro; molti giovani pero' preferiscono andare a vedere Sampdoria o Genoa, oppure salire su un pullmann dei vari club cittadini per andare a Milano e a Torino a vedere i grandi clubs di serie A. Il Savona dopo due stagioni e' radiato e scende addirittura in Promozione, dove un pugno di coraggiosi continua comunque a seguire la squadra, successivamente col ritorno in Interregionale le cose migliorano, anche se in alcuni campi piemontesi succedono tafferugli, da ricordare Savigliano, Moncalieri, Bra e Acqui. Nel 91-92 il torneo migliore degli ultimi quindici anni torna l'entusiasmo, il Savona vince il campionato pari merito con l'Oltrepo e a Casale per lo spareggio ci sono ben 200 Ultras, massimo storico, con altri mille tifosi "normali"e con l'appoggio di 20 amici del Voghera, con in quali e' stato da poco stipulato il gemellaggio. Gli avversari stradellini sono solo trecento in tutto, appoggiati comunque dai radi Boys casalesi, putroppo saranno i lombardi a vincere, e questo vedrà anche lo scoramento e l'abbandono di molti Ultras savonesi.
L'anno successivo incidenti con i tifosi del Rapallo, sia in campionato che in Coppa Italia a Finale, mentre due pullmann di Ultras biancoblu, i soli in tutto il girone, osano sfidare migliaia di livornesi a casa loro, subendo poi a fine gara l'assedio di 800 tifosi locali.
Con gli anni Novanta inizia la stagione delle diffide, a Savona applicate in modo rigidissimo, in quanto bastava fare cori pesanti o protestare verso l'arbitro o la squadra ospite fuori dallo stadio per essere fotografati con la "bocca aperta" e venire diffidati per un anno o anche se non presenti alla partita stessa. Dopo alcune denunce e diffide, la repressione si fece ancora piu' dura con perquisizioni, richieste documenti, scatti fotografici, controlli e divieti esasperanti, rapidissimo sfollamento dello stadio, divieto di fermarsi nel piazzale antistante per salutare i giocatori e commentare la partita, allontanamento dal bar interno dello stadio, divieto di vendere birra e alcoolici di ogni genere, tuttora vigente.
A seguito della repressione che colpisce anche alcuni capi, viene deciso di sciogliere il gruppo: lo striscione non viene piu' esposto, mentre viene creato un nuovo striscione con la scritta "Vecchia Guardia" da parte di chi non era d'accordo con la scomparsa del gruppo. La squadra e' seguita da un gruppo sempre meno numeroso che solo occasionalmente riesce a ricompattarsi, da ricordarsi nel 95-96 lo smacco subito dagli odiati e temuti pisani salvati dalla polizia, pero' il gruppo di affezionati e' ridotto all'osso, e in trasferta ormai i tifosi si contano sulle dita della mano, anche perche' ormai il Savona va incotro ad una serie di esibizioni davvero ridicole.
Alcuni Ultras e Fedayn Savona si recano a vedere il derby Imperia-Sanremese, e stringono amicizia con i Samurai imperiese, soprattutto per fare fronte comune contro i sanremesi.
Un altro colpo durissimo nel 1998 con la dolorosa retrocessione in Eccellenza, che provoca numerose defezioni tra i supertifosi; i pochi rimasti devono confrontarsi con tifoserie di bassissimo livello tipo Albenga ed Entella, entrambe alleate dei sanremesi. Nonostante la società allo sbando nel 98-99 qualcuno continua ad andare in trasferta e a Chiavari un decina di savonesi deve fronteggiare un centinaio di urlanti ultras locali, ma lo scontro e' poi evitato; ad Albenga invece basta l'arrivo minaccioso di quattro savonesi per zittire un folto gruppo di ultras ingauni. I rari tifosi ospiti che vengono a Savona arrivano sotto scorta e se ne vanno senza proferire parole. Nell'estate 1999 finalmente si cambia musica, il giovane imprenditore Benedetto Piro prende in mano il Savona con ambiziosi programmi e ritornano entusiasmi ormai sopiti: alla presentazione della squadra "Vecchia Guardia" e "Fedayn" decidono di riunirsi sotto il vecchio nome Ultras Savona e di riportare il vecchio striscione allo stadio. Si rifonda il gruppo, vengono tirati fuori i tamburi e bandiere ormai ammuffite, si torna ad organizzare pullmann, e si riparte a fianco della squadra, con la speranza di tornare l'anno prossimo ad affrontare trasferte fuori regione che diano un minimo di soddisfazione. Nel 1999-2000 un anno tranquillo dal punto di vista dei contatti con altre tifoserie, in Eccellenza non esistono praticamente gruppi organizzati, una scaramuccia con gli albenganesi vede i bianconeri in fuga precipitosa, a torneo già finito a Vado un "salutino" ai tifosi del Bra impegnati nello spareggio per ricordar loro che non ci siamo dimenticati di quanto avvenne qualche anno fa.
 




 Nuova rubrica di messaggi lasciati sul muro di ultras inside

Il tuo nome :
PAOLO
Per che squadra tifi :
MANTOVA
Di che gruppo fai parte :
NESSUNO
Citta
MANTOVA
Commento :
Sicuramente molti di voi avranno già sentito cosa è successo domenica durante Mantova-Sassuolo, ovvero dei fischi da parte di alcuni durante il minuto di silenzio ai caduti di Nassiriya.
Ci tenevo a precisare a nome mio e di tutti i VERI tifosi del Mantova che il 90% della curva ripudia il gruppo 'skonvolts' per ciò che ha fatto, ovvero aver disonorato il prestigioso tifo della nostra città.
E come se non bastasse per colpa di questi 20 animali l'importantissima partita in casa con il Meda del 30/11 sarà giocata a porte chiuse. Complimenti sconvolts, faremo proprio una bella figura a Cremona, complimenti.

FORZA MANTOVA



Il tuo nome :
peppo
Per che squadra tifi :
extremedestroy
Di che gruppo fai parte :
ultras
Commento :
Reato anche il consumo di alcool e tabacco!! Fini è un tossico.

.. e quegli sciacalli della Sinistra.
Se non c'avevamo una Sinistra di pezzenti, infami , mentecatti e dementi gli sparavano la' all'imbecille un bell'emendamento in cui si chiedeva pari pari l'estensione della nuova legge sulla droga agli alcoolici e al tabacco.Tutti in galera.Poi vedevamo se la votavano.
Se la droga è droga quelle sono droghe molto piu' dannose e molto piu' toste del tranquillo spinello.
Quindi, caro fascistone strafatto di nicotina e alcool , o ci andate anche voi a bottega o in comunità , tu e il tuo amico Micciche' , oppure la smettete .. è una vita intera che rompete i coglioni !

Il fatto è che il discrimine , belli miei, è sociale, ideologico ,politico e elettorale , ..scientifico ! insomma .Quindi, prepariamoci.
E' l'effetto Fiuggi. Grandi Stabilimenti termali dove a spese dello Stato i cittadini affronteranno trattamenti disintossicanti e rigeneranti e ritiri spirituali, amorevolmente assititi da santi sacerdoti e personale onesto e professionalmente preparato.
Sotto la supervisione del Kapo' Fini , il servo fra i servi piu' fidato.
 



ACCENDI  LA   PASSIONE...
SPEGNI LA TELEVISIONE!






Comunicato Sconvolts Mantova

25/11/2003 -  Fonte: WWW.CURVATEMANTOVA.IT
I sempre più frequenti attacchi al nostro gruppo confezionati attraverso il sito della Curva Te ,la stampa locale e in alcuni casi quella nazionale,ci impongono il dovere di una spiegazione o quanto meno di replicare ad accuse insensate.
Ci assumiamo tutta la responsabilità dei fischi di domenica e cogliamo l'occasione per portare le nostre scuse alle famiglie delle vittime della missione in Iraq e nello stesso tempo al Mantova calcio punito con una assurda e discutibile sanzione.
Quello che non condividiamo è l'attacco ridicolo, duro e falso rivolto al nostro gruppo.Non abbiamo la pretesa di rappresentare questa Curva,ma di far parte del gruppo trainante che ha sempre lottato in prima linea mettendo davanti a tutto la propria dignità e soprattutto la propria "faccia".
Siamo inseriti in un contesto spesso ipocrita,fasullo di cui il mondo del calcio costituisce una delle massime espressioni. E' un mondo in cui chi fischia, sbagliando,nel corso di un minuto di silenzio,è accusato di essere un talebano,o un drogato o un soggetto pericoloso per la società; al contrario chi gestisce società di calcio con bilanci falsi,non pagando tasse e stipendi, drogando giocatori (che in alcuni casi trovano la morte a fine carriera) confezionando decreti per salvare il mondo del pallone è soggetto da tenere nella massima considerazione,che comunque lavora per un bene collettivo, la cui squadra non può subire la squalifica del campo.
Veniamo condannati per un errore di pensiero,per aver manifestato nel posto sbagliato ,nel momento sbagliato,nel modo sbagliato, un'idea,per non essersi confrontati con gli altri gruppi presenti in curva.
Ripetiamo,ci assumiamo le responsabilità dell'errore commesso,che ha visto protagonisti alcuni membri degli Sconvolts,ma non solo. I fischi non erano certo indirizzati ale vittime o alle loro famiglie ma erano essenzialmente rivolti a chi spesso ha gestito l'ordine pubblico senza il rispetto delle persone e senza la piena conoscenza dei fatti.
Le uniche cose che chiediamo sono di:
1) non essere confusi con tifosi che utilizzano la curva per fini personali ,oppure che vendono il materiale per finanziarsi droghe e divertimenti. Chi crede questo è pregato di identificarsi ,ma soprattutto deve essere in grado di sostenere un confronto con tanto di prove e testimonianze.
2)di essere valutati per tutto quello che il gruppo Sconvolts ha fatto in questi numerosi anni di presenza in curva,per far sì che le diffide,le trasferte,le riunioni ,le coroegrafie non vengano dimenticate con troppa fretta e superficialità .
Ci riteniamo tifosi ultras del Mantova calcio,rappresentiamo la parte sana del tifo quella che non ha mai chiesto niente a nessuno ,che non accetta compromessi,che ha sempre pagato ,in prima persona,per gli errori commessi,si è sempre battuta per il mondo ultras ,ambiente che qualcuno sta cercando di massacrare ed eliminare in quanto scomodo e spesso e volentieri sostenitore della verità,dell'onestà e della coerenza qualità che nel mondo attuale stanno diventanto merce introvabile.
Nel ribadire le nostre scuse e nell'ammettere l'errore commesso speriamo che da qualche parte ci sia qualcuno che trovi la forza di smentire o ritirare le parole infamanti gettateci addosso,sarebbe un atto quantomeno dovuto.
 
Sconvolt Mantova

COMUNICATO ULTRAS BARI

15/11/2003 - Fonte: www.solobari.it
Gli Ultras Bari, stanchi di avere a che fare con una stampa faziosa che manovra le notizie a proprio piacimento, stanchi di avere una piccola parte di tifoseria brava solo a criticare utilizzando la tastiera, stanchi di dover dare conto a dei piccolini ragazzini di 13-14 anni che scrivono su questo sito, e soprattutto, stanchi di leggere accuse infamanti nei confronti di un gruppo che, nel bene o nel male, si sbatte migliaia di chilometri a proprie spese.RENDONO NOTO CHE DA OGGI, NESSUN COMPONENTE DEL GRUPPO RISPONDERA', SU QUESTO E SU ALTRI SITI INTERNET, A NOME DEGLI UCN BARI E CHE IN NESSUNA MANIERA OGNI DICHIARAZIONE POTRA' ESSERE RICONDOTTA A NOI!!! NOI UCN, FIERI DELLA NOSTRA TRADIZIONE, CONTINUEREMO A FARE GLI ULTRAS IN TUTTE LE CURVE D'ITALIA, COSI' COME ABBIAMO SEMPRE FATTO DAL 1976 AD OGGI!!!


Comunicato Ufficiale della Gioventu' Bianca Vercelli

04/11/2003 -
Il direttivo della Gioventu' Bianca comunica che tutte le offese e le minaccie che vengono scritte verso altre tifoserie da parte di "pseudo" tifosi vercellesi non hanno nulla a che fare con il gruppo della Gioventu'Bianca .Visto che questi "pseudo" tifosi fanno i gradassi su Internet vorrei dire loro che tra due domeniche si gioca in quel di Cremona e che se hanno qualche problema di andare personalmente a dirglielo in faccia.E' facile fare gli uomini dietro la tastiera tanto poi a Cremona ci fanno sempre i soliti 5 o 6 che alla fine sono sempre quelli che vanno di mezzo.Consilio a questi quattro fenomeni di smetterla di parlare a casaccio perche' il mondo Ultras è gia malato..se vi mettete pure voi è la fine! -NO AL CALCIO MODERNO-
 
Direttivo Gioventu' Bianca Vercelli
 


 

A TUTTO GAS!

Articolo tratto dal numero 1 de Il Megafono

03/11/2003 -
La prima volta che ho respirato l’odore acre e pungente dei gas lacrimogeni della Polizia è stato allo stadio. Sono passati molti anni, ma me lo ricordo bene. Un candelotto scoppiò all’improvviso, senza lasciarmi il tempo di proteggermi gli occhi, e scappai alla cieca asciugandomi le lacrime nella sciarpa, impregnandola di quella puzza acida inconfondibile.
Col tempo non ricordo quante altre volte sia successo, ma è certo che molto spesso non c’erano pericoli tali da giustificare l’utilizzo del gas lacrimogeno, una sostanza così pericolosa da essere stata messa al bando dalla convenzione mondiale sulle armi chimiche.
Il nome tecnico è gas CS, nome che dovrebbe indicare il componente chimico, ma in realtà non si capisce, o meglio non si vuol far capire, da che cosa sia composto e soprattutto quali effetti nocivi provochi.
Il CS entra a far parte dell’armamento standard in dotazione alle forze dell’ordine nel 1991, rubricato da Regolamento, che stabilisce i criteri per l’armamento in dotazione all’Amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della Polizia di Stato.
L’articolo 12 stabilisce che esistono due tipi di “sfollagente”: uno per il lancio a mano e uno per il lancio con dispositivi o con arma lunga. Precisa l’articolo che “entrambi sono costituiti da un involucro con miscela CS o agenti similari, ad effetto neutralizzante reversibile.” Molto interessante è l’ordine di classificazione normativa per gli “aggressivi chimici”: rientrano infatti nella terza fascia delle armi da guerra. La giurisprudenza annovera in questa fascia tutte le sostanze gassose, liquide, o solide che diffuse nell’aria o sul terreno, producono negli esseri viventi lesioni anatomico-funzionali di natura tale da compromettere in via definitiva, o solo temporanea, la sopravvivenza dell’organismo umano. In relazione agli effetti, queste sostanze si distinguono in: asfissianti, tossiche, vescicatorie, nervine, irritanti. Proprio come i lacrimogeni. Ecco perché l’uso della miscela CS è una vera e propria arma da guerra. Un po’ esagerato come “sfollagente”!
In occasione delle partite domenicali, i lacrimogeni vengono usati in gran quantità, senza tanti scrupoli, ma occorre ricordare i dati che sono emersi dopo le manifestazioni a Genova contro il G8. In quell’occasione tantissime persone, anche tra coloro che non sono stati coinvolti direttamente negli scontri con le forze dell’ordine, hanno avuto problemi respiratori, dissenteria e attacchi d’asma, persino dopo settimane dalla fine delle manifestazioni. Alcuni timidi segnali d’allarme sono arrivati anche da poliziotti che hanno accusato vari tipi di allergie epidermiche su tutto il corpo.
Dopo varie ricerche su internet si è trovata una parziale risposta, scoprendo che queste miscele possono modificare geneticamente i cromosomi del sangue. Addirittura, il CS micronizzato e mescolato con un antiagglomerante, o trattato con idrorepellenti a base di silicone (formule note come CS1 e CS2), può rimanere attivo per giorni o settimane se polverizzato sul suolo.
A Québec City, dove di CS si fece un uso smodato per reprimere le manifestazioni contro il Trattato dell'Area di libero commercio delle Americhe [aprile 2001], l'ufficio di pubblica igiene avvisò i residenti di indossare guanti di gomma e lenti protettive nel trattare i residui, oltre che di gettar via cibo contaminato, rimpiazzare i filtri dell'aria condizionata e lavare l'esterno delle abitazioni.
Tornando a noi, è utopistico sperare che le forze dell’ordine smettano di usare i lacrimogeni: cerchiamo allora di prendere precauzioni, per non ritrovarci con spiacevoli conseguenze. A contatto con questi gas non bisogna toccarsi il viso; bisogna usare invece acqua fredda per lavare le parti contaminate e può essere utile un fazzoletto bagnato con acqua e succo di limone, da appoggiare sul naso e sulla bocca per facilitare la respirazione.
Dovremo anche cominciare ad abituarci a documentare con macchine fotografiche e videocamere i lanci della polizia (troppo spesso pericolosamente ad altezza uomo), la quantità delle cartucce sparate e raccogliere, quando e’ possibile, qualche “ricordino”. Sensibilizzando l’opinione pubblica forse potremo far capire che questi sono problemi che riguardano tutti.

Intervista alle Brigate Autonome Livornesi

04/11/2003 - FAN'S MAGAZINE
Intervista alle: BRIGATE AUTONOME LIVORNESI
Inserisco questa intervista tratta dal giornalino Fans Magazine per sapere quello che ne pensano gli ultras d'Itaia su questo gruppo, chi non ha avuto l'occasione prima ne leggerà delle "belle"

Dopo un anno e mezzo ci troviamo ancora una volta qui a Livorno, a raccontare le vicende di un gruppo che nel bene e nel male è decisamente sotto i riflettori nazionali: le Brigate Autonome Livornesi. Dopo gli ultimi episodi i ragazzi ci tengono a chiarire gli accadimenti, corredandoli anche con materiale fotografico. Ci viene consegnato un filmino amatoriale sugli scontri alla stazione con i laziali. Il tutto uscirà contestualmente sul FANS e sul sito delle BAL:http://bal.tifonet.it.

Siamo vicini ai vostri primi 5 anni di vita. Attraversate un momento piuttosto delicato. Contate oltre 200 diffide. I maligni dicono che è finito l’idillio con la digos.

Si, abbiamo rotto il gemellaggio. Scherzi a parte è un momento nero per noi, stiamo pagando a caro prezzo la repressione, che nei nostri confronti è prettamente politica.Siamo giudicati estremisti e socialmente pericolosi. Sai 200 diffide sul groppone pesano!
Qui a Livorno siamo al colmo ormai; di recente alcuni di noi sono stati costretti ad un processo per rissa per viabilità con la macchina, uno di noi ha fatto quattro mesi di carcere, un altro 30 giorni di isolamento. Il Gip ha accompagnato la sua relazione affermando che il reato era stato commesso dal “pericoloso gruppo estremista delle BAL ecc”poi è finito lui sotto inchiesta!E noi si è fatta una manifestazione sotto la questura esponendo uno striscione “ ANOI LA REPRESSIONE A VOI LA PROSTITUZIONE”.
In altri procedimenti alcuni di noi sono stati riconosciuti da tatuaggi sulle braccia…salvo poi dimostrare che questi ragazzi non avevano nulla sulle braccia e sono stati costretti a scagionarli.
E’ vero che stiamo scontando tutte le volte che abbiamo legnato la celere in giro per l’Italia, si sa gli episodi che ci riguardano sono tantissimi.Poi in città ci sono fenomeni strani. Spesso vengono fermati dei ragazzi senza casco sul motorino, nel portafoglio viene trovato loro la foto di Stalin…questo al sistema da i brividi, è una cosa da combattere. E’ inutile invece dirti che per noi è il segnale che abbiamo dato qualcosa di importante alla città. Vogliamo ricordarlo bene a tutti:qui a Livorno nel 1921 è nato il Partito Comunista Italiano…e la storia non si può ignorare….quanti ragazzi sono stati condotti in questura per vilipendio al presidente del consiglio per aver gridato frasi ingiuriose…è il segnale che ci guardano a vista.


Andiamo un pò all’origine del discorso. Come vi difendete dall’accusa del mondo ultras che siete una curva solo politicizzata ma priva di mentalità ultras.

E chi sono quelli che si definiscono ultras? I veronesi? Che per identico credo politico accolgono i padovani in curva?I laziali che fanno le trasferte con i romanisti solo per politica?Se loro sono ultras allora lo siamo anche noi. Ti ripeto, Livorno è una città proletaria, sovversiva nell’anima. Negli anni del fascismo è stato teatro di scontri notevoli e noi, è bene chiarirlo, poniamo tutto il nostro essere comunisti, sovversivi all’interno della curva. Quello che si è nella vita si mostra e si dimostra, senza ipocrisia e falsi moralismi. Il fascista per noi è un nemico tutti i giorni, quindi anche in curva. Non lo puoi dissociare, sarebbe incoerente. Poi dimmi chi è che non mostra in curva il suo credo politico?In quante curve si vede il “Che” la celtica o altri simboli?Alla fine sono pochi davvero gli apolitici.Ci sono curve di destra di sinistra e miste.Forse sono meno ultras i perugini che espongono a 5 metri di distanza “Che” e celtiche insieme; se questi sono gli ultras e tengono al Perugia almeno la smettano di esibire i simboli…danno il vomito.

Addirittura anteponete il credo politico al Livorno?Lo stalinismo alla squadra?

E’ una cosa da chiarire. Nella nostra curva c’è tanta gente del movimento, ognuno col suo indirizzo politico. Il discorso è che nel guardarla da fuori in mezzo a 700 “Che” ed uno “Stalin” l’occhio cade sulla bandiera di Stalin perché rappresenta l’estremo. Ma che Stalin rappresenta l’estremo questo è un bollino che gli ha appiccicato la borghesia.
Per noi essere comunisti può essere espresso in vari modi, che passi da Stalin, Cina, Cuba.
Da noi in curva si fa antifascismo militante ed antirazismo.Diciamo poi che la componente principale venuta fuori è quella che si rifà all’Unione Sovietica e allo stalinismo.
E questi sono valori assoluti non paragonabili con una partita di calcio…questi sono i nostri ideali, il nostro credo cha va al di sopra di tutto.Abbiamo cercato di accomunare sotto il nostro pensiero anche altre città, con il progetto resistenza ultras siamo in sintonia con Terni, Ancona e con i ragazzi di Savona che hanno mostrato entusiasmo per la cosa.

Lo avete proposto anche ai pisani?

Non sono in grado. O per lo meno, questa gente non è ancora ben definita. Da una parte vorrebbero fare politica per far vedere un po’, dall’altra si tiran indietro. La verità è che noi abbiamo scombussolato il mondo ultras. Abbiamo rotto questo clicchè che diceva “ sei ultras… vai allo stadio, poi hanno cominciato a vedere la curva del Livorno come si pone le iniziative forti che intraprende, hanno iniziato a vedere che c’è una curva che pensa che ha delle idee e che le esprime senza pudori o ipocrisie.

In sostanza non accettate lezioni da nessuno.

Ognuno può fare quello che gli pare. Ma di quanti è la coerenza non si sa. O ti metti dietro all’ideale ultras e vai avanti per la tua strada, o ti dai una definizione politica come curva senza menzogne. E poi rifletti, quali rivoluzioni ha fatto il movimento ultras negli ultimi 10 anni?La gente che spaccava gli autogrill e le macchine era quella dei gruppi; oggi con una generazione che è cambiata, non si fa più, non è più ultras, e forse è anche giusto…Negli anni 60/70 agli inizi del movimento l’Italia è piena di politica che si faceva in maniera aspra nelle piazze, nelle scuole ecc Oggi le piazze sono sparite, l’unico luogo aggregativi è la curva, dove non è scandaloso fare politica…è l’evoluzione delle cose. Noi qui si è provocato un terremoto nella stessa sinistra.

Ma come si dice che siete la curva sponsorizzata da rifondazione?

Abbiamo rotto anche con loro. Siamo andati oltre. Abbiamo provocato sconquassi al loro interno. Abbiamo ripescato il discorso delle Foibe (BASTARDI, questo ce lo aggiungo io) le abbiamo beatificate…e questo ha dato fastidio. C’erano delle sedi in città con delle fiamme tricolore: han preso fuoco!Vedi a Livorno non si può prescindere dalla politica e la curva è un luogo dove noi ci esprimiamo. Ultras 7 giorni su 7 comunisti 8 giorni su 7! Noi lo diciamo, lo facciamo: nei cortei,nelle manifestazioni,nella lotta in curva noi ci siamo sempre; non come quelli di forza nuova che si nascondono dietro gli ultras.

Parlateci del recente episodio sull’autostrada ad Udine e dei 200 diffidati.

Sai i ragazzi hanno fatto quello che fanno un po’ tutti, qualche furtarello all’autogrill, poi è cascato del vino.

Allora è giusto che paghino o no?

No.Per paradosso mettila che è un esproprio proletario. Non è mica giusto che una società abbia il monopolio dell’autostrada e imponga prezzi che sono il doppio rispetto alla norma. Per me è giusto che quella roba si prenda allora.Nello specifico, è assurdo che il bar abbia dichiarato danni per 7000 euro; che poi ai ragazzi non sia stato trovato nulla addosso, che siano stati bloccati sul ciglio dell’autostrada, bloccando loro di fatto una corsia dell’autostrada, per perquisire tutti e non trovare nulla. I ragazzi avevano anche i biglietti della gara; ma niente denunciati lo stesso. E’ normale che per protesta si sono messi ammezzo all’autostrada. Ci vogliono far pagare le foibe a Trieste: è fuori dubbio, è il secondo anno che va così, l’anno scorso siamo arrivati al secondo tempo.
Molti vi accusano di non avere rispetto per nessuna tifoseria e soprattutto di essere un bluff, in quanto vi siete scontrati solo con gruppi minori e avete pochi anni di storia.

Il rispetto lo portiamo per com’aschi, i modenesi, i genoani, con i quali lo ribadiamo non c’è alcun gemellaggio, ma solo comuni visioni su alcune vicende. Un bluff? Ma sai negli anni ci siamo scontrati con tutti i reparti celere d’Italia e ti garantisco sono un bel banco di prova. Tanti ne abbiamo legnati in battaglie epiche. E comunque noi siamo del 1999 è vero, ci sarà tempo per vedersi con tutti, le occasioni non mancheranno, purchè non siano loro a disertare come i romanisti ed i laziali cha a Livorno non sono venuti. Poi abbiamo l’episodio dello scorso anno quando abbiamo sfondato il cordone dei soriani. Ci hanno diffidato tutto il direttivo, oltre 30 persone con tre anni e doppia firma. Loro adesso ci conoscono. Li abbiamo visti li con le bandiere del Verona, non si poteva non agire. Una diffida così dura ne è valsa la pena, pesantissima certo, ma cazzo almeno si ricorderanno di noi. Peccato sia stato prima del Verona; a loro avevamo preparato una “torta” e le foto degli scontri con la polizia per andarli a cercare lo dimostrano.

A Verona non vi siete mossi però?

C’erano mille agenti. Muoversi per fare l’azione dimostrativa per la cronaca? Per farsi bere tutti?Io se voglio davvero muovermi, il gruppo avversario lo vado a cercare molto prima. E’ inutile scontrarsi allo stadio, non ha senso. In questo momento storico si cerca di resistere.
Come dicevamo in uno striscione motto anni 70 “MEGLIO UNA FINE SPAVENTOSA, CHE UNA SPAVENTOSA FINE”.Questa dannata repressione e questo distorcere sempre la verità sui fatti; come ad Avellino, tutti a prendersela con i napoletani. Anche noi in quel frangente saremmo scesi in campo a legnarli, altroché!

Pensate che quella dello stato sia l’offensiva finale per stroncare il movimento ultras?

No, assolutamente. Lo stadio è la palestra delle manifestazioni e le manifestazioni sono la palestra per lo stato. E lo stato italiano ha investito tutto nella repressione; dove cazzo li manderebbero tutti questi celerini? In cassa integrazione?No noi siamo indispensabili anche per questo. Una sorta di male necessario. Poi vedi lo stato italiano non può neanche permettersi di fare il processo a tutti gli ultras, cosicché archiviano archiviano e così via…

E’ vero che siete stati invitati dai ragazzi dell’AEK Atene?

Si. Bellissima esperienza; li abbiamo conosciuti a monaco grazie ai grandi amici marsigliesi, e sabato prossimo andremo ospiti degli original 21 ad Atene, in curva con loro nel derby AEK-Olimpiakos. Un gran bel gruppo quello greco, di matrice anarcoide, e la cosa ci sta elettrizzando tutti.

Esiste uno stile Livorno anche dal punto di vista squsitamente ultras?Esiste ancora una base di giovani un ricambio tale da garantire il futuro delle BAL?

Certamente. Il portamento della curva ha una sua impronta unica. Abbiamo dato una nostra matrice certamente politica. Coreografie con caratteri cirillici, bandiere della corea del nord. Bandiere pro Milosevic quando i DS fecero la guerra in bosniaci osteggiammo in vari modi. Il ritornello sull’aereo caduto in Bosnia “è venuto giù non c’e l’hanno più”.Ad Arezzo mentre loro esibivano bandiere americane noi simulavamo con le braccia gli aerei che van giù.
Coralmente poi sulla scia di tante canzoni russe abbiamo portato canti come”quando nel cielo alzeremo le mani, amaranto si alzerà…lalala”o quella di secchioni condita da ampi battimani”per amore solo per amore” cantata per 90 minuti. Sono tutte nostre, come quella usata per la prima volta a Pisa: la,la,la sempre insieme a te ed io lo so perchè non resto a casa”. Ci piace ricordarlo che questi cori li abbiamo portati noi per primi. Siamo fiduciosi nel futuro, ci sono giovani che vengon su bene, che crescono sulla scia dei nostri valori, e nonostante le tante diffide, il movimento c’è ancora, certo sono ragazzi ma per ora va così.
Avete anche intenzione di spiegare gli episodi dello scorso anno di Palermo e Genova?

I palermitani hanno dichiarato ufficialmente sulla loro fantine dei Warriors che la polizia avrebbe sparato in aria per salvarci. Le foto che vi consegniamo dimostrano invece che sono loro che si sono rinchiusi nel settore quando li abbiamo inseguiti. Su Livorno Genova c’è da dire che i 200 pisani al seguito dei genoani credevano di poter fare sotto la loro etichetta quello che non riescono a fare da solo qui a Livorno, ed allora ecco il loro disguido con i rossoblu.Non vai ospite di un gemellato a far casino se questi non te lo permette.






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