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9 febbraio 2016

Comunicato Atalanta Club Caravaggio

Siamo alla frutta!
L’Atalanta Club Caravaggio (ad oggi 247 soci) grida forte BASTA alle lettura su L’Eco di Bergamo, con tanto di nomi e cognomi, dell’ennesimo episodio relativo a tifosi atalantini (al momento non condannati e pertanto innocenti) o altri episodi che in malafede legate al tifo atalantino, Curva Nord in primis, con il solo scopo di screditare un feudo con valori veri che ancora resiste, contro tutto e tutti, ad una realtà bigotta nella quale i problemi dominanti pare siano ultras, matrimoni fra omosessuali e moschee per musulmani anziché lo scempio di furti quotidiani e l’indignazione che ognuno di noi dovrebbe avere verso una sicurezza sempre più latente...
Mai un articolo contro il Sistema, il domandarsi perché a certe tifoserie viene permesso di presentarsi a Bergamo con tessere del supermercato (carta away) o tdt false o contraffate con tanto di coltelli, chiavi inglesi e bombe carte sin dentro lo stadio mentre a noi vengono impedite trasferte, seppur in possesso di regolare tdt, ed i nostri bambini vengono perquisiti come fossero terroristi islamici... LA NOTIZIA sono gli SCONTRI post partita, NON CHI LI FOMENTA, chi li vuole, chi lo spera per buttare M addosso ad un popolo fedele e leale! L’obiettivo è denigrare, agire sulla mente dell’ignaro lettore al quale viene dato in pasto solo ciò che si vuol far passare!
Questo non è giornalismo, non è informazione! Dopo votazione democratica (esiste ancora fra le persone vere!) ci siamo trovati tutti uniti e d’accordo nel ritenere di dover prendere una netta distanza dal vs. giornale e, nel caso il Centro di Coordinamento Club Amici la pensasse come voi anche da loro! Il ns Club conta più di 50 bambini e noi tutti ci impegniamo, giorno dopo giorno, a crescere i nostri piccoli con la DEA nel cuore, con i colori neroblu cuciti addosso, "di padre in figlio!"... Se oggi i nostri figli sono atalantini al 101% lo dobbiamo ad iniziative vere, iniziative di demoniaci ultras (fra i quali quello da voi disegnato come l’orco, il solo ed unico male della città, il Bocia, lo stesso orco con il quale i nostri bambini giocano e scherzano) quali Festa della DEA, Torneo "Amici Scomparsi", mangiate benefiche al Covo e non sicuramente al vs. giornale o alla maglietta regalata alla nascita dalla Società Atalanta!!!

Così non si può continuare gente... Ognuno di noi si potrebbe domani trovare con nome e cognome spiattellato in prima pagina per una banale stupidata personale solo per il fatto di avere una sciarpa Curva Nord al collo! Una volta Curva e Club viaggiavano su binari differenti ma paralleli, oggi il secondo viaggia parallelo quando fa comodo salvo separarsi alla prima curva quando scomodo! Noi no!!! NOI VOGLIAMO VIAGGIARE PARALLELI CON I NOSTRI AMICI, nel bene e nel male, gioire ed imprecare con loro, siamo un popolo, siamo TUTTI ATALANTINI!!!
Noi le spalle agli Amici non le voltiamo, tendiamo una mano, 2 se servono! Nel ns Club ci sono bambini ed anziani, ceti sociali diversi, dal cassaintegrato al manager, dall’operaio all’imprenditore, gente che allo stadio "abita" in Nord, Sud, Parterre, Tribuna... gente che allo stadio non ci può andare per errori commessi in giovane età beniamini dei ns. piccoli perché loro preferiti compagni di gioco! Ma tutti noi siamo Amici, abbiamo un sentimento che ci lega, l’AMORE PER LA DEA!!!
Noi ci sentiamo orgogliosamente "FIGLI DI BERGAMO" e come tali ci sentiamo in dovere di difendere la nostra gente, umile e lavoratrice, la nostra città! Tutti i Club Amici anziché tacere dovrebbero prendere posizione, apriamo gli occhi!!! Spariremo come Club??? No Signori, nessuno potrà farci sparire!!! NOI SIAMO IL POPOLO DELLA DEA, sia essa in Serie A o in Lega PRO, nessuno potrà imporci di non poter ANDARE ALLA ‘TALANTA!!! C’eravamo, ci siamo e ci saremo!
SI all’INFORMAZIONE, NO alla DISINFORMAZIONE!!! + GIORNALI - CARTA STRACCIA!!!
A GHE’ DOMA L’ATALANTA
TOT OL REST AL VANSA

3 febbraio 2016

Comunicato Curva Nord Bergamo

BASTA FANGO SULLA CURVA NORD
Con il cuore scriviamo queste parole perché siamo davvero delusi e allo stesso tempo rabbiosi per il trattamento mediatico subito in queste settimane. Vogliamo partire fugando ogni dubbio, non sappiamo se i 10 ragazzi siano innocenti o colpevoli, questo lo deciderà solamente la Magistratura. Se saranno ritenuti colpevoli pagheranno e con le leggi speciali in vigore ne subiranno le conseguenze due volte, prima da cittadini poi da tifosi. Se invece verranno dichiarati innocenti, in molti dovranno scusarsi con queste persone. Crediamo di essere stati chiari, questo è il nostro pensiero.
Il nostro stato d'animo è cambiato molto in questi ultimi giorni, sopratutto quando abbiamo letto dell'accostamento spaccio di droga – Curva. Qui non ci stiamo e vogliamo immediatamente prendere una posizione chiara ma molto decisa. Qui nessuno di noi ha l'aureola in testa, non siamo santi ma ci fa bruciare il sangue venire accostati ad una situazione che nella nostra Curva Nord non è mai accaduta, l'approfittare dell'Atalanta per fini personali. Del nostro mondo fanno parte migliaia di persone di qualsiasi estrazione sociale, idea politica e modo di pensare, ma ci siamo sempre trovati insieme, in Curva abbracciati al gol o commuovendoci per ricordare chi ci guarda da lassù. Ognuno è responsabile della propria vita e si prende le proprie responsabilità ma MAI, ripetiamo, MAI a nessuno è stato permesso di usare questa storia bellissima per i propri fini. Accostare un sentimento cosi bello, cosi pulito, come amare e sostenere la squadra della propria città a situazioni come lo spaccio di droga questo ci fa davvero incazzare. Perché in quasi 45 anni di tifo organizzato a Bergamo solo noi sappiamo quante persone, grazie all'aggregazione e all'amicizia abbiamo salvato da questa piaga sociale, soprattutto negli anni '80 e '90. Solo noi sappiamo quanti ragazzi purtroppo abbiamo perso perché non frequentando più il gruppo sono ricascati. Ripetiamo ognuno della propria vita fa ciò che vuole ma è vergognoso cercare di portare la gente a pensare che questi ragazzi rifornivano la Curva. Anche loro se hanno sbagliato pagheranno, come prevede la legge, senza che una parte dei media inventi collegamenti o insinuazioni diffamanti verso un lavoro di anni e anni.
Con orgoglio ricordiamo a TUTTI che siamo figli di Bergamo, quanti sacrifici abbiamo fatto e continueremo a realizzare per quei colori che amiamo alla follia. Se abbiamo commesso degli errori, ripetiamo ancora una volta, pagheremo come la legge prevede ma non vogliamo che la Curva venga accostata alla criminalità, perché a tutto c'è un limite e alla nostra dignità non rinunceremo MAI!
CURVA NORD BERGAMO 1907

22 gennaio 2016

UNONOVEDUESEI, Il comunicato: "Repressione mirata"

Questo il comunicato del principale gruppo organizzato della Curva Fiesole ACF Unonoveduesei in seguito alla denuncia da parte della Digos di 12 tifosi viola in seguito all'ultimo Napoli-Fiorentina: "Sembra ormai diventato una routine, il fatto che la digos sezione tifoserie di Firenze dispensi denunce e diffide in modo arbitrario, secondo logiche che esulano da ogni diritto e tralasciando le prove, requisito indispensabile su cui almeno in teoria si dovrebbero basare provvedimenti del genere.
Stavolta è toccato a 12 ragazzi, convocati in questura per una notifica di una denuncia per dei fatti che risalgono all’ultimo Napoli-Fiorentina. Alla richiesta legittima di enunciare su quali basi i provvedimenti fossero stati emessi, vista la posizione dei ragazzi coinvolti è seguito un’imbarazzante silenzio e non poteva essere altrimenti.
I fatti sono questi: Dentro il settore ospiti di Napoli, in attesa di uscire a fine partita, centinaia di persone cantavano insieme come succede in ogni trasferta. Tra cori per la Viola, contro il Napoli e gli sfottò generali, gli unici a non averla presa bene sono stati gli agenti della digos di Firenze. Uno di loro si è sentito chiamato in causa e per dei normalissimi cori goliardici, che si sentono da sempre in ogni stadio, ha deciso di far partire delle denunce per oltraggio ed ingiuria a pubblico ufficiale verso 12 ragazzi. Come hanno fatto gli agenti a rintracciare la responsabilità oggettiva (di che cosa poi? Di cori di scherno?) di 12 individui che si trovavano in una folla di centinaia di persone che cantavano e saltavano? C’è da credere che non lo sappiano nemmeno loro. Ma non dovendo rendere conto a nessuno del loro operato, il problema per questi soggetti non si pone.
Ciò che deve colpire è la totale mancanza di controllo, l’impunità alla rovescia, che contraddistingue gli agenti della sezione tifoserie di Firenze. Non rendono conto a nessuno della loro autorità. Liberi di agire in base alle loro ripicche e ai loro progetti di guadagno. Chiedono risarcimenti con referti al limite dell’inverosimile. Utilizzano la loro posizione per una “resa dei conti” personale. Stilano verbali con informazioni fasulle, in base ai loro interessi. E’ una verità che non può più essere taciuta o messa da parte.
Ci troviamo davanti ad una repressione mirata, tesa a colpire il cuore organizzato del tifo viola, con mezzi meschini e abusi di potere. Di episodi, in questo senso, se ne sono susseguiti molti, troppi negli ultimi anni. Siamo stanchi di subire gli abusi di potere di soggetti frustrati che prendono soldi pubblici per sfogare la loro rabbia contro dei ragazzi.
A Firenze ci troviamo ad aver a che fare con dei pubblici ufficiali che festeggiano il record di daspo emessi in un anno, avendo il primato sulle altre questure d’Italia, scrivendone il numero su una bottiglia di spumante!
Poco importa a loro, se tante di quelle diffide decadono, dopo l’archiviazione dei processi per mancanza di prove. Gli unici a pagare saranno sempre i ragazzi, che con impegno e passione stanno portando avanti da anni il prestigio della curva, che non scordiamocelo, gode sempre del nome di “Curva Fiesole”.
A questi signori che si fanno belli sulle nostre spalle non chiediamo niente. L’unico “rapporto” che intratteniamo con loro è quello legale, curato dai nostri avvocati.
Ci rivolgiamo invece a tutta la tifoseria viola: Il tifo organizzato, rappresentato dal nostro gruppo, che sta al centro della Curva Fiesole, sta subendo un attacco senza precedenti. Quando vi chiedete perché lo stadio non è più quello di un tempo, occorre che teniate presente, tra le varie cause, anche e soprattutto quella della repressione.
In questi casi non c’è bisogno di un grande sforzo, occorre solo fermarsi un attimo a riflettere ed esprimere solidarietà concreta ai ragazzi.
Per attivare questa riflessione in tutti i tifosi viola presenti allo stadio, comunichiamo che per i primi 30 minuti del primo tempo, lo spazio centrale della curva, quello del tifo pulsante, resterà vuoto. Così come senza striscioni saranno la vetrata e la balaustra. Questo per rendere evidente e manifesto il progetto di lor signori: quello di eliminare la passione viscerale che contraddistingue da sempre la Curva Fiesole e i suoi Ultras. Quello di tagliar fuori un gruppo di ragazzi che si sono presi l’impegno di portare avanti un modo di essere. Quello di ridurre lo stadio a luogo di intrattenimento, dove al massimo si può battere le mani a tempo e mangiare pop corn.
Al trentesimo minuto del primo tempo, ognuno ai suoi posti a tifare per la Fiorentina, deve essere una bolgia: Per gridare che i loro provvedimenti non fermano la nostra passione.
Ultras Liberi
Tutti Liberi
Unonoveduesei"

7 gennaio 2016

Pisa: comunicato Curva Nord "Maurizio Alberti"

I Gruppi della Nord esprimono tutto il loro sdegno verso le diffide inflitte a sei persone a causa della loro partecipazione al corteo di protesta contro la recente manifestazione della lega nord in piazza della Berlina. Veramente ci sembra assurdo diffidare dallo stadio a causa di fatti totalmente estranei ad esso. A loro va tutta la nostra vicinanza e solidarietà.
I Gruppi della Nord

21 dicembre 2015

Comunicato TO Genoa, gli striscioni tornano e...

Siamo stanchi di parole e promesse mai mantenute, di fantomatici acquirenti apparsi qua e là per mantenere calma la piazza, siamo stanchi di parole, parole, solo parole.
Vogliamo i fatti, nessuno deve più solamente parlare! E dai fatti concreti vogliamo ripartire anche noi!
Quest'estate avevamo chiesto rispetto dopo l'ennesima buffonata della società in seguito alla mancata licenza Uefa.
Ci siamo privati dei nostri striscioni e dei nostri simboli impressi sulle bandiere, vitali per noi almeno quanto la maglia del Genoa, per lanciare un segnale forte e per cercare di ottenere quel riscatto da chi ha infranto e tradito il sogno europeo del Grifone.

Ad oggi, non solo la mancanza di rispetto da noi pretesa continua, ma anche i risultati sportivi sono venuti a mancare. Un fallimento completo!
Ora ci ritroviamo alla vigilia di un derby con: una squadra allo sbando; una società completamente in tilt; un allenatore narciso ed avido nello sfruttare ogni occasione per aumentare il suo ingaggio; un Enrico Preziosi che non sa più cosa promettere per apparire nella sua veste di presidente mediatico, ma già sostituito nelle speranze future della società rossoblu.
La Tifoseria Organizzata del Genoa dice basta a questo spettacolo indecoroso, fatto di presuntuosi scaricabarile e di mercanti in fiera. Il Genoa merita serietà, una programmazione societaria e obiettivi sportivi veri.
Così come anche chiesto da capitan Burdisso in settimana per mezzo stampa, non ci tireremo indietro e staremo al fianco dei nostri ragazzi per uscire da questo tunnel insieme.
Abbiamo preso la decisione di far ritornare striscioni e bandiere in tutto lo stadio, per non lasciare da sola la squadra e per dimostrarle la nostra vicinanza, per risollevare il grande Genoa da questa situazione imbarazzante.

Noi ci metteremo come sempre il massimo per non far mancare il nostro appoggio, ma la squadra deve dal canto suo svegliarsi, garantire massimo impegno e massima serietà e iniziare ad ottenere risultati concreti.
Detto questo comunichiamo che noi riteniamo i principali responsabili di questo tracollo il presidente e l'allenatore, che di comune accordo hanno fatto una campagna vendite e “acquisti” disastrosa, ed è per questo motivo che inizierà la contestazione verso di loro.
È finito il tempo di prese per il culo e umiliazioni che resteranno nella storia, come le sconfitte con il Carpi ed Alessandria, di false promesse e di chi allena prima la propria presunzione e dopo i calciatori.
Lavorate!!!

Forza Genoa! Forza ragazzi!!!
La Tifoseria Organizzata del Genoa
 
Fonte: grifoni.net

12 dicembre 2015

Lazio, comunicato Curva Nord: "Presidente in malafede che merita di restare solo. Il mister è una vittima"

Di seguito il nuovo comunicato ufficiale della Curva Nord trasmesso da “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica in onda dalle 10 alle 13 dal lunedì al sabato sugli 88.100 FM di Elleradio:
“La situazione insostenibile che stiamo vivendo ha dei responsabili ben precisi, mentre le conseguenze le subiscono, da sempre, i tifosi.
Prima di tutto la società, figlia di un presidente che si permette di insultare non gli ultras ma tutto il popolo Laziale e che, regolarmente, disattende il promesso salto di qualità. Dopo undici anni possiamo affermare, con assoluta certezza, che dietro questo comportamento c’è un presidente in malafede che merita di restare solo.
Al secondo posto la squadra colpevole, oltre che di scarso impegno, di non essersi mai schierata al fianco di una tifoseria colpita da una repressione senza precedenti. Tifoseria che, durante tutta la scorsa stagione, le era stata vicino dentro e fuori lo stadio. Inoltre abbiamo dovuto ascoltare, dopo sei mesi di silenzio e indifferenza, un nostro giocatore lamentarsi della scarsa affluenza di pubblico, come se vivesse su un altro pianeta, mentre il capitano della Juventus, Gigi Buffon, manifestava solidarietà e vicinanza ai tifosi della Lazio per la situazione che stanno vivendo.
Per quanto riguarda il Mister ci dispiace vederlo protagonista di un film, purtroppo, già visto. Ennesima vittima sacrificale usata per nascondere le nefandezze altrui.
Dignità e Amore non vanno mai calpestate, insultate e ingannate.
Dal canto nostro continueremo a tifare, soltanto in trasferta, per la nostra gente e per la nostra maglia, consapevoli, comunque, che chi la indossa non merita l’affetto di questo meraviglioso popolo”.

Ultras Lazio Curva Nord

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